Dark love | draco malfoy

fourteen

Arrivammo al parcheggio della grande discoteca e scendemmo dall'auto dopo pochi minuti, mi abbasso per allacciare meglio le stringe delle mie amate converse nere e mi rialzo
«dammi la mano, ci sarà molta gente all'entrata» afferro la sua mano e ci avviamo davanti la grande entrata.
Scavalchiamo la fila e mentre i ragazzi parlano con il loro amico buttafuori sento dei fischi di apprezzamento da dei ragazzi non distanti da noi
«bella bionda» non mi giro
«ehi bella sto parlando con te» mi accarezza il braccio
È un ragazzo dai capelli rasati indossa una tuta abbastanza larga per la sua taglia e delle collane molto grandi d'oro, mi fermo a guardare il suo strano abbigliamento e mi dimentico di rispondere
«dai che dopo ci divertiamo» mi accarezza la schiena facendomi saltare per l'improvviso gesto, stringo la mano di Davide che non si era accorto di quel che stava succedendo impegnato ad ascoltare la conversazione dei suoi amici con il bodyguard,si gira guardando i miei occhi per poi le mie spalle
«che stai facendo?» dice vicino al ragazzo voltandosi poi completamente
«problemi amico?» dice il ragazzo facendosi serio
«continua ad andare a puttane e lascia stare la mia ragazza» dice per poi farmi passare davanti a lui, faccio un sorriso imbarazzata e come una bambina resto ferma con le mani incrociate
«Andrea allora? hai ancora tanto da dire?» domanda Marco stufo di aspettare
Dopo alcuni secondi entriamo nel locale pieno di musica ad alto volume
«qui è diverso dalle solite feste o locali, stammi sempre vicino» mi stringe ancora di più la mano per poi infilarsi nella mischia, riusciamo a trovare un tavolino libero dove lasciamo Draco e la sua amica
Sto ballando con Davide quando sento qualcuno strusciarsi contro di me, mi giro di scatto staccandomi dal nostro ballo attirando l'attenzione del moro ad occhi chiusi
«ancora tu? vuoi che ti uccida? devi allontanarti da lei» dice Dav spintonandolo lontano da noi
«ma che vuoi, noi avremo di sicuro altre occasioni» dice agitandosi, si sistema la maglia facendomi l'occhiolino per poi andarsene
«tutto bene?» mi chiede abbassandosi alla mia altezza, annuisco facendolo sorridere
«la prossima volta gli faccio vedere io» mi fa poggiare la testa sul suo petto accarezzandomi i capelli
Dopo alcuni drink mi allontano da Dav e gli altri e mi reco in bagno, dopo aver scaricato esco dalla cabina per andarmi a lavare le mani
«ehi piccola» guardai la figura allo specchio per poi girarmi interamente
«ancora tu? cosa ci fai qui? mi segui?» dico stufa sbuffando
«si dia il caso che è anche il bagno dei ragazzi» alza le spalle indicando l'etichetta 
«vattene via o chiamo il mio ragazzo» invento una scusa sul momento mentendo
«chi quello lì? su via non può mica essere davvero il tuo ragazzo» gli tirò un calcio allo stomaco facendolo allontanare di poco, tira la mia gamba facendomi cadere a terra, si avvicina sempre di più fino ad essere davanti a me, mi blocca al muro e mi crucio mentalmente per aver lasciato la bacchetta a casa
«siamo da soli adesso» dice avvicinandosi sempre di più al mio viso
«lasciami o ti uccido» urlo e mi mette una mano sulla bocca accarezza la schiena e lentamente scende cerco di urlare ma la sua mano me lo impedisce. Inizia a toccarmi mentre con l'altra mano mi tiene chiusa la bocca e con l'avambraccio mi tiene stretto il collo
«sei davvero carina per essere così piccola» continuo a dimenarmi nella speranza che lui si stacchi
«petrificus totalus» il ragazzo accanto a me cade a terra
«tutto bene? ti ha fatto qualcosa?» mi chiede Ron mettendomi una mano sulla spalla e abbassandosi alla mia altezza
«si tutto bene, grazie tante weasley» sorrido afferrando la sua mano per poi alzarmi
«cazzo dovevo essere lì con te» si mette le mani nei capelli Dav
«che ti avrebbe fatto se Ron non sarebbe intervenuto» continua mettendosi una mano sulla bocca
«Dav è tutto okay, non mi ha fatto nulla, tranquillo» dico mentre lo abbraccio
Scendiamo tutti dalle auto e salutiamo i nostri amici italiani
«B venerdì pomeriggio ci sei per un giro?» chiede prima che me ne andassi
«si sono libera» dico ricordando che il giorno seguente non c'è scuola
«va bene allora alle due sarò da te, mangiamo fuori» mi da un bacio sulla guancia che ricambio