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Dieci

"Raccontaci tutto"-iniziò incoraggiante Lessi.

Si erano tutti seduti in una stanza con sedie, e un mucchio di fotografie di protesi. Gavin rabbrividì. Charlie lo scrutò poi distolse lo sguardo.

"Mi chiamo Jessica Guerra, ricercatrice della CIRA. Comunque come vedete parlo bene l'americano. So parlare anche lo spagnolo ,il tedesco e l'inglese puro. Sono sopravvissuta ibernandomi. Carlo, il mio collega, venne con me ,costruì qui una cella di ibernazione. Ne costruì diverse in verità ma il posto è poco e comunque...nessuno qui è sopravvissuto. Neanche Carlo. Qui mi avevano creduto. Sulla fine del mondo. Io non volevo assistere o morire quindi mi sono detta, forse l'ibernazione è l'unica possibilità. Ero certa che ci fosse qulcun altro ma ormai le mie speranze stavano svanendo. Siete stati molto bravi ad arrivare qui. "

"Ma quando ti sei svegliata ?"

"Dopo il disastro. Ho provato subito a usare mezzi di comunicazione ma senza successo."

"Questo credo sia suo"

"Oh Amanda giusto? Dammi del tu e sì lo è, ma è solo un telefono cellulare che usavo a lavoro. "

"Tu pensi che ci sia qualcun altro ?"

"Può darsi. Ma solo l'Europa ce l'ha fatta e io non so proprio "

"Pensi ci siano altre forme di vita ?"

"Non so neanche questo, io non studiavo quelle robe, quello era Carlo. Non credo in alieni e quelle cose lì, ma forse possono esserci altre piccole e invisibili forme di vita. "

"Sei stata forte ma ciò che conta è che adesso non sei più sola"

"Scusa tu sai se è possibile ...mettermi una protesi?"

"Se ce n'è una adatta a te sì. "

"Gavin, vuoi...fare un'operazione ?"

"Penso di sì Laika. E' possibile ?"

"Io e Kenneth ce la faremo sì. "

"Rischierei?"

"Questo non lo sappiamo con precisione ,c'è un 70%"

Guardò Charlie poi disse:-"Sì fatemi tentare "

"Ormai che siamo qua possiamo farlo. Quanto ci metterete ?"

"Se tutto va bene una notte"

Annuirono tutti.

"Jessica tu credi che il Mondo come ce lo ricordavamo sarà ancora vivibile ?"

"Non credo no , ma la riproduzione è fattibile come sempre. Per ora però, è meglio che stiamo qui. "

"Tanto vale"

"Non è meglio spostarci verso un posto in genere più caldo? Come la Grecia? Con questa macchina ci metteremo un pò ma va veloce e non consumiamo niente"

Suggerì Aaron.

"Per ora vediamo se Gavin ce la fa e decideremo sul da farsi. "

"Scusate prendo la macchina. Vorrei fare un giro dell'isola per vedere com'è il mare o se vedo qualcosa di interessante "

Brayden uscì nel mondo deserto. La macchina si sollevò da terra silenziosamente e si avviò sulla costa, dalla parte del porto distrutto. Ignaro dei pericoli del mare continuò placidamente il suo giro. Vide un movimento nel mare, in lontananza, un'onda increspata, allora fermò il veicolo avvicinandosi al vetro davanti, incuriosito. C'è ancora vita nei mari? Una testa si alzò dall'acqua. Era bella, una creatura azzurrina opalescenza, lunghi capelli mori.

'Una sirena ? Ma che diavolo....impossibile non esistono'

Altre teste si levarono dall'acqua circondando il mezzo. Brayden aprì stupidamente lo sportello automatico per ammirare meglio e scoprire cosa fosse questa creatura; la prima donna bellissima salì a bordo, con piedi palmati e viso d'angelo.

"Chi sei?"

Ella non proferì parola. Inclinò la testa e lo guardò. Non sembrava fosse un 'invenzione ma neanche reale. Eppure lui poteva toccarla. Con uno scatto fulmineo trascinò l'uomo nel mare che venn assalito da queste creature strane. Ma che cosa sono?

Intanto alla sede...

"Gavin sta bene ,ha superato l'operazione. Domattina vedremo come si trova con la protesi ma se è bravo si abituerà alla svelta. Sono veramente molto avanzate "

"Ma ormai Brayden non dovrebbe essere di ritorno? "

"Sarà meglio andarlo a cercare ? "

Andò Max con Pat a piedi per la costa. Il collega non era neanche andato lontano.

"Ah qui non c'è niente ? Amico dove sei?"

"No guarda! Là. C'è la macchina"

Vuota e con lo sportello aperto. Chiamarono a gran voce il nome dell'uomo ma di lui nessuna traccia. Poi videro sulla riva una persona riversa.

"Puah oddio"

"E' Brayden ! Hey, hey!"

L'acqua era però ora placida.

Se lo caricarono in spalla e lo portarono alla base. Laika quando vide il volto tumefatto cacciò un urlo.

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La donna strana che ancora non si sa cosa sia è Rosmeri Marval (attrice in foto di sopra).