CAPITOLO 10.

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La mattinata passa in fretta e io non riesco a non pensare alle audizioni di ieri.
Ho ritrovato una parte di me che credevo perduta per sempre.
Ricordo perfettamente come mi sentivo, ed è esattamente uguale a come mi sento in questo momento.
"Complimenti, ho visto che hai superato le audizioni, sapevo ce l'avresti fatta!" mi richiama sulla Terra la voce di Corinne.
Le sorrido e lei ricambia.
"Grazie, è stato difficile! Erano davvero tutte bravissime, però ce l'ho fatta e adesso mi sento veramente bene!" rivelo alla mia amica.
"Beh, immagino.." risponde.
All'uscita incontriamo Carter e il gruppo.
"Ciao nuova amica di squadra" mi dice sorridendo, e io ricambio.
"Sei passato anche tu?!" quasi strillo.
"Si!" urla più di me.
"Che bello!" sono davvero felicissima. Anche se è poco che lo conosco, ho capito che è un bravo ragazzo ed ha la testa sulle spalle.
'A differenza del tuo amico Cameron' mi ricorda il mio cervello, ma cerco di non pensarci.
Torno a casa insieme a mio fratello, e, dopo aver mangiato, salgo in camera per studiare un po'.
La mia già scarsa attenzione è catturata dallo schermo del mio telefono che si illumina.
"Shopping pomeridiano?" è un messaggio di Cheryl.
"Buona idea, mi salverebbe dai compiti!" rispondo.
I compiti sono una scusa, in realtà non ho per niente voglia di stare a casa.
Ci accordiamo di vederci tra mezz'ora e decido di iniziare a prepararmi.
Mi cambio e indosso un jeans nero con un top scollato, visto il caldo soffocante.
Quando sono pronta scendo e avviso mia madre che esco. Lei mi saluta con un sorriso e io ricambio.
Esco di casa e Cheryl è lì che mi aspetta, come sempre, con la musica ad alto volume.
Salgo in macchina e saluto la mia amica, poi ci dirigiamo verso i negozi.
Passiamo il pomeriggio così, tra un negozio e l'altro e chiacchierando su quanto sia noiosa la settimana scolastica e sul fatto che ci manca l'estate.
Già, l'estate con Jason e il mio migliore amico, mi ricorda la mia mente ma scaccio il pensiero. Non voglio rovinare questo momento con la mia amica.
"Fermiamoci un po' in spiaggia, che ne dici?" mi chiede Cheryl.
"Certo, adoro il mare" le rispondo.
Ci sediamo sulla sabbia e beviamo il frullato che avevamo precedentemente preso da Starbucks.
"Ho parlato con Nash" mi dice timidamente.
"Davvero?!" strillo.
"Si, erano mesi che non ci rivolgevamo la
parola.. è stato.. beh.. strano. Mi era mancato tanto" mi rivela.
"Come è successo?" chiedo curiosa alla mia amica, ma vengo interrotta da una voce che richiama la sua attenzione.
"Cheryl!" sembra familiare la voce che viene dalle mie spalle, infatti, quando mi volto, spunta Cameron dal nulla. "Allison" continua per salutarmi.
"Ciao" rispondiamo io e Cheryl all'unisono.
"Che ci fate qui?" chiede alla mia amica.
"Shopping, cose da donne" lei risponde e si mette a ridere.
"Che noia!" sbuffa lui.
"Io e Aron andiamo a mangiare qualcosa, venite con noi?" chiede poi.
"No, io devo tornare a casa" rispondo subito.
"Ti accompagno" risponde subito Cameron senza dare il tempo a Cheryl di parlare.
"Cheryl mi darà un passaggio, non preoccuparti" cerco di dissuaderlo.
"No no, ti accompagno io! Cheryl sei d'accordo?" insiste, come mi aspettavo.
Cheryl dì di no! Ti prego!
"Per me è ok, sei in buone mani" mi rassicura Cheryl. Il mio piano è fallito, faccio una smorfia e sbuffo. "E tu non farmene pentire" si raccomanda a Cameron.
"Tranquilla, è al sicuro!" risponde euforico.
Ci dirigiamo insieme verso la sua macchina e vorrei parlare di qualcosa per non sentirmi in imbarazzo, ma non trovo nessun argomento che possa legare me e questo ragazzo.
Come se mi avesse letto nel pensiero, è lui a rompere il silenzio.
"Sicura di non voler mangiare qualcosa?" mi chiede ancora. A quanto pare gli piace essere respinto.
"Devo tornare a casa" mi limito a dire.
Non risponde, e, visto che siamo arrivati davanti alla sua auto, saliamo.
"Allora, dove andiamo?" chiede guardandomi.
Gli comunico la via di casa mia e, dato che conosce il quartiere, non c'è bisogno di continuare a dargli indicazioni.
Il viaggio non è stato imbarazzante quanto
mi aspettavo. Abbiamo acceso la radio e canticchiato le canzoni che passavano in radio.
"Arrivati!" la sua voce mi distoglie dai miei pensieri.
"Grazie" mi volto e gli sorrido.
"Adesso so dove abiti!" risponde facendomi l'occhiolino.
È incredibile quanto mi irriti questo ragazzo, così esco dalla macchina limitandomi a dire semplicemente "buonanotte", ed entro in casa.
Controllo il telefono e noto che ho tre chiamate perse da Jason. Lo chiamerò dopo cena.

Finito di mangiare chiamo il mio ragazzo, che non sento da un bel po. Al primo squillo risponde, e la sua voce mi fa venire i brividi.
"Amore" risponde, sembra affannato.
"Ho interrotto qualcosa?" chiedo.
"No amore, mi sto allenando con il sacco da boxe" mi spiega. "Non mi hai risposto prima" continua.
"Ero in giro con Cheryl, non ho sentito il telefono" mi scuso, è la verità.
"Mh.. Va bene" dice. "Come va?" continua.
"Va" rispondo semplicemente.
"Verrai qui per il mio compleanno vero?" mi chiede, quasi implorandomi.
"Certo che verrò, ho già il biglietto pronto per sabato della prossima settimana, sarò lì nel pomeriggio" rispondo e già so che sta sorridendo.
"Finalmente" mi dice.
Mi manca da morire, non vedo l'ora di vederlo.
Ho detto a lui che arriverò sabato, ma in realtà il mio biglietto è per venerdì. Voglio fargli una sorpresa. Non se lo aspetterà mai e non vedo l'ora di vedere la sua faccia.
Parliamo per un altro po', poi riattacchiamo, e dopo aver mandato un messaggio al mio amico Ray, decido di addormentarmi.
È stata una giornata davvero lunga.

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