19 • « Sei così sensibile... »

1.5K 103 26
                                    

Taehyung sentiva le guance farsi calde là dove le mani di Jimin lo stavano stringendo. Ma la presa non era così forte. La reazione proveniva dalle sue parole.
Non riusciva davvero a credere a quello che stava sentendo; Jimin lo stava dicendo con un tono di voce così dolce che il suo cuore pareva immerso nel miele.
Non riusciva davvero a reggere il suo sguardo intenso. Si sentiva scoperto... Ogni suo più piccolo segreto, Jimin poteva scoprirlo se continuava a guardarlo in quel modo.
Timidamente, abbassò i suoi occhi che si erano fatti umidi.
« Credo ... Credo di amarti anche io. » Sussurrò Taehyung con voce tremante. Non vi era un modo giusto per parlare di sentimenti, soprattutto se così forti da farti tremare.
Per di più, la loro storia era stata complicata sin dall' inizio. Confessare di provare le medesime cose, era per Taehyung difficile e allo stesso tempo una sconfitta. Si chiedeva come poteva essersi innamorato di qualcuno che indubbiamente gli aveva fatto del male.
Ma ogni volta che tornava indietro nel tempo, non vedeva più solo i brutti momenti ed il colore nero. Vi erano così tanti colori ... Il bianco, il rosso, il giallo. Ognuno descriveva il loro passato.
« Sei l' unica persona che è stata in grado di ferirmi. E anche l' unica persona in grado di curarmi... Ti amo, Jimin. »

