Capitolo 8 "Iris"

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(Si consiglia l'ascolto di "Iris" dei Goo Goo Dolls, capirete il perchè. Mettete le lirics e poi ditemi se non è fatta apposta per loro due)

"When everything feels like the movies

Yeah you' bleed just to know

You're alive"

Jerry si era addormentato da una mezz'ora buona, Peter appena aveva toccato il letto invece no.

Sapeva molto bene cosa gli era costato dire quelle parole. Era conscio di ciò che gli aveva chiesto. Tanti pensieri gli affollavano la testa e non riusciva a scacciarli. Peter lo aveva messo in conto, prima o poi glielo avrebbe chiesto. Aveva solo rimandato il momento in cui avrebbe dovuto decidere del proprio futuro e della loro relazione.

 Ci era arrivato subito a cosa davvero intendesse, e gli si era stretto dolorosamente il cuore quando lo aveva visto titubare; non l'aveva mai visto con quell'espressione sul volto.

Non era mai riuscito a vederlo in quella veste, umano come nessuno. Aveva paura della sua reazione, era terrorizzato che potesse non accettare e lasciarlo.

Ma non era intenzionato a lasciarlo un solo secondo, ed era certo che Jerry avrebbe barattato volentieri la sua immortalità per stare insieme a lui.

Gli aveva detto che ci avrebbe pensato, e in quell'istante quella frase continuava a rimbalzargli nel cervello.

In quei quattro giorni avevano condiviso più di quello che avrebbero potuto fare in un'intera vita.

Erano legati con un doppio filo l'uno all'altro e nessuno dei due, in quelle condizioni, avrebbe reciso mai quel legame.

Si erano reciprocamente aperti e confessati. Dopo tutti gli anni passati a detestarsi, forse inutilmente.

Si era sentito in paradiso tra le sue braccia, niente poteva essere anche solo paragonato a quella stupenda sensazione.

Non poteva buttare tutto nel cesso per una stupida paranoia, aveva passato tutta la vita a scappare da se stesso.

Sospirò, guardando il soffitto della propria stanza. Le sue dita indugiarono sul livido ancora presente sul suo collo. Non gli faceva male, ma gli ricordava ogni secondo dove si trovasse.

Non poteva privarsi della sua felicità, l'aveva cercata per anni senza trovare nulla se non delusione e al diavolo se quel pensiero poteva essere schifosamente egoista.

Per una singola e maledetta volta voleva pensare esclusivamente a lui. Voleva amare ed essere felice. Jerry gli dava amore incondizionato senza chiedere nulla in cambio.

Aveva passato anni di inferno personale e finalmente, forse, ne poteva uscire.

Dopotutto, cosa aveva da perdere? Nulla. Era sufficientemente adulto per prendersi la responsabilità delle proprie azioni.

Lasciare quella mano significava aver perso contro il destino, non aveva una seconda possibilità.

Non avrebbe lasciato mai quelle braccia che anche in quel momento lo stringevano.

Glielo doveva, aveva riposto la sua fiducia in lui, ed era stato ripagato.

Importava poco che glielo avesse chiesto, era lecito; Non aveva mai pensato ad essere trasformato, anzi l'idea lo aveva schifato e anche spaventato.

Alla luce di ciò che gli era accaduto e che stava ancora succedendo, invece non vedeva un'altra soluzione.

Sapeva di potersi fidare oramai di lui, se glielo aveva detto un motivo c'era.

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