CAPITOLO 8.

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Suona la mia fastidiosissima sveglia ed è già lunedì. Credo che il weekend sia passato troppo in fretta, ma mi costringo ad alzarmi.
Decido di fare sia la doccia che lo shampoo. Esco dalla doccia e asciugo lentamente i capelli.
Non sono pronta per un'altra settimana.
Indosso una tuta e una t-shirt bianca, mi trucco leggermente, prendo lo zaino e scendo di sotto.
"Buongiorno mamma" dico ad alta voce.
"Buongiorno tesoro" risponde.
"Papà tornerà oggi?" chiedo.
"È dovuto trattenersi qualche giorno in più, tornerà per il fine settimana" spiega con un sorriso.
Prendo una mela dalla cesta sul tavolo ed esco fuori, dove trovo il signor Trevor che attende.
Salgo in macchina e mentre aspettiamo mio fratello scambio qualche messaggio con Jason e Ray.
Finalmente il principe arriva, così partiamo.
Davanti al cancello di scuola, Isaac incontra un ragazzo che ha conosciuto qualche giorno fa, che lo saluta calorosamente, come se si conoscessero da tempo.
"Complimenti per la festa, fratello!" sento una voce in lontananza, così mi volto. Cameron. 
"Ciao Allison!" mi saluta con la mano. Sorrido e faccio cenno con la testa. Sorride a sua volta. Mi costringo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi di ghiaccio e mi dirigo verso l'ingresso, dove trovo Cheryl intenta a parlare con un ragazzo. Sembra non avermi notata, così le passò accanto senza disturbarla e vado a posare i libri nel mio armadietto. Quando chiudo lo sportello sussulto. "Oddio!" dico portando una mano sul cuore. Cameron è appoggiato all'armadietto accanto al mio e mi guarda.
"Sto solo cercando di essere gentile" spiega. Ma chi gliel'ha chiesto?
"Non mi sembra molto gentile da parte tua farmi quasi venire un attacco di cuore" dico mentre vado verso la classe.
"È stato divertente" sorride. Non sorrido, non gliela do vinta.
Entro nella classe di letteratura e lui mi segue. Quanto me ne rendo conto, mi fermo sulla soglia della porta e lui quasi mi viene addosso.
"Non sei al mio stesso corso" l'ho ripetuto più a me stessa che a lui.
"Sono al tuo stesso corso" dice con un sorriso a trentadue denti.
Vedo da lontano Corinne seduta in seconda fila e vado ad accomodarmi affianco a lei, cercando di non pensare a quest'incubo. Ovviamente, l'incubo, si siede accanto a me e per tutta la durata della lezione continua a parlare dicendo cose senza senso, prende in giro il professore, mi lancia addosso palline di carta e io sto per tirargli un pugno, ma la campanella sella fine dell'ora mi ferma.
Mentre mi alzo per uscire fuori dall'aula Corinne mi fa un'occhiata strana. La guardo interrogata ma non dice nulla. Quando usciamo dalla classe di Cameron non c'è più nemmeno l'ombra e sono molto sollevata. È stata dura sopportare la lezione con lui che continuava a ripetere che il maglione a righe del professore sembrava una confezione di marshmallow.
Io e Corinne andiamo in cortile e ci sediamo sul prato aspettando che gli altri ci raggiungano.
"Ma sai chi è quello?" mi chiede incredula.
"Ma quello chi?" rispondo guardandomi attorno. "Cameron!" urla.
"Non urlare" rido e le tappo la bocca con una mano.
"Centinaia di ragazze in questa scuola pagherebbero per essere anche solo salutate da lui, e tu che sei qui da solo una settimana ci hai avuto addirittura una conversazione!" dice felicissima.
"Wow! Che fortuna" dico ironica roteando gli occhi al cielo.
Nel frattempo arrivano gli altri e si uniscono a noi. "Pronta per le audizioni?" mi chiede Carter. Cavolo me ne ero totalmente dimenticata.
"Domani alle quattro" mi dice come se mi avesse letto nel pensiero.
"Certo che sono pronta" cerco di sembrare il più naturale possibile, ma capisco che non è così quando mi fissa e ride. Continuiamo per un po' a parlare e poi rientriamo in classe.
All'uscita da scuola vedo Isaac che parla con.. Cameron. Non può essere! È una persecuzione.
Esco direttamente e salgo in macchina sperando che non mi abbia vista e aspetto Isaac insieme al signor Trevor, che mi saluta cortesemente.
Dopo essere arrivata a casa e dopo aver mangiato, salgo in camera per cercare un costume per le audizioni di domani.
Sono percorsa da una scarica di adrenalina appena ci penso, non vedo l'ora che venga domani!
Trovo la mia vecchia borsa di nuoto, al cui interno ci sono le cuffie, gli occhialini e i miei infiniti costumi. Prendo il più semplice, quello nero, e lo lascio nell'armadio insieme alle altre cose che mi serviranno. Dopodiché mi poggio sul letto e mi addormento.
Mi risveglio a causa di una melodia, e poi mi accorgo che è la suoneria del mio cellulare.
"Ciao amica" dice una voce femminile. Cheryl.
"Cheryl?" chiedo.
"Come hai il mio numero?" continuo.
"Ho le mie fonti" mi spiega.
"Ti passo a prendere tra mezz'ora, un nuovo negozio di scarpe ha appena aperto e io non vedo l'ora di andarci" dice euforica.
"Devo studiare" cerco di liquidarla, ma i miei tentativi sono vani.
"Ci vediamo dopo" sospiro.
Mi preparo velocemente ed avviso mia madre, poi esco.
Dopo circa cinque minuti vedo l'auto di Cheryl così esco dal cancello.
Aveva ragione, questo negozio è stupendo, ci sono scarpe di tutti i tipi. È un paradiso.
Dopo due ore passate a consigliare scarpe alla mia amica finalmente usciamo da questo posto e prendiamo un frullato da Starbucks.
Quando mi riaccompagna a casa sono stanchissima, così mi sdraio sul letto e cado in un sonno profondo.

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