•Capitolo 9•

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POV EMMA

Sono passati 5 giorni da quando ci siamo baciati. Non stiamo insieme, e sto iniziando a pensare che quel bacio non abbia significato niente. È appena suonata la campanella che segna la fine della giornata scolastica, ma rimango un altro po' seduta dentro l'aula di economia. Alla fine mi alzo e vado a posare le mie cose dentro lo sgabuzzino, ma quando sono dentro, un rumore improvviso mi fa spaventare. Corro per uscire, tiro la maniglia, ma la porta non si apre. Provo ad aprirla in tutti i modi, ma nonostante la mia forza da lupo mannaro, non riesco ad aprirla. Qualcuno deve aver messo qualcosa davanti.

Emma: "E adesso che faccio?"

Non posso chiamare nessuno, avendo lasciato il cellulare fuori, allora mi siedo e aspetto che gli altri si accorgano che manco. Qualcuno mi ha chiusa dentro.

POV SCOTT

Scott: "È in ritardo di 20 minuti."
Stiles: "Avrà avuto un imprevisto, Scott, stai tranquillo."

Io sospiro cercando di calmarmi.

Lydia: "Io vado a vedere se Malia ha finito il compito di recupero, se ci sono novità chiamatemi."

Lei si allontana, e io rimango solo con il mio migliore amico.

Stiles: "Me ne approfitto dell'occasione per dirti, amico mio, che sei innamorato."
Scott: "Cosa? No."

Lui mi guarda con un sorrisetto sul volto.

Scott: "Forse un pochino."

Continua a guardarmi con la stessa espressione.

Scott: "Va bene... sì."
Stiles: "E cosa stai aspettando a dirglielo?"
Scott: "Devo farlo?"
Stiles: "CERTO... promettimi che lo farai."
Scott: "Lo farò, ma..."
Stiles: "Cosa?"
Scott: "Tu farai lo stesso con Lydia."

Stiles: "No, scordatelo."

Scott: "Amico, ti piace da quando eri una matricola... non pensi sia arrivato il momento di farti avanti?"

Dico mettendogli una mano sulla spalla.

Stiles: "D'accordo, ma appena vedi Emma, vai da lei... e digli tutto."
Scott: "Lo farò, e lo farai anche tu."
Stiles: "Sì."

Proprio in quel momento vediamo Lydia e Malia venire verso di noi.

Lydia: "Ancora non è arrivata?"
Stiles: "No."
Lydia: "Dovremmo andare a cercarla."

Entriamo dentro la scuola e iniziamo a cercare.

Lydia: "A quest'ora aveva chimica... andiamo lì."

Appena arrivati nell'aula, io provo a richiamarla e vedo il suo telefono sopra un banco che squilla.

Emma: "Siete voi?"
Malia: "Sì... dove sei?"
Emma: "Dentro lo sgabuzzino."

Mi giro e vedo che davanti alla porta dello sgabuzzino c'è una macchinetta per il cibo. Mi avvicino e la spingo via con un po' di fatica. Vedo Emma dentro che tira un sospiro di sollievo appena ci vede, io mi avvicino a lei e l'abbraccio.

Scott: "Mi ero preoccupato."
Emma: "Sto bene."
Lydia: "Ragazzi... ragazzi, sento qualcosa."
Stiles: "Che cosa senti?"
Lydia: "La sensazione che ho quando sta per morire qualcuno."

Proprio un secondo dopo, sentiamo un urlo. Corriamo immediatamente fuori nel corridoio e vediamo una professoressa, la professoressa di biologia, a terra in una pozza di sangue. Mi avvicino immediatamente a lei, cerco di ascoltare il suo battito, ma non sento niente. Allora metto due dita sul suo collo e ho la conferma che il suo cuore non batte.

Scott: "È... è... morta."

Tutti spalancano gli occhi.

Stiles: "Scott, guarda."

Dice avvicinandosi al cadavere. Si abbassa e le sfila un anello che aveva al dito, un anello con una pietra grigia.

Scott: "È qui, il Bhimuth è qui."

Ci alziamo immediatamente, corro dagli altri e prendo Emma per mano.

Scott: "Andiamo, non sei al sicuro qui."

Iniziamo a correre per uscire, ma la porta d'ingresso è chiusa a chiave.

Malia: "La possiamo sfondare."
Scott: "No, è rischioso, faremo rumore e gli riveleremo la nostra posizione."
Lydia: "Che facciamo allora?"

Emma si allontana un attimo, si mette le mani tra i capelli, inizia a tremare, e il suo battito accelera. Vado subito da lei.

Scott: "Stai tranquilla... ti prometto che finché stai con me, non ti accadrà niente, va bene? Per toccarti, dovrà prima passare sul mio corpo."
Emma: "Non devi rischiare per me."
Scott: "Sì, invece."

Scott: "Adesso nascondiamoci, poi chiameremo la polizia."
Lydia: "Dove possiamo nasconderci?"
Scott: "Andiamo nello spogliatoio."

Prendo di nuovo Emma per mano e corriamo nello spogliatoio, chiudendo la porta a chiave cercando di fare il meno rumore possibile. Dopo 30 secondi lì dentro, vedo Stiles con la solita faccia che fa quando scopre qualcosa.

Scott: "Stiles, che cosa sai?"
Stiles: "Che sono 2."
Lydia: "2 cosa?"

Stiles: "Che ci sono 2 persone, una è il Bhimuth e l'altra può essere anche semplicemente umana, ma che sta dalla sua parte. Perché pensate, qualcuno ha chiuso Emma dentro lo sgabuzzino. Ma perché il Bhimuth l'avrebbe rinchiusa e non uccisa!?"

Scott: "Perché non era il Bhimuth."
Stiles: "Esattamente... è qualcuno che l'ha rinchiusa per il Bhimuth mentre lo aspettava. E entrambe le persone sono della scuola."
Malia: "Stai dicendo che quell'essere è un adolescente?"
Scott: "Non per forza... può essere un professore."

POV STILES

Stiamo qua da un secolo e mio padre non mi risponde. Lydia inizia a camminare avanti e indietro nella stanza con le lacrime agli occhi. Io mi alzo, vado da lei e l'abbraccio.

Stiles: "Hey, non succederà niente. Dobbiamo restare calmi."

Intravedo Scott che mi sorride. Lui è seduto per terra appoggiato a un armadietto e Emma è seduta nello spazio che c'è tra la sua gamba sinistra e la sua gamba destra con la schiena e la testa appoggiata al suo petto mentre Scott l'abbraccia e le sussurra "andrà tutto bene". Io continuo a dire che lei somiglia incredibilmente a Malia.

Stiles: "Lydia, c'è una cosa che devo dirti."

Lei mi sorride e mi prende le mani.

Stiles: "Magari non è il momento giusto, magari sto sbagliando a dirtelo in una situazione così, magari dovevo..."

Non riesco a finire la frase che lei mi prende il viso con le mani, mi avvicina a lei e mi bacia. Appena ci allontaniamo , la guardo e sorrido.

Stiles: "Volevo dirti che ti amo."
Lydia: "Anche io, Stiles."
Malia: "Grazie, eh."

Dice ridacchiando, visto che è l'unica senza ragazzo. Io mi avvicino a lei sorridendo e l'abbraccio, forse un po' troppo forte.

Stiles: "Vedi che ci sono io."
Malia: "Staccati immediatamente o ti apro in due la testa."
Stiles: "Va bene, scusa."

Ad un certo punto la porta si spalanca... tutti ci spaventiamo a morte, ci giriamo e...

CONTINUA...

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