32 • « The end... »

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Busan era una cittadina marittima; le case erano colorate vicino al mare e l' aria fresca sapeva di pulito.
Il tempo trascorso non aveva cambiato i tratti dei quattro ragazzi appena scesi dalla macchina. Erano ancora molto giovani anche se non fanciulli come una volta.
Yoongi, Jungkook, Namjoon e Hoseok erano arrivati da Seoul. Erano gli stessi strafottenti studenti che avevano affrontato insieme l' adolescenza per restare legati indissolubilmente. Le loro vite si erano intrecciate nel peggior modo dei modi, creando nodi dolorosi che solo un grande affetto era riuscito a districare.
Seduti su un basso muretto, fissavano il mare davanti a loro. Era una ricorrenza. Ogni anno, a dispetto di tutti i loro impegni.
Ogni anno si imbarcavano per Busan.
« È difficile... Vero? » Disse Hoseok, grattandosi la nuca.
« Ogni anno è sempre più difficile ma glielo abbiamo promesso. » Continuò Namjoon con tono pacato.
Yoongi fissava semplicemente il tramonto senza dire una parola.
« Mi mancano! » Esclamò Jungkook, dondolando leggermente il corpo avanti e indietro.
Mancavano a tutti loro. Taehyung e Jimin... Mancavano ad ognuno di loro. Era strano vivere una quotidianità in cui quei due non ne facevano più parte.
« Perché state parlando di noi come se fossimo morti? » Domandò improvvisamente Jimin, sbucando da dietro gli amici con al suo fianco Taehyung.
La fronte aggrottata di entrambi, confusi mentre Taehyung non nascondeva un sorriso.
« Videochiamo più voi di quanto vedo lui. » Continuò Jimin, indicando il ragazzo al suo fianco che scoppiò a ridere prima di andare a salutare gli amici.
« Io sono qua solo per la grigliata! » Annunciò Yoongi prima che una voce attirasse l' attenzione di tutti loro; con un dolce sorriso sul viso, le braccia spalancate e i piedi nudi sulla sabbia fresca, Hae Soo sembrava splendere della luce del sole.
Una bambina dai tratti delicati ed un' espressione felice.
« OPPA! » Gridò entusiasta prima di saltare letteralmente in braccio a Yoongi che aveva aperto le sue per poterla afferrare al volo.
Hoseok alzò gli occhi al cielo ridacchiando. « L' unica persona al mondo che lo trasforma in un gatto che fa le fusa. »
« Oppa... Mi sei mancato tanto tanto! » Melodiosa e melliflua, la bambina riempiva di attenzioni quello che era diventato da subito il suo ' zio ' preferito.

Solo due anni prima, poco dopo il matrimonio avvenuto a New York, Taehyung e Jimin presero una decisione che avrebbe cambiato radicalmente la loro vita.
Adottarono Hae soo che aveva solo cinque anni. Fu amore a prima vista e quel sentimento così improvviso aumentò ogni giorno.
Non sapendo esattamente il giorno della sua nascita, avevano deciso di festeggiarla ogni 13 giugno, la stessa data della loro adozione.
Era il 13 giugno e i ragazzi si erano riuniti nuovamente a Busan.
Nonostante il consiglio di Namjoon di trasferirsi negli Stati Uniti, rifiutarono. Non sarebbero scappati dal loro paese come criminali. Non avevano nulla da cui nascondersi ma anzi, da essere fieri. Hae soo rendeva loro orgogliosi ogni giorno.
Una bambina intelligente e altruista con un' anima buona che amavano incondizionatamente.
Forse in Corea non avrebbero avuto una vita facile. Ma sarebbe stata una vita degna di essere vissuta, nel loro posto felice con intorno le persone a cui volevano bene.

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« Novità? » Chiese Jimin, giocherellando coi capelli della figlia

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« Novità? » Chiese Jimin, giocherellando coi capelli della figlia. Taehyung era riuscito, chissà come, a fare dei boccoli deliziosi. Era la prima volta che succedeva dato che solitamente combinava qualche disastro, facendolo arrabbiare. Stesso temperamento del padre, borbottava poi Tae.
« Namjoon si è fidanzato! » Annunciò Jungkook scuotendo il capo.
« Davvero? » Chiese Taehyung strabuzzando gli occhi. « Non lo sapevo! »
« E ringrazia il cielo! Non sai quanto possa essere fastidioso a casa. Jisoo di qua e di là. Jisoo... Jisoo. » Borbottò Hoseok, tappandosi le orecchie con fare teatrale.
Da quando avevano iniziato l' università, i due amici avevano scelto di convivere.
I ragazzi ricordavano casa loro con affetto, ripercorrendo le sciocchezze combinate negli anni del college.
« E Seokjin? » Domandò sempre Jimin.
Jungkook alzò le spalle, sospirando. « È al militare, lo sai... »
« Ma non dovrebbe tornare a breve? »
Jungkook, che si stava guardando le scarpe, alzò lo sguardo quando un gridò interruppe la conversazione.
Riconobbe l' acuto anche senza vedere direttamente da chi arrivasse.
Un sorriso ampio comparve sul suo viso quando, girandosi poté scorgere Seokjin uscire dalla macchina.
I sei amici iniziarono ad urlare e a muovere le braccia, totalmente sorpresi dalla sua visita.
Ma quello più entusiasta fu sicuramente Jungkook; Nonostante il loro rapporto fosse un continuo stuzzicarsi, prendersi in giro ecc, il loro legame era talmente forte che JK aveva sofferto la sua mancanza più di chiunque altro.
Scattando i piedi e saltando il muretto su cui era stato seduto, Jungkook corse verso l' amico che scoppiò a ridere nel momento in cui gli saltò letteralmente addosso.
Caddero entrambi sul terreno, facendo scoppiare a ridere gli altri che li stavano osservando.
« Seokjinie, mi sei mancato! »
« Jungkook ma che diamine ... »
Jungkook aveva nascosto il viso nel collo del suo migliore amico che arrossì per quello slancio improvviso di dolcezza. Sorridendo timidamente, gli accarezzò la schiena per confortarlo.  « Mi sei mancato anche tu Jungkookie. »

Dando la mano a Seokjin e Jungkook, Hae Soo camminava verso la casa che i suoi genitori avevano comprato due anni prima. Ogni tanto si guardava indietro, sbirciando i due uomini che amava con tutto il suo cuore.
Erano rimasti un attimo indietro, seduti su quel muretto mentre la luce del sole calava sul mare.
Un momento solo per loro.
« Non posso credere che abbiamo tutto questo. »
« TaeTae... Noi abbiamo tutto questo! »
« Sono davvero la persona più felice del mondo! »
« Con una piccola eccezione: Me! »
Sorridendogli dolcemente e prendendo la sua mano con delicatezza, si alzarono per camminare sulla sabbia mentre le luci del paesaggio si spegnevano intorno a loro.
« Ti ricordi di quel giorno sulla spiaggia? » Chiese Jimin mentre tirava fuori dalla tasca degli auricolari.
Uno lo passò a Taehyung ed uno lo mise a se stesso.
Dal cellulare nascosto in tasca, partì la stessa canzone sulla quale danzarono anni prima, quando erano ancora sconosciute anime gemelle.
Dancing in the moonlight suovana nei loro cuori mentre Jimin fece avvicinare al suo corpo l' altro, iniziando a ballare lentamente sulle note.
« Sei la mia luna. » Confermò Taehyung, appoggiando la fronte a quella del marito.
« E tu la mia stella. » Sorrise prima di lasciare un bacio sulle sue labbra di cui il sapore conosceva perfettamente ma di cui aveva sempre bisogno e mai si stancava di assaporarlo.
Brillando alla luce della luna, le due catenine ai loro colli erano ancora là. Contenevano le memorie più intense. Li avevano accompagnati fino a quel momento ma ora non erano più sole.
Perché sui loro anulari, vi era una forte promessa.
Un PER SEMPRE iniziato sette anni prima e che continuavano ad onorare tutti i giorni.
« Per sempre! » Disse Taehyung, appoggiando le mani dietro al collo di Jimin.
« Sempre... Amore mio. »

The end .

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