Il mio Alpha

•Capitolo 13•

Scott: "State tutti attenti, potrebbero essere qui."
Emma: "Scott, se lo incontriamo, è la buona volta che possiamo mettere in atto il piano."
Scott: "Non abbiamo il vischio e non c'è mia madre."
Emma: "Allora vado a prendere il vischio e a chiamare tua madre."
Scott: "No, è troppo pericoloso e non sei ancora pronta."

Emma: "Scott, tutto è pericoloso, lo capisci? Anche questo... anche andare a salvare quella ragazza è pericoloso, e pure lo stiamo facendo tutti, perché? Perché vogliamo salvarla. Non sono ancora bravissima con i miei poteri, ma questo non vuol dire che non sappia difendermi da sola."

Dice praticamente correndo via. Sto per inseguirla, ma Malia mi blocca.

Malia: "Scott, ha ragione."
Stiles: "Noi capiamo che tu ti preoccupi per lei. Secondo te, io non mi preoccupo per Lydia, per te, per Emma e per Malia? Ma in queste situazioni ci sono cose più importanti, bisogna rischiare per salvare delle vite, no? Ce l'hai insegnato tu."

Scott: "Sì... hai ragione."
Lydia: "Andiamo."

POV EMMA

Sono appena uscita dal bosco ed entro nella clinica.

Emma: "Ci serve il vischio."

Deaton mi guarda, poi prende un barattolo che aveva dentro un mobile.

Deaton: "Mi raccomando, usatelo solo quando è umana e state attenti, questo è un veleno anche per voi."
Emma: "Va bene."

Prendo il barattolo ed esco correndo per andare a casa di Scott. Ci sono stata poche volte, ma mi ricordo bene dov'è. Arrivo più in fretta di quanto pensassi, la super velocità funziona bene. Faccio un sospiro e suono il campanello. Ad aprirmi è una donna, molto bella con i capelli neri e ricci.

Emma: "Buongiorno, scusi se vengo così con il fiatone... presumo che Scott le abbia parlato del Bhimuth, io sono dei loro."
X: "Sì... mi ha parlato del piano... aspetta, ma tu sei la ragazza che ha trasformato."
Emma: "Sì."
X: "Io sono Melissa."
Emma: "Emma... dobbiamo mettere in atto il piano."

Lei annuisce e usciamo di casa.

Emma: "Resta dietro di me, qualsiasi cosa scappa."

Stiamo avanzando quando sentiamo un rumore, subito dopo una persona esce da un cespuglio.

Maya: "Sorpresa! Mi sono liberata."

Faccio diventare i miei occhi gialli e tiro fuori le zanne e gli artigli. Sto iniziando a controllarlo.

Emma: "Melissa, prendi."

Dico lanciandogli il barattolo con il vischio.

Emma: "Alla vecchia casa degli Hale."
Melissa: "E tu?"
Emma: "Me la caverò, porta il vischio agli altri."

Lei annuisce e corre via.

Emma: "Vediamo, io con zanne e artigli e tu disarmata, pensi sarebbe uno scontro alla pari?"
Maya: "Devi sapere che non sono proprio disarmata."

Dice tirando fuori una pistola colpendomi alla spalla. Urlo, mi tengo la spalla e vedo che esce della polvere gialla.

Maya: "Aconito giallo... ti ucciderà. Avrebbe dovuto ucciderti mia madre, sì, ma non penso gli dispiaccia se gli ho tolto un peso."

Tira fuori dalla tasca una busta di polvere nera e forma un cerchio attorno a me.

Maya: "Polvere di frassino... starai bloccata qui fino al tuo ultimo respiro."

La guardo e, anche se con un po' di dolore, mi alzo.

Emma: "Brava... riesci solo a premere un grilletto, ma in realtà tu non sei niente."
Maya: "Stai zitta."
Emma: "Vai in giro per eseguire gli ordini che ti da tua madre, o meglio un mostro, ma chi sei tu? Pensi che qualcuno tenga a te? Che ti voglia bene? No, sei sola."