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Louis aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu Harry. Stava ancora dormendo, aveva le labbra socchiuse, da cui usciva il respiro caldo, lento e regolare. Era veramente a pochissima distanza dal suo viso. Non sapeva come fosse successo, ma il riccio aveva la gamba allacciata fra le sue e un braccio intorno alla sua vita.

Sorrise beandosi di quel momento.

I suoi capelli lunghi e ricci erano sparsi sul cuscino, solo una ciocca era ricaduta sulla sua fronte. Gliela tolse delicatamente e un attimo dopo vide le sue ciglia tremare. Abbassò la mano nel poco spazio che c'era fra i due e attese.

Piano, Harry aprì gli occhi e immediatamente, Louis vide una distesa di verde con al centro una pupilla che non si dilatò nè si restrinse.

Louis trattenne il respiro per qualche secondo, come ormai succedeva frequentemente.

Non era la prima volta che Harry dormiva con lui, ma Louis provava sempre le stesse emozioni.

Harry respirò molto piano, tanto che Louis si chiese se stesse respirando, e indurì lo sguardo. Strusciò leggermente la gamba fra quelle di Louis e allungò una mano verso il liscio, ma a un passo da lui, inaspettitamente, Harry gli diede una sorta di buffetto sul naso, facendolo sussultare.

Harry ridacchiò.

« Pensi che non sappia che sei sveglio?»

Louis mise il broncio e gli diede una leggera spinta.

« Come diavolo fai?»

« Udito sopraffino, carino»

Louis sospirò.

« Carino? Ti sei svegliato bene, vedo»

Harry sorrise, si staccò dal suo corpo e si stiracchiò.

« Il tuo letto è il più comodo sul quale io sia mai stato. Che ore sono?»

Louis guardò il suo orologio.

« Sette e mezza. Hai impegni oggi?»

Harry scosse la testa sbadigliando.

« Niente che possa attendere, tu?»

« Oggi è domenica, Harry, e non lavoro»

Harry tornò a sdraiarsi su un fianco verso Louis e chiuse di nuovo gli occhi.

« Dormiamo altri cinque minuti, ti prego» mormorò. Louis si sedette.

« No, alza il culo sodo e vatti a fare la doccia, io vado a preparare la colazione. Oggi ti porto fuori»

Harry aprì gli occhi.

« Louis, lo sai che non posso andare in posti nuovi da un momento all'altro» disse serio. Louis si girò verso di lui.

« Ci sarò io con te»

« Non posso. Neanche con Olivia lo faccio»

Louis lo raggiunse fino a sfiorargli le labbra, gesto che non lasciò indifferente nessuno dei due.

« Ma io non sono Olivia, quindi, muovi il culo Styles. Io vado a preparare la colazione. Muoviti»

Si alzò dal letto e uscì dalla stanza.

Harry sbuffò e si passò entrambe le mani fra i capelli.

***

Louis raaggiunse Harry prendendolo immediatamente per mano, appena scesi dall'auto.
« Si può sapere dove mi hai portato?» gli chiese Harry, molto nervoso. Louis chiuse lo sportello dell'auto e la chiuse, per poi guardarlo in viso.

Nei tuoi occhi {LarryStylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora