CAPITOLO 4.

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La mattinata passa velocemente e mentre mi dirigo all'uscita di scuola vedo Isaac uscire, così lo raggiungo.
Insieme ci avviciniamo alla macchina e saliamo. "Allora? Come è andato questo primo giorno di scuola?" ci chiede papà.
"Benissimo, ho fatto amicizia con un membro della squadra di football, ho buone probabilità di entrare a farne parte" dice Isaac tutto d'un fiato.
Vorrei avere un po' della sua spensieratezza, mentre lui era felice e si divertiva a conoscere nuove persone, io ero lì tutta sola a piangermi addosso. Non riuscirò mai ad andare avanti così.
"Bene, la prof di biologia è quasi simpatica" mi limito a dire, facendo ridere mio padre e mio fratello. Arriviamo a casa e un profumo di carbonara invade i miei polmoni. Okay, amo mia madre.
"Siamo tornati" urlo dall'entrata di casa.
"Com'è andato il primo giorno?" ci chiede mamma quando entriamo in cucina.
"Bene" mento e salgo in camera mia. Tolgo le scarpe, lego i capelli e mi butto sul letto.
"A tavola" chiama mia madre.
Mi catapulto giù dalle scale. Ho una fame incredibile. Mi siedo a tavola e mangio. Finito di mangiare aiuto mia madre a sparecchiare. Quando finisco di sistemare aiuto la mia sorellina Arya a fare i compiti.
Finiti i compiti lei va a giocare e io salgo nella mia camera, lego i capelli in una coda più ordinata, indosso un leggins nero e tengo la maglia dell'adidas. Prendo la borsa, scendo di sotto ed esco. Se voglio dare una svolta alla mia vita devo uscire un po', non posso stare chiusa per sempre nella mia bolla.
Vado e dedico un po' di tempo a me stessa, con una delle cose che amo fare di più, shopping!
Entro in uno dei negozi che trovo aperto così presto e inizio a rovistare tra le cose che mi piacciono. Prendo due pantaloni, una felpa, qualche maglia a mezze maniche, e mi dirigo verso i camerini. Provo tutti i capi che ho preso e decido di prenderli tutti, come al solito. Esco dal camerino e rimango esterrefatta. Una ragazza esce dal camerino accanto al mio, ha un viso familiare. Mi sembra di conoscerla da sempre. Crede di aver capito che la sto praticamente fissando da chissà quando tempo. "Oddio, ma sei davvero tu? Allison?!" praticamente strilla. "Cheryl?!" cavolo, come ho fatto a non pensarci prima. Corre ad abbracciarmi e io ricambio il caloroso abbraccio. "Ma quanti anni sono che non ci vediamo?" dice sorridendo. È felicissima. E lo sono anch'io, finalmente dopo più di una settimana. "Penso da quando sei scappata da casa di tuo padre per raggiungere tua madre qui a Miami, Dio non avevo proprio pensato di poterti incontrare" sorrido a mia volta. Cheryl era la mia vicina di casa, ma poi il padre ha cominciato a fare lo stronzo dopo essersi separato dalla madre, e lei non appena ha compiuto diciotto anni è andata via da casa per raggiungere la madre qui. "Mi sei mancata davvero tanto! Ti va di andare a fare una passeggiata?" propone la mia vecchia amica. "Certo che sì, prendo questi abiti e andiamo subito". Pago ed usciamo dal negozio piene di buste. Si, Cheryl è sempre stata la mia amica di shopping. La vita ha deciso di separarci, e sono davvero contenta di averla incontrata di nuovo. Andiamo sulla spiaggia e continuiamo a raccontarci tutto quello che ci è capitato in questi anni in cui ci siamo perse di vista. Io le ho raccontato della mia fantastica storia d'amore con Jason e lei mi ha raccontato di essersi fidanzata per un po' ma poi l'ha lasciato perché non si sentiva più libera di essere se stessa. Ho sempre ammirato Cheryl, ha una forza incredibile e riesce a cavarsela come ritiene opportuno. Scopro anche con piacere che frequenta la mia stessa scuola, ma corsi differenti. Guardo l'orologio e noto che è veramente tardi, penso che sia meglio andare.
Come se Cheryl mi avesse letto nel pensiero ci alziamo ed iniziamo ad avviarci verso la strada di casa.
"Ho la macchina parcheggiata qui dietro, vuoi un passaggio?" mi chiede gentilmente.
"Posso andare a piedi, tranquilla" non voglio approfittarmi di lei.
"No dai vieni, non potrei mai lasciarti andare  a piedi da sola" insiste.
Cedo e ci avviamo verso la sua macchina.
Saliamo ed inizia a sfrecciare per le strade di Miami secondo le indicazioni che le dico man mano, fin quando non arriviamo fuori casa.
"Grazie davvero Cheryl, vuoi fermarti a cena?" chiedo. "I miei sarebbero contentissimi di vederti" continuo.
"Mi piacerebbe molto, ma di sicuro mia madre mi sta aspettando per cena" dice dolcemente.
"Dai chiamala resta qui, sono in debito con te per il passaggio" la prego.
"D'accordo" dice e sorride.
Ci avviamo verso l'entrata e quando entriamo urlo felicissima: "Sono tornata, e ho una sorpresa per voi!" La faccia di Cheryl quando entriamo è molto simile alla mia la prima volta che entrai qui, non la biasimo.
"Cosa, cosa, cosa?" mi corre incontro la mia sorellina e alla vista di Cheryl la salta praticamente addosso. "La mia amichetta preferita" dice sorridendo.
"Hey, hey, che sta succedendo qui?" inizia mia madre, ma si ferma non appena vede Cheryl. "Ciao tesoro, quanto sei cambiata, come stai? La mamma? Tutti bene a casa?" chiede mia madre. È partita con il terzo grado.
Entriamo in cucina e anche papà e Isaac accolgono Cheryl come fosse un membro di famiglia. Perché è quasi così. Lo è sempre stato. Cominciamo a mangiare il pollo con l'insalata che ha cucinato mia madre e Cheryl continua a complimentarsi per la casa e per l'ottima cena. Finito di mangiare, io lei e Isaac ci accomodiamo sul divano e guardiamo un film.
"Penso si sia fatto tardi, meglio che vada a casa prima che mia madre mi dia per dispersa, ciao Ally grazie di tutto, buonanotte a tutti" dice Cheryl non appena finisce il film.
"A domani" finisce. La salutiamo tutti e mia madre la saluta dicendole che la nostra casa è sempre aperta per lei.
"È sempre stata un tesoro" dice mia madre e va in camera a dormire.
Seguo mia madre e mi stendo sul letto. Non male come primo giorno.

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