Parte 8 : io voglio che tu sia di nuovo felice

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T : c'è ancora posto per me in questa casa?

G : certo che c'è - lo abbraccia, poi entrambi entrano in soggiorno -

T : ciao Diego - dice rivolgendosi al mio amico -

D : bro sono felice che tu sia di nuovo qui...ma sei tornato per restare vero?

T : si stavolta resto... - poi si gira verso di me - ciao Lele - accenna un lieve sorriso -

L : ciao Tanc, sono contento che tu abbia deciso di tornare - ricambio il sorriso -

T : si...grazie - lo vedo in imbarazzo, anche gli altri lo notano -

D : hai fame? stavamo per mangiare... - interviene Diego a salvare la situazione -

T : si molto in realtà 

Diego va in cucina a preparare, mentre Gian si avvicina a Tanc

G : bro sei una stecca... - afferma con aria apprensiva -

T : si...diciamo che non ho mangiato molto in queste due settimane

G : bhe ma ora sei qui...e se non magni ti pesto di botte

T : allora è meglio che torni a Roma - dice accennando una breve risata -

G : vado a vedere se Diego ha bisogno di me - dice poi lasciandoci soli -

L : come stai? - chiedo non appena Gian lascia la stanza -

Lui si siede sul divano, rimane in silenzio qualche secondo poi risponde

T : va un po' meglio...e tu?

L : così così - poi cambio discorso - Gian ha ragione, sei una stecca

T : non ti preoccupare, è tutto apposto

L : no che non lo è...ti ho fatto male e mi dispiace...- mi blocca -

T : non parliamone ora, andiamo di là dagli altri - liquida la conversazione -

Questo incontro mi ha provocato una sensazione strana, mi sentivo agitato, quando l'ho visto entrare dalla porta ero...felice.

Raggiungiamo i ragazzi in cucina, Diego ha appena messo la pasta nei piatti

T : hai fatto la carbonara? davvero?

D : certo dovevo darti un bentornato con i fiocchi...

T : grazie...mi fai sentire importante così - accenna una lieve risata -

D : tu sei importante nano da giardino...

T : niente...in un modo o nell'altro il modo di insultarmi devi trovarlo sempre - ride -

Mangiamo in serenità parlando del più e del meno

G : bhe io direi che per darti il bentornato come si deve...dobbiamo farti un regalo

T : un regalo? - dice lui confuso -

G : si stasera come regalo lavi i piatti...

T : ma state scherzando ? - ride -

D : no no prego, io vado a fare una doccia

G : ah si io vado a riposare che sono proprio stanco - finge uno sbadiglio -

Tanc inizia a sparecchiare mentre gli altri due con delle scuse lasciano la cucina

L : dai ti do una mano così fai più in fretta

T : non devi, non preoccuparti - dice senza neanche guardarmi in faccia -

L : prima o poi dovrai rivolgermi la parola lo sai?

Non bastano le parole ||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora