twenty-eight

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I due mesi successivi passarono molto lentamente, siamo arrivati a fine agosto e manca davvero poco all'inizio di settembre
«Riddle hai preso tutto?» urla Ron dal piano di sotto
«si arrivo Weasley» dico infilando il telo da mare nel borsone e correndo dalle scale
«gli altri ci stanno aspettando giù» dice Blaise abbracciando Melissa
Scendiamo i piani inferiori e arriviamo davanti alle macchine dei nostri amici italiani
«ci metteremo parecchio» ci avvisa Dav guardando Blaise al suo fianco
«mi dispiace solo per gli altri che staranno in macchina con quei due casinisti» ride la riccia guardando dal vetro posteriore Andrea ballare e Harry al suo fianco guardarlo esasperato.
Mi sistemo meglio sul sedile posteriore e mi godo la vista delle piante scorrere davanti i miei occhi, dopo alcune orette siamo arrivati.
Scendiamo dalla macchina e entriamo in un lido chiamato "House of Poseidon" c'erano degli ombrelloni e delle sdraio blu cobalto. Prendiamo cinque ombrelloni con due sdraio ogni uno e ci sistemiamo. Dopo esserci spogliati dagli indumenti che coprivano i nostri costumi entriamo in acqua
«quindi voi li non avete il mare?» ci guarda stupito Andrea mentre si tira i capelli bagnati indietro
«noi ci teletrasportismo e andiamo dove ci pare» li informa Ron
«anche adesso?» chiede euforico Marco
«dai Marco a loro non è concesso dire che sono dei maghi secondo te possono teletrasportare tutti noi» risponde ovvio Davide
«ancora non ci è stato insegnato come fare, poi è molto pericoloso se non si è abituati il troppo sforzo può uccidere» a parlare è la riccia Grifondoro
Dopo essere tornati a riva, ci asciughiamo e andiamo nello spazio riservato al pranzo del lido, prendiamo dei panini e ci sediamo
«cavolo avevo detto al limone non alla pesca» guardo il thè che mi è stato servito
«vado a cambiarlo» mi alzo dirigendomi al piccolo chiosco
«buono il thè alla pesca» a rivolgermi la parole era un ragazzo non molto alto, ma in forma, aveva degli occhi fantastici uno era azzurro e l'altro metà azzurro metà marrone, la cosa più strana ma allo stesso tempo carina erano i suoi capelli fucsia
«mi spiace sono più il tipo da limone» guardo la bevanda
«non è male ma la pesca è la pesca» alza le spalle sorridendo, mostrando il piercing argento, ne aveva anche uno al naso è uno al sopracciglio sinistro
«gusti» ammetto continuando a guardare i suoi capelli
«io sono Dominic, ma sei di qui? non ti ho mai vista» allunga la mano che stringo
«Beverly piacere, no non sono italiana vengo da New York, abbiamo fatto uno scambio di scuole e sono venuta a Milano, tra pochi giorni finirà l'anno di permanenza però» sorrido, anche se un po' mi dispiace è molto gentile
«che bella l'America, quest'anno andrò a Amsterdam e Chicago» la conversazione viene interrotta dal barista che porta il mio amato thè al limone
«dopo se vi va tu e i tuoi amici unitevi a noi, siamo lì» indico gli altri, mi ringrazia e lo saluto
Dopo aver pranzato sotto lo sguardo truce e interrogativo di Draco andiamo verso i lettini poco dopo ci raggiungono anche Dominic e i suoi quattro amici.
Iniziamo a parlare ridendo e scherzando quando decidiamo di giocare a obbligo o verità, senza verità, come sempre giriamo la bottiglia e capita su Melissa che viene obbligata a rientrare in acqua
«Beverly» dice l'amico di Dominic
«bacia Dominic» dice l'amico del ragazzo ridendo, quest'ultimo gli tira un occhiataccia e rifiuta
«su non mi sembra il caso»
«meglio per lui» sussurra Draco
«cosa hai detto?» lo guarda il ragazzo che ha girato la bottiglia
«niente niente» dice annoiato il biondo al mio fianco
«parla» si alza il tipo
«cosa c'è da capire? è la mia ragazza e poi sta calmo» si alza anche lui
Dominic e i suoi amici scoppiano in una grossa risata, li guardiamo continuando a non capire il perché della loro reazione
«cosa ridete?» si scalda Draco
«sono gay» ride Dominc aumentando la sua risata per la faccia del mio ragazzo
Torniamo a casa e finiamo di sistemare le valigie, una mattina dei giorni successivi assieme agli italiani ci rechiamo nel vicoletto dove la prima volta Silente ci ha teletrasportato.
«mancano dieci minuti e Silente schioccherà le dita» avverte la Grifonforo
«ci mancherete ragazzi» dice Harry abbracciando tutti ma soffermandosi di più su Tore e Andrea, lo stesso fa Ron
«ti voglio bene Dav» lo abbraccio
«anche io Bev» mi stringe
«allora per spedirvi qualcosa dobbiamo mandarmi un messaggio e voi ci invierete un gufo?» chiede Marco
«esatto» risponde Blaise
«un minuto» si sistema Hermione e così facciamo tutti quanti
«ciao, ci mancherete» diciamo
«anche voi, vi vogliamo bene»
Queste sono le ultime parole che le nostre orecchie sentirono prima di essere catapultati di nuovo nel mondo magico
«come prima?» mi dice Potter
«come prima» parlò dopo aver riflettuto per un po'

Dark love | draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora