capitolo 2

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T/n's pov

Dopo non so quanto tempo siamo arrivati in Giappone. Appena scesi dall'aereo mi guardai intorno. Era sera più precisamente le 19.30.
Salimmo su un taxi che ci avrebbe portato nel nostro paese che distava parecchio da Tokyo quindi mi misi le cuffie, feci partire un'altra playlist e scrissi ai miei amici
 
                 (nome gruppo)

Tu:
Sono atterrata :)

(Amica 2)
Wow com'è lì?

(Amico 1)
Manda fotoooooo

Tu:
*manda foto di cosa vede dal finestrino dell'auto*

(Amica 2)
Ma è sera da te?

Tu:
Sì sono le otto di sera

(Amica 1 ) 
Ah qui sono le 13.00 infatti stavo mangiando

Chattammo per tutta la durata del viaggio fino a quando arrivammo davanti ad una casa. Subito ci venne incontro mio padre che era già venuto in precedenza per sistemare i mobili e un po' di cose mentre io, mio fratello ( a/n: se avete una sorella fate finta che sia un maschio) e mia mamma saremmo rimasti ancora un po' in Italia per la scuola: avremmo finito la settimana e poi saremmo partiti.
Entrammo in casa e mi diressi subito in camera mia, era bella anche se aveva solo un letto e l'armadio.
Andai a dormire appena finito di mangiare: quel viaggio mi aveva distrutto completamente.
Il giorno dopo mi svegliai con i raggi del sole che filtravano dalle tapparelle abbassate. Mi alzai a malavoglia dal quel letto soffice e caldo e scesi le scale per andare a fare colazione.
I miei erano già usciti per andare a lavorare e io avrei iniziato scuola il giorno dopo quindi decisi che sarei uscita di casa a esplorare un po' la  zona.
Risalii in camera e mi vestii con dei semplici leggings neri, una maglia (colore preferito) coperta da una felpa   del medesimo colore.
Mi pettinai quella massa di capelli (c/c) mi misi un goccio di mascara, giusto per non esagerare con il make up, e poi presi il mio zainetto. Controllai che  ci fosse il necessario
"Soldi, telefono, auricolari, burrocacao... sì ho tutto!"
Mi misi delle All Star bianche e uscii di casa.
"E ora dove vado..." pensai. Mi misi gli auricolari alle orecchie e iniziai a girare a caso per le strade sul ritmo di (canzone preferita). Mi fermai in parchetto e guardai un po' instagram dondolandomi su un'altalena. In un batter d'occhio era già mezzogiorno così scrissi a mio fratello

                           Fratello

Tu:
Ehiiiiii

Lui:
Cosa c'è

Tu:
Senti sono uscita quindi pranzo fuori

Lui:
Ok

Bene quindi ora dove vado a mangiare? Ho fame è l'una. Mi alzai dall'altalena e mi incamminai. Dopo neanche 50 metri mi ritrovai davanti a questo negozio. Entrai e vidi alla cassa un uomo sulla trentina, biondo con in bocca una sigaretta e stava sfogliando una rivista.
Presi un paio di onighiri e andai a pagare. Ero un po' in ansia perché sapevo il giapponese ma sarebbe stata la prima volta che avrei parlato un un giapponese, di solito parlavo con i miei per esercitarmi o con il mio insegnante, niente di più.
<<solo questo?>> mi chiese.
Annuii timidamente. <<ok, allora sono
475 yen.>>pagai lui mise il mio ordine in una busta, ringraziai, salutaii e uscii. Appena fuori sospirai in sollievo. Non avevo detto praticamente nulla ma solo stare in quella situazione mi metteva un sacco di ansia.
Ritornai al parchetto, giusto per non tornare a casa e scrissi a mia mamma

                          Mamma

Tu:
Mamma

Lei:
cosa c'è?

Tu:
Vuoi che compro qualcosa per cena? Sono andata a fare un giro

Lei:
Si dai compra (ingredienti) così facciamo (piatto preferito)!

Tu:
Siiii grazie

Lei:
Di nulla😘😘

Odio quando usa le faccine è troppo cringe dai.
Ok stasera prima di tornare a casa mi fermo al negozio di prima.

~skip time~

Era sera e decisi di andare a fare la spesa per poi tornare a casa.
Ritornai al negozio ma vidi che c'era un gruppo di ragazzi: sembrava una squadra e man mano che mi avvicinai lessi sulla giacca "karasuno". Oh mio dio la mia futura scuola. Ok e lì ecco altra ansia. Cosa dico? Li saluto? Chiedo se vanno alla Karasuno in modo da conoscerli e avere degli amici? No no no sono troppo timida e poi farei di sicuro qualche figura di merda. Ok devi solo andare avanti, entra nel negozio, fai la spesa ed esci. Ok respira...
<< TANAKA GURDA!>> urlò un ragazzo basso dai capelli neri sparati in aria con un ciuffetto biondo.
Subito lui ed un altro ragazzo rasato mi sbarrarono la strada per il negozio e mi guardarono come se fossi dio sceso in terra.
Ok se non volevo dare nell'occhio ho fallito miseramente.
<< come ti chiami?>>chiese il ragazzo col ciuffo con fin troppa energia.
<< t-t/n>> risposi timidamente.
<< TANAKA!NISHINOYA! LASCIATELA STARE!>> urlò uno che sembrava il capitano. Subito corse lì da me per poi  scusarsi.
<<ah n-non c'è pr-problema tranquillo>>
<<io sono Daichi Sawamura, il capitano della squadra di pallavolo maschile della Karasuno.>>
<<ehm... io sono T/n e mi sono appena trasferita  qui dall'Italia>>
<<io sono Nishinoya Yū e lui è il mio migliore amico Tanaka Ryūnosuke>> disse quello col ciuffo. Il pelato si fece avanti prendendomi la mano e posandoci sopra un bacio. Ritirai subito la mano e lo guardai con una faccia schifata. Lui ci rimase un po' male ma dettagli.

Tsukishima' s pov

Presi il mio panino e uscii seguito a ruota da Yamaguchi e appena fuori vidi una ragazza (c/c) che parlava con il resto della squadra. Dai suoi tratti del viso si poteva capira chiaramente che non era giapponese. Feci spallucce e mi avvicinai agli altri.

T/n's pov

Guardai l'ora e mi accorsi che si erano già fatte le 19. <<ehm scusate ma devo andare a fare la spesa e poi correre a casa. Ci vediamo domani a scuola>>
Ci salutammo, loro se ne andarono e io entrai per fare velocemente la spesa e correre a casa. Non vi sto a spiegare quante ne sentii su da mia madre

A/n: ciao bella gente, lo so è lungo ma sono abbastanza soddisfatta del mio lavoro UwU. Oh importante: se ci sono errori correggetemi
Bye~

Tsukishima Kei x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora