21. Scoperta (part one)

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Anne
Eravamo tutti al funerale. Una marea di nero occupava il cimitero e osservava tristemente il buco scavato nella terra e la bara in legno poggiamte vicino a esso. Era inverno. Nevicavano fiocchi di neve. L'inverno era la stagione delle morti, dicevo sempre io. La bellezza del paesaggio nascondeva la cupa e oscura verità. In prima fila c'ero io. E Marilla. Dietro di noi il resto del paese. Mathew era in quella bara. Solo. Morto. Piangevo, e così fece Marilla. Dopo il discorso del cardinale la bara fu issata nel buco e ricoperta dalla terra. La folla se ne andò lentamente, ma io restai. Ferma fissavo lo scavo. Dopp un po' un buio mi inghiottì. Davanti a me apparve uno spettro scintillante. Era Mathew:《 Ero stanco della mai vita...》 disse in modo avvilito:《 Non volevo ferire gli altri...soprattutto Anne...》 dopo ogni frase tenne una pausa:《 Presi la corda nella stalla, entrai nel bosco, appesi la corda e...》

Mi svegliai di scatto. Non era vero. Mathew ci aveva lasciati per vecchaia, per volere di Dio. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Il mio cuscino era bagnato. Avevo pianto durante il sogno, di cui la prima parte era vera, il funerale. La seconda no, non lo era assolutamente. Mathew era felice con noi. E così ci rendeva: felici. Non sapevo da dove arrivasse questo sogno, questo pensiero. Me lo ero inventata sicuramente. Aveva 75 anni, e lavorava. Allora la morte era quasi certa... Ma allora perché Marilla, che aveva ormai 72 anni, e anche lei lavoravava, non veniva portata a Dio? Non che lo volessi, certamente. Sembrava solamente strano... Ritornai a dormire, e anche questa volta sognai. Questa volta il sogno era diverso...

Ero a letto già da alcuni giorni. Non mi sentivo bene, ero malato. Solo che i dottori non sapevano di cosa... certo che non lo sapevano, nessuno può rintracciare del veleno... Sapevo che sarei morto tra due giorni, quella era le durata della diffusione del veleno rimasta, il tempo che restava era poco. Presi carta e penna e iniziai a scrivere:
Cara Anne
Voglio scriverti questa lettera prima di morire. Voglio dirti la verità. So che tu mi vuoi bene, ma avevo paura di rendere infelici gli altri. Per questo ho voluto terminare la mia vita. Lo ho fatto con il veleno. Volevo godermi gli ultimi momenti di vita insieme a te, insieme a Marilla. Sarà sola in casa. Lo so. La ferirò, ma non più di quanto lo sto facendo ora. Voglio ripeterti che ti amo e che sei la migliore figlia che si possa immaginare e volere. Sei fantastica, ricordatelo bene.
Ti amerò per sempre Mathew.

Anche questa volta mi svegliai. Respiravo affannosamente e sudavo. Perché sognavo queste cose? Non lo sapevo. Questo sogno aveva qualcosa di strano... raccontava quasi tutta la verità. Non so se Mathew ci ha lasciato una lettera, ma era vero che i dottori non sapevano quale malattia avesse, o quale cura servisse. Di sicuro non si era avvelenato. Non lo farebbe mai. In questo sogno mi ritrovavo nel corpo di mio padre adottivo. Sembrava tutto reale. I movimenti, la scrittura, la lettera... Allora mi saltò in mente qualcosa: e se ci avesse scritto veramente una lettera? Dove l'avrebbe nascosta? Tutte domande senza risposta. Avevo paura. Forse avevo scoperto che Mathew ci aveva lasciato una lettera, una lettera con le risposte alle mie domande. Con la verità...

Il resto della notte non sognai più, anzi, non dormii più. Avevo un solo pensiero che continuava a circolarmi in testa, e non smetteva più. Alla dine decisibdi cercarla, la lettera. Decisi di provare a vedere se veramente esistesse. E con questa decisione stabilita in mente, mi addormentai.

Le Due Vite Di AnneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora