resilienza

mancanza.

La mancanza.
Che dire credo che la frase "mi manchi" sia una delle più usate dalle persone coraggiose in grado di ammetterlo. Perché essere coraggiosi significa guardarsi dentro, farlo così bene da scoprire cosa è insinuato nella nostra anima,cosa ci fa battere il cuore,cosa ci tiene gli occhi aperti,cosa ci fa vivere, o meglio, cosa ci rende vivi. Un passo indietro però,parliamo di mancanze,perciò dovrebbe essere un chi e non cosa. Chi l'ha detto che la mancanza sia qualcosa di paragonabile strettamente all'umano,chi l'ha detto che non può essere qualcosa di inanimato a mancare? La mancanza non è data solamente da un qualcosa di umano,perché molte volte a mancarci non è la persona,ma il bisogno che abbiamo di essa,il modo in cui ci tratta, ciò che scatena all'interno del nostro organismo. L'uomo è un essere tremendamente complicato, tanto che a volte non è in grado nemmeno a se stesso di ammettere cosa vuole,eppure, allo stesso tempo è così affascinante. Torniamo alla mancanza però, è raro che a mancarci siano un paio di occhi o il suono melodioso di una voce specifica,uno specifico modo di camminare,il calore di una mano che scalda la tua, un'unica risata,una specifica risata o un tremendo sorriso,  però questo accade. Ebbene sì, se ci ritroviamo a fare i conti con questo tipo di mancanza allora quella si che è mancanza vera.
Dobbiamo trovare il coraggio di guardarci dentro e scoprire cosa c'è,e soprattutto che tipo di mancanza abbiamo il bisogno di colmare.
Eppure,devo dire che io ho capito tutto,ho avuto il coraggio di guardarmi dentro e di contare ogni farfalla nello stomaco che inizia a svolazzare ogni volta che sono al tuo fianco e che ,da quando non sei qui,non vola più. La tua mancanza non sta in nessun trattamento che hai nei miei confronti, niente di niente,sei tu e solamente tu a mancarmi,sono quegli occhi,quella camminata, quello sguardo, quella mano che scalda la mia,quella voce e quel sorriso ad aver lasciato un vuoto incolmabile.