capitolo 2

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Passó una settimana da quell'incontro, e finalmente tutto era pronto per la "grande riunione" che il signor Rasa aveva richiesto. Ci radunammo tutti in un hotel fuori città. L'hotel oltre ad avere sauna e piscina interna era anche dotata di sale per videoconferenza e il ristorante aveva più di 500 posti. Ci sedemmo al ristorante, io tra i primi tavoli insieme ai miei colleghi di ufficio. Ogni tavolo ospitava 6 persone. Di fianco al mio tavolo e dietro le mie spalle avevo i responsabili di reparto, più indietro le 370 teste di operai ben vestiti. Alcuni si erano presentati con abito scuro, altri con semplice camicia e jeans. Sarei andata volentieri anche io in jeans e maglietta ma purtroppo dovevo fare tacere le 400 teste e presentare il sig. Rasa e famiglia.

Eh sì, Rasa aveva deciso che quel giorno dovevano esserci tutti i suoi tre figli e la moglie. Quindi ho optato per un vestito lungo fino al ginocchio, rosso con ricami bianchi sullo scollo a V e intorno alle maniche. Dello stesso colore avevo preso i tacchi un po' più alti del solito e per i capelli mi ero concessa qualche coccola dal parrucchiere così da farmi una acconciatura adeguata. Mi alzai con grazia e mi sistemai il vestito, poi con calma raggiunsi il piccolo palco, presi un microfono e mi misi al centro del palco. Di colpo la stanza piombò in un silenzio imbarazzante e l'ansia (ormai mia amica da anni) iniziò a fare capolino. Non era la prima volta che facevo questo tipo di cose, anzi avevo anche gestito intere riunioni da sola, mentre il capo era in vacanza, ma tutti quegli sguardi mi trafiggevano e mi facevano sentire molto piccola e soprattutto insicura. Mi schiarii la voce e accesi il microfono

-buona sera a tutti- non mi ero preparata nessun discorso fiduciosa nella mia grande capacità di oratrice, anche se in quel momento non riuscivo a formulare mezza frase nella mia testa. Le gambe iniziarono a tremare leggermente, ma cercai di non farci caso.

-vi prego di avere un po' di pazienza e di ascoltare attentamente quello che il nostro direttore ha da dirci. Tranquilli non sono cattive notizie, non saremo qui a bere e festeggiare dopotutto- una risatina generale invase la sala e divenni sempre più nervosa. Passai il microfono a Rasa che nel frattempo mi aveva raggiunto sul palco. Feci per andarmene ma una mano rasa mi mise una mano sulla spalla e mi sussurrò all'orecchio di restare. Iniziai a sudare freddo. Non era nei piani rimanere lì come uno stoccafisso di fianco al direttore. Feci cenno con la testa e mi misi alla sua sinistra, e rivolsi il mio sguardo su di lui.

-buonasera ragazzi, come accennato da sakura ho delle cose molto importanti da dirvi. Cercherò di essere più breve e conciso, anche perché anche io ho fame e dalla cucina viene un buon odorino- altra risatina da parte del pubblico

-intanto vi ringrazio di esserci tutti... come sapete oggi sono tre anni che lavoro a stretto contatto con voi. Tre anni che ho lasciato il Giappone e la mia famiglia per poter rialzare una delle aziende a cui tengo maggiormente. E sono felice di questo perché è soprattutto grazie al vostro impegno che possiamo dirci fuori dal fallimento- guardai la sala e tutti iniziarono ad applaudire. Per loro questi tre anni sono stati i più duri, turni massacranti e stipendi in ritardo, ma grazie all'impegno da questo anno rasa ha potuto pareggiare i conti e riuscire a dare a tutti la piena ricompensa

-da questo mese in poi i turni torneranno come quelli di una volta. Niente doppi turni e soprattutto niente stipendi da "fame". Vi saranno aumentati gli stipendi a partire da adesso e avrete tutti un bonus per il vostro impegno e soprattutto per averci creduto-

Urla di felicità e fischi si innalzarono nella sala. Tutti quanti erano in piedi ad esultare. Finalmente per loro era arrivato il momento di essere ricompensati per tutta la fatica. Con un cenno delle mani cercai di calmare le 400 teste che erano ancora intente ad esultare

-calma ragazzi non ha ancora finito- dissi più calma possibile, ma niente le urla avevano tranquillamente sovrastato la mia voce. Tentai diverse volte di farli tacere mentre Rasa mi guardava divertito.

TSUNDEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora