COME IN UN FILM

CAP. 7

Io cercai di tirargli un pugno ma lui lo schivò facilmente,aveva dei riflessi che neanche se gli tirassero mille palle da tennis riuscirebbero a sfiorarlo così passai ai calci ma inutile....
Non faceva niente,schivava e mi guardava con occhi che svelavano il fatto che sotto la mascherina nera si nascondeva un ghigno pieno di soddisfazione.
Dopo qualche minuto si decise a parlare
"Tutto qui?"
Pensa:"avrei preferito se fosse stato zitto "
Moon:"o no solo non voglio spaccarti la faccia prima che tu possa contrabbattere"
"Troppo semplice" mormorò poi di scatto mi afferrò il polso storcendomelo ma questo non mi fermò....mio padre mi aveva dato delle ripetizioni su come muovermi e sul dover sopportare il dolore anche quando sembra impossibile e ciò tornò utile....invece di arrendermi e mettermi a piangere iniziai a mordermi il labbro così tanto che sanguinó...poi con il piede lo feci cascare...non voleva lasciare il mio polso che ormai credo si sia rotto ma con non so quale forza gli afferrai la mano e lo immobilizzati per terra.
Ero orgogliosa di me stessa lui invece non sembrava triste e preoccupato...non ne sono sicura perché non aveva intenzione di togliersi quella maledetta mascherina ma credo che sia sorpreso e un po' stordito.
La scena era così:
Io che con una mano mi stringevo il polso e che guardavo soddisfatta il novellino,sempre incappucciato e steso a terra con la mano rossa e la gamba con un paio di lividi viola
La mia faccia non era ridotta molto bene..il sangue mi colava dal labbro inferiore e avevo qualche ferita o graffio provocati dalle sue nocchie ma non vi avevo fatto caso...mi preoccupava più il fatto di doverlo portare in infermeria prima che qualcuno ci vedesse,così gli afferrai la mano intatta e lo trascinai fino all'infermeria dove lo sistemarono,invece il mio polso aveva solo subito una grande storta,ma niente di che.
Ora che ci penso ho combattuto con una persona di cui non so neanche il nome,so solo che quello scontro sarà solo il primo.