ATTENZIONE SMUT

Taehyung cadde sul letto che apparteneva a Jimin nella sua cabina.
Sentiva le guance ancora bollenti ma non solo quelle. Tutto il suo corpo pareva dilaniato dalle fiamme dell' Inferno.
In modo totalmente spontaneo, si aggrappò al lenzuolo con entrambe le mani mentre osservava Jimin che era rimasto in piedi a guardarlo.
Uno sguardo poteva divorarti l' anima?
Lentamente, la maglietta del moro finì sul pavimento mostrando un petto non troppo muscoloso ma davvero magnifico.
La stessa fine la fecero i suoi Jeans, restando così in boxer davanti al biondo che, timidamente, strinse le labbra in un morso.
Avrebbe voluto scostare gli occhi dal suo corpo snello, sapendo di essere arrossito più del dovuto. Ma il desiderio si era fatto tenace e non era stato in grado, seguendo ogni più piccola mossa. 
Piegandosi sul corpo ancora vestito di Taehyung, Jimin gattonò fino a ritrovarsi con la fronte su quella dell' altro.
« Sembra che hai la febbre. »
« Probabilmente è così... »
« Va tutto bene... » Sussurrò Jimin, strofinando il naso contro il suo dolcemente prima di scendere a baciare le sue labbra calde.
Fu lento, morbido. Schiuse la bocca con la propria lingua, aspettando di essere accolto con calma.
Le mani di Taehyung si sollevarono, chiudendosi dietro al collo del moro in un abbraccio mentre rispondeva al bacio, andandogli incontro.
Il sapore di Jimin era talmente buono da sembrare afrodisiaco. Se fosse stato amante dell' alcol, lo avrebbe paragonato al vino rosso. Le sue labbra erano corpose e succose.
Senza nessun tipo di forzatura, Jimin iniziò a spogliare l' altro.
Entrambi si erano seduti uno di fronte all' altro, le gambe intrecciate.
Le mani del moro accarezzarono le braccia fino a far intrecciare le loro dita.
« Sei bellissimo! » Esclamò. Non si aspettava nessuna risposta. Sapeva quanto fosse una situazione imbarazzante per il giovane al suo fianco e non pretendeva di più di quello che voleva dargli.
Ma Taehyung rispose, contro ogni sua aspettativa. « Hai detto che sono il tuo alieno, vero? Allora, fammi essere tuo... Totalmente. »
Tali parole, Jimin non se le aspettava e fu per questo che le sue guance divennero più rosee, facendo sorridere di soddisfazione Taehyung che afferrò il suo viso tra le mani grandi.
« Ah... Sei proprio bello quando arrossisci. »
« Non sono arr-- » Non finì la frase perché Taehyung lo aveva baciato nuovamente, tirandoselo addosso sul materasso.
I loro petti, ora esposti, strusciavano. I capezzoli resi sensibili dall' eccitazione fecero scoprire al piccolo Tae una sensazione nuova che lo fece mugolare tra un bacio ed un altro mentre il suo cuore iniziava una corsa rumorosa che Jimin poteva percepire su di sé.
I due cuori sembravano gemelli. Anime gemelle che si erano trovate.
Anche i pantaloni di Taehyung finirono altrove e con loro anche i boxer. Jimin aveva aspettato fin troppo.
Con le mani sul proprio viso per coprirsi, Taehyung lasciò andare un ansimo non appena le labbra di Jimin andarono a baciare le sue cosce.
Come poteva spingersi oltre se il suo corpo già fremeva per un piccolo assaggio? Sarebbe morto, pensò.
Jimin, invece, assaggiava quello che sembrava la purezza fatta a persona. Ogni parte di Taehyung aveva un dolce profumo che sapeva di infanzia.
Strofinò il naso contro la sua pelle, respirando profondamente prima di lasciare un leggero morso sul suo basso ventre, facendolo sussultare.
« Sei così sensibile... »
Taehyung si appoggiò al letto facendo forza sugli avambracci, osservando Jimin con espressione totalmente nuova. Non aveva mai avuto quello sguardo nei grandi occhi scuri.
Fame, lussuria, desiderio di voler essere appagato immediatamente. Si sentiva pronto a spezzarsi e nelle sue iridi si poteva leggere tutto ciò.
Con le sue carnose labbra, Jimin andò a stuzzicare il membro già eretto di Taehyung, facendolo gemere immediatamente. Non aspettò si preparasse a quel tipo di sensazione, iniziando a succhiare la cappella con foga mentre il biondo liberava nella sua stanza gemiti acuti che non si aspettava di poter fare.
Le dita si strinsero tra i capelli neri dell' altro, aprendo leggermente le gambe mentre il suo corpo reagiva alzandosi per andare incontro al calore che lo stava mandando in estasi fin troppo velocemente.
« Aspetta ... Io... Cavolo! » Mugolò mentre Jimin lo faceva scivolare fino in fondo, iniziando a muovere il capo con veemenza.
Non respirava regolarmente ma non gli importava. Tutto ciò che voleva era far impazzire Taehyung e ci stava riuscendo.
Stringeva le labbra ogni volta che scendeva, procurando tremori su tutto il corpo del biondo che non riusciva più a controllarsi.
« Sto per venire... » Ansimò in preda ai primi spasmi. Ma tutto si fermò nell' istante in cui lo disse e l' orgasmo si fermò, facendogli addirittura male al basso ventre.
Con gli occhi lucidi, fissò l' artefice di tutto che gli stava sorridendo maliziosamente.
« Non ancora! »
Era nelle mani del diavolo.
Jimin tornò sul suo corpo per baciarlo ma Taehyung aveva altro in mente. Se c' era un aspetto che Jimin non conosceva di lui era quanto potesse diventare competitivo.
Rotolando su un fianco, fece sdraiare il moro sotto di sé, iniziando a baciarlo sul collo leggermente sudato fino a scivolare sul suo petto che la sera prima lo aveva accolto.
Forse quei piccoli baci che ora lo stavano ricoprendo, erano delicati ringraziamenti.
Jimin chiuse gli occhi, godendosi quelle attenzioni che lo facevano sentire bene. Nelle mani di Taehyung era più malneabile anche se neanche se ne accorgevano.
Deboli mugolii uscirono dalla sua bocca quando Taehyung passò le labbra contro il suo fianco fino ad arrivare al sesso.
Ciò che seguì fu totalmente istinto; passò la lingua sul glande, roteando e ascoltando le parole sconnesse di Jimin che aveva gettato il capo all' indietro. Taehyung lo stava portando in paradiso.
La lingua scivolava lungo tutto il membro senza, però, mai prenderlo seriamente tra le labbra facendo dannare l' altro che sentiva il basso ventre sempre più teso.
Senza più connettersi, Jimin afferrò Taehyung e ribaltò nuovamente le posizioni.
Per il biondo quel tipo di reazione fu inaspettata ma non spiacevole... Anzi.
Non aveva più paura. Il timore aveva lasciato spazio al desiderio, al bisogno di avere Jimin profondamente. Sapeva che una volta scoperto l' ignoto ne avrebbe voluto di più.
Si leccò le labbra mentre Jimin stava accarezzando il suo corpo bollente fino ad arrivare i fianchi, avvicinandolo maggiormente a sé.
Le loro erezioni si toccavano febbricitanti e Jimin quasi restò lui senza fiato.
Aprì leggermente le gambe di Taehyung mentre questo sentiva di venire meno. Sarebbe collassato dal nervoso e l' intensità con cui lo stava fissando. Chiuse gli occhi, cercando di calmare il battito cardiaco che percepiva in gola.
Voleva ucciderlo?
Sentì qualcosa di umido spingere contro le pareti anali e senza guardare, capì che Jimin stava cercando di prepararlo con una falange.
Strinse il lenzuolo tra le dita, scuotendo il capo mentre le gambe si stringevano al corpo di Jimin.
« Non ti farò male. » Promise il moro con voce suadente mentre entrava dentro di lui ma questa volta, per davvero.
Nonostante la lentezza, entrambi restarono senza fiato.
Taehyung soffocò letteralmente un urlo mentre Jimin penetrava il suo corpo tremante.
Le braccia del biondo si chiusero dietro la sua schiena, premendo Jimin a sé più che poteva e facendolo, così, entrare totalmente.
Ad entrambi sfuggì un lungo gemito che Jimin cercò di nascondere contro la spalla di Taehyung.
« Ti amo... » Disse quest' ultimo mentre il bruciore diventava sempre più lieve. Aprì gli occhi e trovò quelli di Jimin. Nessuno era bello come lui. Nessuno sarebbe mai stato meraviglioso come il suo Jimin.
Ed il suo sguardo pieno di amore quasi fece vacillare l' altro che appoggiò la fronte alla sua, iniziando a spingere con più determinazione.
Movimenti cauti ma profondi che riuscirono a far mugolare maggiormente entrambi.
« Ti amo, mio piccolo alieno. » Sorrise mentre lo riempiva di baci. Cercò le sue mani e le strinse contro il materasso sopra le loro teste, intrecciando le dita mentre i loro corpi si andavano incontro colpendosi senza tregua.
Era un bisogno viscerale che tutti e due condividevano.
Più si davano, più ne volevano.
Gli occhi chiusi, i gemiti sommessi, i loro corpi che si stringevano per amarsi. Tutto era destinato ad essere.
Anche il destino... Era invidioso di loro due.
E quando entrambi vennero, fu un tumulto di emozioni. Non dissero nulla ma il momento arrivò nello stesso istante, facendoli sussultare come travolti da una scarica elettrica continua. Un orgasmo così impetuoso da non riuscire neanche a prevenire e che li lasciò sconvolti sul letto.
Jimin non lasciò il corpo di Taehyung. E dal canto suo, Taehyung non volle lasciarlo andare.
Lo stringeva addosso, cullandolo dolcemente mentre l' atmosfera tornava più quieta.
Sapevano di sesso e amore. La loro pelle brillava di goccioline di sudore e avevano un profumo che condividevano.
« Sei totalmente mio! » Affermò con un fil di voce Jimin.

𝘿𝙖𝙣𝙘𝙞𝙣𝙜 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙤𝙣𝙡𝙞𝙜𝙝𝙩. ( vmin ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora