14. Libri e lacrime

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Anne
Per l'ennesima volta avevo iniziato a scrivere un libro, questa volta non su mondi fantastici, su cavallieri e fate, ma sulla paura e sui pensieri più profondi, nascosti a tutti nel mio cuore. Mi aiutava a scrivere la mia storia la sensazione che avevo provato durante la caduta: allora mi sono sentita incapace, fragile e debole, come se fossi una ragazza... non il tipo di ragazza che sono ora, ma quel tipo richiesto dagli uomini; ubbidiente, buona e docile, impotente. Senza il diritto di avere ed esprimere una propria opinione. La paura di non poter continuare, di dovermi fermare a causa dei pensieri altrui su di me; la paura del giudizio. Era un setimento che odiavo; mi faceva ricordare l'orfanotrofio, quel luogo che insorse in me disperazione e mi fece perdere le speranze di uscire mai da quel posto orrendo.

La paura.
Cosa è esattamente la paura?
La paura per me è il sentimento più antico e remoto dell'umanità, risalente a prima della nascita della vita. È la ragione della nostra conoscenza e sapienza, la causa che ci ha spinto ad essere curiosi e dunque a razionare e riflettere. È la nostra essenza. Si dice che è il passato a formare la persona stessa, a caratterizzare l'essere vivente, che rispecchia così ciò che è stato. La paura determina il coraggio o la debolezza di qualcuno, il modo in cui affronterà la vita futura, il modo in cui prenderà delle decisioni, se im modo decisio, fiero e con fermezza, o se in modo indeterminato... È uno stato d'animo che ci accompagna ora, e che per sempre lo farà, facendoci ragionare su come superare ostacoli e combattere la propria vita.
...

Il racconto lo consegnai il giorno successivo alla signora Stacy, non era un compito di scuola, era qualcosa di mio. Glielo porsi delicatamente, ma la sua reazione era molto diversa da quanto me lo aspettassi:《 Cosa...Anne! Ah sì scusami, sono impegnata》《Vorrebbe leggere la mia storia? La ho scritta ieri e vorrei sapere cosa ne pensa...》 《Sì, va bene, dammelo pure, lo leggerò, spero, ma non ora, non ho tempo! Ora vai a sederti al tuo banco veloce》 delusa mi sedetti al mio tavolino riflettendo sull'accaduto.
Non sembrava troppo eccitata della storia, come invece lo era le altre volte...

Alla fine della lezione avevo deciso di andare a parlare con l'insegnante. Aspettai pazientemente che la classe si svuotasse, abbracciai velocemente Diana:《Sì, tranquilla, arrivo subito, devo chiedere una cosa alla signorina Stacy...》 《Va bene Anne, a dopo allora》 mi diede un dolce bacio sulla guancia e la osservai scendere il sentiero verso i campi salutandola finché non la vidi più.
Solo una persona restò nell'aula, ma non ci feci molto caso. Sembrava se ne stesse andando per cui mi avvicinai allo stanzetto dell'insegnante, ma mi fermai di botto. Sentii dei rumori piani... come dei singhiozzi. Poggiai l'orecchio sulla porta in legno che mi separava da quella creatura piangente. Decisi di bussare. 《S-sì? Entra p-pure》 Muriel Stacy si asciugò velocemente le lacrime prima di rivolgermi il suo sorriso smagliante di sempre. Mi sedetti vicino a lei educatamente.《Stavo solo leggendo la tua storia e... mi ha colpito molto. Ben fatto》《La ringrazio》 abbozzai un sorriso, nonostante il mio sospetto riguardo le lacrime riversate dalla tanto saggia donna. Lei, vedendomi con un'espressione interrogativa, decise di raccontarmi tutto:《Va bene... c'è anche un'altra ragione per cui mi sono ridotta in questo stato: credo di essermi innammorata...》 chinò il capo, cone se fosse vergognata, anche se io non avevo la minima idea della ragione della sua tristezza e del suo imbarazzo. Stava piangendo perchè provava amore? 《Ma è fantastico signorina Stacy! Così la signora Lynde non la perseguiterà più!》《Queste non sono cose su cui scherzare Anne, la signora Lynde mi ha offerto il suo aiuto e mantiene la sua promessa...》 disse seriamente, non riuscendo però a nascondere un sorriso di divertimento:《Mi scusi allora. Ma, se posso chiederlo, perché è una cosa negativa provare amore? Il sentimento più magnifico presente in questo mondo vasto e largo, pieno di odio s tristezza?》 《Non è l'amore che provo, è per chi lo provo. Il mio amore non è ricambiato, ne sono sicura. E poi non potrei mai entrare nella sua vita come lo fece... Niente, lascia stare. Domani ti riporterò il tuo compito corretto, ma posso stabilire già ora, che la storia è veramente bellissima. Ora ri saluto, sono di fretta》《Grazie mille signora Stacy e a domani》le risposi facendole un cenno in segno di rispetto. Rimasi seduta per un po', poi uscii anche io dalla classe, notando di nuovo quelle persona, quell'ombra sgusciare via. Ero sicura che aveva sentito tutto.

*spazio autrice*
Okay ragazzi, scusate, il capitolo è corto, lo so. Cercherò di farlo più pungo la prossima volta, ma intanto accontentatevi di questo. Spero, come sempre, che vi piaccia. Se avete dei commenti belli o brutti, o delle proposte su come migliorare ditemi pure. Ciao a tutti
J

Le Due Vite Di AnneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora