Chi non si è mai fermato stupefatto ad ammirare l'arrogante bellezza di una statua greca?
La tracotante armonia di corpi che emanano leggenda, e che trovano il loro valore artistico nell'essere l'espressione massima di ciò che sono, corpi.
Perché tra tutte le caratteristiche di un essere umano la più comunicativa è il suo corpo.Il corpo è fisicità, tangibilità, definizione di uno spazio.
È armonia, proporzione, arte.
Camminiamo tutti i giorni avvolti in un'opera degna del miglior Leonardo, e non tutti ce ne rendiamo conto.
Non solo, non ci rendiamo conto neanche dell'importanza basilare del corpo nella comunicazione e nell'espressione di sé.
Il corpo ci definisce, ci identifica e ci descrive.
Dice di noi cosa facciamo, cosa ci piace, come affrontiamo la vita.
Racconta la considerazione di noi stessi, la nostra forza di volontà, persino la nostra personalità.
Tutto questo resta scolpito nelle nostre membra, espressioni di noi e della nostra bellezza esteriore e interiore.
E se l'arte è espressione di sé, comunicazione, messaggio, beh cos'altro sarebbe il nostro corpo se non una forma d'arte pura, arcaica, innata?La cura del nostro involucro di pelle e carne diventa dunque, sotto questa lente, da vanità superficiale del nostro tempo a creazione artistica, pennellata di sé.
E ancor piu interessante diventa l'uso di esso, la sua esibizione in altre parole, legata a diversi ambiti.
Un'esibizione di forza e funzionalità, sportiva o militare, di controllo ascetico o di sottomissione alla mente, e quante ne può immaginare la nostra ragione.Vi è però un tipo di esibizione tanto comune quanto svilito, come se fosse inferiore e, perciò, indegno.
Come se fosse uno spreco per una macchina così perfetta essere esibita per pura esibizione, gioia per gli occhi, delizia della fantasia.
Eppure questa è una forma d'arte purissima, semplice ed essenziale.
Vi sono artisti che con le loro performance rendono giustizia all'arte fine a sé stessa, al culto del corpo in quanto tale, e in quanto tale fonte di bellezza e piacere; e questi artisti non sono riconosciuti tali, perché al corpo non viene riconosciuto il suo valore artistico intrinseco.
Eppure cosa c'è di piu comunicativo di un corpo nudo?
In esso c'è tutto il suo artista, in tutta la sua essenza.
La grande bellezza.Ed è forse questa chiusura, questa paura di comunicare che ci porta a vergognarci del nostro corpo, a coprirlo come una macchia sulla tela, non rendendoci conto che è esso stesso la tela e il disegno insieme.
L'ostentazione del proprio corpo diventa così ribellione, comunicazione forzata, schiaffo sulla guancia di chi si chiude agli altri e subisce un messaggio prepotente e irriverente.
Artístico, ovviamente, nella sua potenza e bellezza.
Avremmo bisogno di liberare la nostra arte dal timore del giudizio, dai tabù che ingabbiano la nostra forma più profonda di socializzazione e nascondono l'arte di ciascuno sotto l'arte di pochi, che con la mente e col tessuto creano difese più per l'io interiore che per l'io esteriore.La ricerca dell'arte e della bellezza è una costante nella storia umana, eppure io guardo le statue antiche, imbiancate dal tempo, che narrano le gesta di eroi e dei, e penso che in fondo quei popoli così lontani avevano gia capito l'origine profonda dell'arte: la bellezza del corpo umano.
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Monologhi Notturni
PoetryLa notte porta consiglio, specialmente in un momento di pausa. Cosi ho iniziato a scrivere delle riflessioni sul mio stato personale, in ordine sparso, che mi aiutano a mettere in ordine il mio cervello mentre non posso uscire di casa.