Parte 5 : tutto per colpa di Giulia

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Sono chiuso in camera da ore, vorrei dormire, svegliarmi domattina con Tancredi accanto a me e scoprire che era tutto un sogno.

Sono le 02.00, mi arriva un messaggio, leggo il nome, è di Tancredi.

"So che non risponderai mai a questo messaggio, ti volevo dire che tutto questo mi sembra surreale, un minuto prima siamo felici, quello dopo sono il bastardo di turno che ti ha rovinato la vita. Ho davvero bisogno di parlarti Lele, ti prego, non pretendo che tu voglia farlo subito, ma prima o poi facciamolo, non posso andare avanti, e non puoi andare avanti senza sapere la realtà dei fatti. Buonanotte, mi manchi."

Mi scende una lacrima, ha ragione, non risponderei mai a messaggi o chiamate quando sono arrabbiato, ma per questa occasione ho deciso di fare un'eccezione.

"vieni a casa domani pomeriggio, ti do tutto il tempo che vuoi per parlare"

Il giorno dopo mi sveglio con l'ansia, mi sono addormentato molto tardi stanotte, quindi quando mi alzo sono già le 15.30

D : ciao, come va? - mi accoglie in cucina Diego -

L : va...

G : lo so che adesso fa male, ma ti assicuro che piano piano migliora...

L : lo spero Gian, lo spero davvero tanto

Circa un'ora dopo sentiamo suonare al campanello

D : VADO IOOO - urla Diego dal soggiorno - tu che ci fai qui? - deve essere lui -

T : Lele mi ha detto che sarei potuto venire - solo a sentire la sua voce provo un brivido lungo la schiena -

L : ciao - dico uscendo dalla cucina -

T : ciao Lele - noto che ha gli occhi lucidi -

L : vieni andiamo in camera

La strada per arrivare nella mia stanza non è mai stata così lunga, una volta entrati chiudo la porta e inizio a parlare

L : come stai?

T : male... - tiene lo sguardo fisso a terra -

L : sei pallido

T : non ho chiuso occhio stanotte...

L : puoi guardarmi in faccia per favore? almeno questo penso di meritarlo - dico scocciato -

T : si, scusa - alza lo sguardo, ha gli occhi bagnati dalle lacrime -

L : perchè stai piangendo?

T : perchè mi sembra surreale essere in questa situazione

L : allora? cosa volevi dirmi? - cerco di essere il più distaccato possibile -

T : con Giulia non è successo niente, la foto è vecchia, ok è vero qualche mese fa ho iniziato a frequentarla, non avevo detto niente a voi perchè...non lo so il perchè in realtà, siamo stati a letto, una volta, è vero. É successo una volta, ma io e te non stavamo ancora insieme Lele. Dopo quella volta lì io e lei abbiamo chiuso, non potevo continuare ad usarla per dimenticare te. Il giorno della festa a casa nostra, l'ho rivista per la prima volta da quando "l'ho lasciata" - dice mimando il segno delle virgolette - quando ho detto a tutti di noi due, prima che uscissi dalla porta lei mi ha detto "lo sai che stai facendo un errore? Tancredi se vai con lui me la paghi". Credo che questa sia stata la sua vendetta.

L : hai finito?

T : no, io ti amo, e non ho mai provato per nessuno quello per te. So che sembrano parole scontate, ma tu lo sai non sono capace a parlare di argomenti importanti, faccio sempre casino...Lele io ho bisogno di te

Non bastano le parole ||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora