capitolo 5

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Devis mi salutò velocemente, andò via subito.

Una mattinata alquanto strana era passata. Finalmente si torna a casa.

《Sono tornata》 ... la mia casa era una nuvola di polvere, non c'erano più mobili.. solo carta di giornale.

Ecco ciò che temevo, la stessa storia un'altra volta. 

Mia madre appena si sentiva "ispirata" buttava tutto e dipingeva le pareti.

《cosa fai? Perché di nuovo?》

Dissi amareggiata.

《Fiore! sto creando》

Ma cosa? Era euforica.

《Hope mi chiamo Hope cazzo! Ma cosa vuoi creare è sempre la stessa merda.  Sono stanca! Cosa ho fatto di male per meritare una madre così!》

《Hope.. tesoro... mi stai spezzando il cuore ti prego non dire così》

Mi sentivo male. stavo dicendo quelle cose a mia madre, ma seriamente ero stanca.

《ti sto dicendo la semplice verità!  Me ne vado! Fanculo tutto va'》

Scesi le scale velocemente.

Come se non bastasse Marco era davanti casa mia.

Ottimo.

《Non ti avvicinare, sparisci!》

Stavo camminando a passo veloce cercando di trovare una sigaretta nella borsa.

Dopo pochi secondi, da dietro lui si strinse a me.

Un brivido. Di nuovo avvolta dalle sue braccia.   Il suo naso nei miei capelli.. il suo odore su di me.

《Stai zitta! Non mi interessa. Ho bisogno di te e non mi importa se sei ancora arrabbiata con me. Non lascerò che tu sia di un'altro. Tu sei mia! Mia! Ho bisogno di te.》

Aspettavo quelle parole. Ma come potevo perdonare Marco dopo quello che mi aveva fatto?  Stavo morendo dalla voglia  di girarmi e baciarlo. Ecco le lacrime.

Piano sentii il suo naso sfiorare io mio viso.. e la sua bocca vicina alle mie lacrime.. con piccoli baci cercava di asciugarle. 

Avevo la sua bocca così vicina. Ma lui non mi avrebbe baciata. Cercava i miei occhi.

Mi voltai verso di lui completamente.

《Sai》forza Hope!

《il mio mondo sta cadendo a pezzi... ed io con lui.  Mi madre ha di nuovo le sue crisi ed io vorrei morire.  E la cosa peggiore è che..》

Lui mi guardava fisso negli occhi, ad ogni lacrima il suo sguardo si spezzava.

Ma io dovevo continuare.

《Prima c'eri tu. La mia vita andava a puttane ma cazzo c'eri tu!  La cosa peggiore è stato vedere il mio ragazzo andare a puttane. Ecco cosa c'è ed io così non riesco più a vivere!》

Marco stava per piangere. Non potevo sostenere anche questo. 

《 Non soffrire anche tu non ne vale la pena》

Dissi andando via.

《MI DISPIACE CAZZO》

Sentii il suo urlo, ma continuai la mia strada.

Il mio cuore però,  era rimasto lì con lui, tra le sue braccia. 

La fragilità di HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora