Parte 1 : confessioni

3K 77 121
                                    

Lele POV

Mi chiamo Emanuele Giaccari, ma per tutti sono semplicemente Lele, ho 19 anni e sono di Roma anche se da qualche mese vivo a Milano con il mio gruppo, i Q4, che peraltro sono anche i miei migliori amici.

Loro si chiamano Diego, Gianmarco e Tancredi, ed insieme siamo davvero un grande gruppo. Bhe, perlomeno è ciò che lasciamo trasparire dai nostri video, in realtà le cose in casa, io non le vedo proprio rose e fiori.

Tra me, Gian e Diego, va tutto bene e siamo sempre più contenti di vivere insieme e condividere questa avventura pazzesca; ma con Tancredi è andata ogni giorno peggio, sembra avere qualcosa contro di me, anche se ogni volta che gliel'ho chiesto lui ha sempre negato.

Ma io non sono stupido, lo vedo che con gli altri si comporta in un modo e con me in un altro, lo vedo che se può evita di parlarmi. Non l'ho mai detto a nessuno, nemmeno a Diego che è il mio migliore amico da 12 anni, ma questa lontananza sempre più netta da Tancredi mi fa soffrire e non poco.

Questo perchè, ecco, io sono innamorato di lui da più di un anno; nessuno sa della mia omosessualità, non sono ancora pronto a rivelarlo alle persone a cui tengo. É grazie a Tancredi se ho portato alla luce questa parte di me, lui è sempre stato molto affettuoso nei miei confronti, ad un certo punto abbiamo addirittura creato una ship, i #Tankele, e per i primi tempi ci divertivamo un sacco, poi ho iniziato a sentire qualcosa verso di lui, ma anche lì sono riuscito a mantenere tutta la discrezione possibile, ma da quando siamo qui a Milano tutto è cambiato, abbiamo smesso di fare i video Tankele, di ridere e scherzare insieme, abbiamo persino smesso di parlare, se non per le cose strettamente necessarie.

Sia Diego, sia Gian si sono accorti di questa situazione, ma nessuno dei due è mai riuscito a capire cosa gli passasse per la testa. Non riesco neanche più a contarle le volte che tutti noi abbiamo cercato di parlare con lui, senza alcun risultato ovviamente. Le abbiamo pensate tutte : che non gli piacesse la vita a Milano, che gli mancasse troppo la famiglia, che si fosse stancato dei Q4, ma ogni volta che abbiamo provato a parlargli ci ha sempre detto che Milano gli piacesse tantissimo, che nonostante la famiglia gli mancasse, come giusto che sia, fosse contento di avere la sua indipendenza e che il suo problema non erano mai stati i Q4; ma mai neanche una volta era stato in grado di dirci cosa lo facesse stare tanto male.

Sono sul divano con Diego e Gian a guardare un film, come sempre Tancredi è nella sua stanza, da solo. Oramai anche gli altri si sono rassegnati a capire cosa passi per la testa di quel ragazzo, abbiamo tutti constatato che quando vorrà sarà lui a parlarci, che forse i veri amici sanno quando è il loro momento, e quando devono farsi da parte.

Siamo concentrati a guardare la TV, quando un forzatissimo colpo di tosse di Tanc richiama la nostra attenzione.

T : Rega ho bisogno di parlarvi

D : dicci tutto Tanc ti ascoltiamo - mi precede Diego -

T : ho preso una decisione... e bhe... io... - continua lui esitando -

G : tu? Tanc mi stai facendo spaventare

L : esatto.. - aggiungo io sottovoce, noto però che mi ha sentito e mi ha rivolto un brevissimo sguardo-

T : io ritorno a Roma raga, mi dispiace...

Io, così come i miei amici sembriamo gelare improvvisamente a quell'affermazione, tutte le parole che ci aveva detto fino a quel momento erano balle, se ora era arrivato a prendere quella decisione.

L : c-cosa? ma che dici Tanc? ma perchè?

Azzardo a dire, so che non riceverò una risposta da parte sua, ormai sono abituato al suo atteggiamento nei miei confronti; ed infatti come immaginavo il suo sguardo non si muove di un millimetro, solo quando è Diego a parlare, Tancredi alza il volto per guardarlo in faccia.

Non bastano le parole ||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora