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Lo trovo davanti a me inginocchiato con in mano una scatoletta con dentro un anello con un diamante <<vuoi sposarmi?>> scoppio a piangere mentre sorrido <<si, cazzo si>> e poi ci baciamo, rimaniamo abbracciati per tantissimo, non ci credo, sto per avere un bambino e mi sto per sposare. Mi addormento così, tra le sue braccia, unico posto dove mi sento davvero al sicuro. 

<<ti amo>> mi sveglio con davanti a me un cappuccino e una brioche al pistacchio <<te mi vuoi far ingrassare?>> dico ridendo <<ma smettila>> dice e poi prende un morso della mia brioche <<eiii>> dico buttandomi sopra di lui <<ma tu ci pensi mai a cosa abbiamo superato?>> mi chiede tutto d'un tratto <<davvero tanto, ma ora eccoci qua in una nostra casa, io che aspetto un bambino e tu che sei un attore!>> dico per poi baciarlo <<hai parlato con tua mamma?>> sentendo quell'ultima parola mi vengono ancora i brividi <<no ma stasera la chiamo e nel week end se le va bene la vado a trovare a Milano>> non ne ho per niente voglia. 

<<pronto?>> risponde subito mia mamma con quel tono che mi urta sempre <<sono Giulia>><<ciao amoreeee>> dice strillando <<mamma per favore, smettila, devo parlarti, è importante, hai un posto per me questo week end?>> <<questo week end?>> <<si mamma cazzo, si, sono tua figlia>> <<va bene>> dice insicura, poi appendo. Con lei sono davvero stronza ma davvero non la sopporto.

<<gelatino?>> mi chiede Tanc dalla sala <<ma che domande fai amore ovvio!>> è settembre, quindi fa ancora caldo, mi metto degli shorts e una canottiera nera. Camminiamo mano per mano fino a che non ci fermiamo davanti a un cancello che si appoggia sul Tevere, tiro fuori dalla tasca un lucchetto e lo aggancio al cancello, scriviamo le nostre iniziali e poi Tanc butta la chiave nel fiume. Può essere una cosa davvero stupita ma a me importa, tanto.

Stiamo tranquillamente camminando nel trastevere, quando si avvicina una tipa, non la riconosco ma Tanc sì, oddio è Peia, non la reggo oggi. <<cosa vuoi?>> chiede Tanc in cagnesco <<guarda il mio nuovo tipo, forse la tua ragazza lo conosce>> mi giro verso il punto indicato da Lei, oddio è Peter, impallidisco <<ciao troia>> dice con tranquillità, lo guardo male tenendo fermo Tanc <<continua>> dico a Peter incitandolo a parlare.

<<sei solo una troia, prenditi gioco di tutti i tipi che incontri, era tuo papà che non ti consolava quando piangevi? era tuo papà che picchiava tua madre tornando a casa ubriaco? era tua mamma che ti trattava come una merda e che ti stava obbligando a sposare uno? sono loro 2 che ti hanno abbandonato e che ti rinnegano ogni volta che ti guardano?>> le mie gote sono rigate, riesco solo a dargli uno schiaffo e poi inizio a correre.

Tanc cerca di inseguirmi ma sa che voglio stare da sola e si ferma. Mi fermo su una panchina sperduta nel nulla, cazzo è vero, tutto quello che Peter ha detto è vero, non mi vogliono, sono una merda, mi rinchiudo tra me stessa, ma chi sono io? cosa voglio? non lo so, non so cosa voglio. Rimango seduta a pensare poi mi sdraio nel prato vicino per osservare le stelle. 

Tanc

Sapevo di trovarla lì di fronte alla sua ex casa di Roma, la vedo sdraiata nel prato che con una mano prova ad asciugarsi le lacrime <<bellissima...>> mi avvicino, si volta e sorride <<non piangere>> si mette seduta <<come faccio a non piangere, cazzo Tanc Peter aveva rag->> <<Peter è uno stronzo, lo hai davvero ascoltato?>> gli chiedo abbracciandola e annuisce <<Amore...>> dico facendomi guardare <<sei perfetta cazzo, tuo padre non ti vuole bhe è un coglione>> dico asciugandole una lacrima <<faccio schifo>> dice guardando per terra <<CAZZO MA LA SMETTI, SEI TUTTO PER ME, TI VOGLIO OGNI GIORNO DI PIU', OGNI GIORNO, MI FAI DIVENTARE PAZZO MA NON TI LASCEREI MAI, MI LIBERI DA TUTTO>> 

Giulia

Lo bacio è l'unico che riesce a farmi sentir così, <<dai ora andiamo>> dice prendendomi per mano. Appena rientriamo a casa mi sento davvero bene, vado subito a dormire. Quando mi sveglio sono presa male, Tanc non c'è è andato a fare le prove per il film e io devo sistemare tutta casa e in più domani devo pure andare da mia mamma. <<buongiorno piccola>> questi sono i messaggi che mi migliorano le giornate, lo chiamo ma dopo 10 minuti deve andare. Io ordino qualcosa con just-eat poi inizio a fare la valigia. Passo il pomeriggio con Zoe, parliamo un po poi quando arriva Tanc Zoe va.

<<com'è andata questa giornata di lavoro?>> dico ridendo <<guarda che sono un grande attore>> risponde serio <<non lo metto in dubbio>> e poi mi salta addosso. <<amo doma parto>> <<sei in ansia?>> mi chiede e io annuisco, scolo la pasta e poi ci mettiamo a mangiare sul divano. Mi addormento e poi mi risveglio verso le 4, ho fatto un incubo, tipo che Tanc se ne andava ma per fortuna e lì con me e mi riaddormento serena.

Prendo il treno e continuo a mangiarmi le unghie, ho un'ansia tremenda. Scendo dal treno, prendo un bus e vado all'indirizzo che mi aveva mandato ieri ma quando entro in casa non è come me lo aspettavo. In casa non c'è solo mia mamma...

Spazio autrice

Ciao amicii, come state? vi sta piacendo la storia? spero tanto di sì, se volete ogni tanto scrivete qualche commento che mi fa solo piacere. Ah volevo dirvi sempre se vi va che ho aperto una fan page su Tanc, mi stavo annoiando...si chiama @tanc.mydrug se avete voglia potete iniziarmi a seguire e darmi anche qualche consiglio, buona serata :)

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