Capitolo 36

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Jo

Quando mi sono calmata sul taxi, dico al tassista di portarmi all'aereoporto di los angeles. Quando arrivo lì, sono appena in tempo per vedere Geremia e katherine che stanno per salire a bordo sul loro jet privato.

"Ce l'hai fatta!" Kath strilla, corre verso di me e mi abbraccia.

"Pensavi che ti avrei lasciata andare senza dirvi addio?" Rido, ricambiando il suo abbraccio.

"Grazie jo" sussurra prima di baciarmi la tempia.

Quando ci stacchiamo, Geremia si avvicina, mi saluta e mi avvolge tra le sue braccia. "Pensavo che non ce l'avresti fatta" ridacchia.

"L'avevo promesso no?" Sorrido.

"Si e hai mantenuto la tua promessa. Grazie jo. Katherine e io siamo fortunati ad averti nella nostra vita. Non sai quanto hai fatto per noi" sussurra tra i miei capelli e ho potuto sentire i miei occhi pungere per la sua sincerità.

Lo spingo dolcemente ridendo "oh basta! Mi farai piangere così!" Dico e lui ride.

Guardo questi due con orgoglio. Potrei aver perso il mio amore ma almeno questi due si sono trovati. Non ce l'avrei mai fatta a superare questi due mesi senza di loro, e mi rende così felice sapere che mia sorella è con qualcuno che la ama e si prende cura di lei.

"Abbiate cura di voi, figli miei" dico scherzando asciugandomi gli angoli degli occhi.

"Si. Spero che tu ti unirai a noi la prossima settimana a perth" dice kath.

"Il jet sarà pronto per te entro venerdì, puoi usarlo ogni volta che vuoi tornare a casa okey?" Mi dice geremia.

"Grazie!" Dico eccitata. Non ho mai volato su un jet privato, questo sarà sicuramente divertente.

"Va bene, ora dobbiamo davvero andare" dice kath tirando la manica di geremia prima di salire le scale e scomparire dentro il jet.

Annuisce con la testa, seguendo kath con gli occhi pieni d'amore. Sono un pò invidiosa, desiderando che qualcuno in particolare, un inglese dagli occhi verdi, si prenda cura di me in quel modo. Riporta la sua attenzione su di me, sorridendo come un idiota. Mi abbraccia un'ultima volta, dicendomi ancora grazie prima di baciarmi la guancia. Alla fine mi lascia andare, corre su per le scale e entra nel jet. Li saluto con la mano anche se non sono sicura che possano ancora vedermi mentre il jet parte. E poi all'improvviso vengo tirata all'indietro dal braccio e quando mi giro vedo....hero.

Che cazzo ci fa qui?

Lo guardo sorpresa, sbattendo le palpebre per assicurarmi che non sia un'allucinazione. Sembra arrabbiato, la sua mano mi stringe forte il bracco e mi fa sussultare dal dolore.

"Che fai qui?" Chiedo alla fine ritrovando la mia voce.

"Stai giocando per caso con me josephine?" Ringhia.

"Sto giocando con te?" Chiedo sbalordita. "Sei tu chi mi sei stato addosso tutto il giorno e ora mi hai seguito fino a qui come un fottuto stalker e mi dici che sto giocando con te?" Gli urlo.

"Beh, non ti stavi lamentando quando hai raggiungo il tuo orgasmo prima no?" Dice arrabbiato.

Faccio un respiro profondo, trattenendomi per non tirargli un pugno in faccia. È chiaramente geloso. "Perchè mi hai seguito hero?" Chiedo con calma.

"Volevo parlarti, sistemare le cose con te. Ma poi ti trovo" mi punta un dito sul petto "ti trovo con quel coglione! Sai come mi sento in questo momento cazzo? Tu lo sai?!" Urla con il viso contorto dal dolore. I miei occhi bruciano alla ferita che si riflette nei suoi occhi verdi, il mio cuore fa male per l'uomo che amo.

vergine a 20 anni | herophineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora