T : c'è ancora posto per me in questa casa?
G : certo che c'è - lo abbraccia, poi entrambi entrano in soggiorno -
T : ciao Diego - dice rivolgendosi al mio amico -
D : bro sono felice che tu sia di nuovo qui...ma sei tornato per restare vero?
T : si stavolta resto... - poi si gira verso di me - ciao Lele - accenna un lieve sorriso -
L : ciao Tanc, sono contento che tu abbia deciso di tornare - ricambio il sorriso -
T : si...grazie - lo vedo in imbarazzo, anche gli altri lo notano -
D : hai fame? stavamo per mangiare... - interviene Diego a salvare la situazione -
T : si molto in realtà
Diego va in cucina a preparare, mentre Gian si avvicina a Tanc
G : bro sei una stecca... - afferma con aria apprensiva -
T : si...diciamo che non ho mangiato molto in queste due settimane
G : bhe ma ora sei qui...e se non magni ti pesto di botte
T : allora è meglio che torni a Roma - dice accennando una breve risata -
G : vado a vedere se Diego ha bisogno di me - dice poi lasciandoci soli -
L : come stai? - chiedo non appena Gian lascia la stanza -
Lui si siede sul divano, rimane in silenzio qualche secondo poi risponde
T : va un po' meglio...e tu?
L : così così - poi cambio discorso - Gian ha ragione, sei una stecca
T : non ti preoccupare, è tutto apposto
L : no che non lo è...ti ho fatto male e mi dispiace...- mi blocca -
T : non parliamone ora, andiamo di là dagli altri - liquida la conversazione -
Questo incontro mi ha provocato una sensazione strana, mi sentivo agitato, quando l'ho visto entrare dalla porta ero...felice.
Raggiungiamo i ragazzi in cucina, Diego ha appena messo la pasta nei piatti
T : hai fatto la carbonara? davvero?
D : certo dovevo darti un bentornato con i fiocchi...
T : grazie...mi fai sentire importante così - accenna una lieve risata -
D : tu sei importante nano da giardino...
T : niente...in un modo o nell'altro il modo di insultarmi devi trovarlo sempre - ride -
Mangiamo in serenità parlando del più e del meno
G : bhe io direi che per darti il bentornato come si deve...dobbiamo farti un regalo
T : un regalo? - dice lui confuso -
G : si stasera come regalo lavi i piatti...
T : ma state scherzando ? - ride -
D : no no prego, io vado a fare una doccia
G : ah si io vado a riposare che sono proprio stanco - finge uno sbadiglio -
Tanc inizia a sparecchiare mentre gli altri due con delle scuse lasciano la cucina
L : dai ti do una mano così fai più in fretta
T : non devi, non preoccuparti - dice senza neanche guardarmi in faccia -
L : prima o poi dovrai rivolgermi la parola lo sai?
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Non bastano le parole ||Tankele
FanfictionNon bastano le parole per descrivere il sentimento di quei due ragazzi. Hanno passato mesi a rincorrersi Lele e Tancredi, senza sapere neanche di volersi. «quando ho capito che mi stavo innamorando di te, anche io ho avuto paura, anche io sono stat...