Capitolo 16

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Hero

Ci bastano pochi secondi per far cadere tutti i nostri vestiti sul pavimento e ora jo sta lentamente affondando la mia erezione nel suo centro mentre lei mi mette a sedere sul divano. "Oh mio dio..." geme. "Cazzo..." gemo contemporaneamente a lei. È ancora strano pronunciare queste parole, ma non ci penso proprio ora, mentre lascio che la sua umidità e la sua rigidità mi inghiottano.
Comincia a rimbalzare sul mio cazzo, facendomi uscire delle imprecazioni ogni pochi secondi e facendomi sapere quanto le piace avermi dentro di sé. È così brava in questo e io non sono altro che affascinato mentre la fisso. La sua schiena si inarca e getta la testa all'indietro, gli occhi che ruotano verso la parte posteriore della sua testa e le sue labbra formano una perfetta 'O'.
È così dannatamente bella ed è qui...con me proprio ora.
Questo non è più un sogno, come quelli a cui ero abituato da due settimane. È reale e l'estasi che ci stiamo dando non potrebbe essere più intensa. Le mie mani vagano sulle sue curve e lasciano dietro di sè una scia di pelle d'oca, dai suoi fianchi pieni alla sua vita sottile, la sua schiena liscia e setosa e infine ai suoi seni vivaci, prendendo entrambi i capezzoli tra le dita e rotolarli nel modo che so che la fa impazzire. "oh dio hero....ti senti così bene dentro di me...sto per venire cazzo.." geme mentre impasto i suoi seni e pizzico i capezzoli duri. "Succhiali amore" dice dolcemente tra i respiri pesanti. Faccio come mi dice e lecco il suo capezzolo destro prima di prenderlo in bocca e succhiarlo delicatamente. "Oh dio, succhialo più forte...ecco...cazzo! Sto venendo... dannazione sto arrivando" urla prima che io possa coprirgli la bocca con la mano. "Non urlare amore o qualcuno potrebbe bussare alla tua porta" grugnisco mentre i miei fianchi continuano a sollevarsi. Jo non fa altro che sussurrare e gemere contro il mio palmo e inizia a tremare segno che sta per venire. Vederla così è troppo e sto per perdere il controllo. Vederla raggiungere l'orgasmo non fa che stimolare il mio bisogno di raggiungere l'apice, spingendo sempre più forte e in profondità e avvicinandomi sempre di più alla dolce liberazione. "Lasciati andare piccolo...riempimi" le sue parole mi fanno impazzire e con un'ultima spinta, vengo dentro di lei "è incredibile vero?" Mi sussurra all'orecchio, leccandomi il lobo e tutto ciò che posso fare è grugnire e annuire. Sono ancora troppo consumato dal mio orgasmo per formulare un pensiero logico. Dopo aver ripreso fiato, ci spostiamo emtrambi sul letto e ci stendiamo con braccia e gambe aggrovigliate tra loro. La testa di jo poggia sul mio petto mentre le mie dita giocano con le sue ciocche dorate. "Sai che dobbiamo dirlo a qualcuno vero? La scritta sul muro, i messaggi" dico rompendo il silenzio tra di noi. "Perchè?" Sussurra "jo hai bisogno di sicurezza. Il tuo ex è uno psicopatico e non sopporto il pensiero che possa avvicinarsi a te" spiego. Si sposta su di me, girandosi in modo che ora mi sta di fronte "non voglio che tu sia coinvolto in questo casino" sussurra.
Si preoccupa per me quando è quella che è stata presa di mira dal suo ex ragazzo. "E come andrebbe a finire? Ricomincierai a ignorarmi di nuovo? Starai lontana da me? Andrà a finire come questa settimana?" La mia voce si fa più dura e vedo un bagliore ferito attraversare quei suoi meravigliosi occhi. Mi spinge contro il petto per sollevarsi e si alza dal letto. Reggendomi sui gomiti, la guardo mentre cammina avanti e indietro davanti a me, facendo scorrere nervosamente le dita tra i capelli. "Tu non sai quanto sia pazzo josh. E se ti facesse qualcosa se provi a immischiarti?" il panico nella sua voce è come un calmante per i miei nervi. Il fatto che stia pensando più al mio benessere che al suo problema é probabilmente la cosa migliore che abbia sentito nelle ultime due settimane.  "Non sarebbe in grado di fare nulla se avessimo la massima sicurezza intorno a noi. Possiamo parlarne con anna e jennifer, chiedere il loro aiuto". Mi fissa e quasi riesco a sentire tutte le ruote girare dentro quella sua graziosa testolina mentre pensa. Alla fine, scuote la testa e si gira verso il suo comodino . La noto aprire un cassetto ed estrarre una minuscola custodia prima di uscire sul balcone. "Josephine che fai? Fa freddo" gli dico ma lei in risposta sbatte la porta che conduce al balcone. Questa donna è cosi esasperante, penso mentre mi butto sul letto con un gemito.

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