Non metto in pausa

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Come altre volte se per voi la prima parte è ⚠️TW ⚠️ saltate ed andate dai quadrati verdi 🟩🟩🟩

2017
Non voglio il ricovero... ma in realtà lo bramo.
E non so perché ma lo stereotipo che ho è quello ed io voglio raggiungerlo.
Voglio che sia il mio toccare il fondo ma non ora.
Ora non sono abbastanza sottopeso.
Devo seguire un piano.
2018
Ora voglio il ricovero, ma forse non sono ancora abbastanza.
Sono stanca sfinita, abilità non lo sopporto più.
Se mi ricoverano potrò dire di aver toccato il fondo.
2019
Non mi importa più del peso.
Voglio solo mettere in pausa la mia vita.
Datemi dei sedativi, mettetemi in coma, ma vi prego
Ricoveratemi datemi una tregua da tutto questo.
Ho bisogno di tregua.
Ho bisogno di poter urlare senza distruggere la mia famiglia.
Voglio arrabbiarmi con i medici non con chi mi sta accanto.
Sono stanca e distrutta.
Mi basterebbe una pausa anche solo allontanarmi dalla società, famiglia e scuola per la giornata.
Poi tornerei a dormire a casa.
Ma vi prego non lasciatemi sola.
2020
Ma vaffanculo al ricovero.
Non so cosa volessero fare i medici.
Se fosse un test per vedere quanto in fondo sarei arrivata
Dicendomi che solo se digiunavo per mesi mi avrebbero messo in lista prioritaria.
Non so cosa pretendano da me.
Io il fondo l'ho già toccato, il mio cuore non regge più
Mi avete lasciato sola seguita male e giudicata.
Perciò vaffanculo volevate vedere se ero una determinata.
Si avete capito bene.
Io sono una determinata, ed ho usato la mia determinazione
Per stare il più lontano possibile da voi.
Voi medici che mi avete riempito di stereotipi e giudizi.
Voi che mi avete detto quale era il "fondo" e che alla mia richiesta di aiuto avete commentato con "non è una spa" , "prima devi stare male"..: ed altre frasi che nel 2018 mi portarono al fondo della disperazione.
Ora si a volte spero di poter mettere in pausa la mia vita scappando ma ora sto imparando a farlo restando qui.
Nel presene, mettendo in pausa tutti i giudizi e non la vita intera.

🟩🟩🟩
La mia neuropsichiatra (ho cambiato città, ho cambiato medici, loro stavano lì solo per ricoverare ragazzine che prima avevano torturato).
Lei mi ha aiutato a capire che il ricovero non avrebbe cambiato nulla del mio percorso.
Che il mio dolore e l'ansia sociale sarebbero solo stati messi in pausa durante il ricovero.
Avrei potuto urlare sui medici senza preoccuparmi di ferire i miei genitori.
Ma finiti quei 3/6 mesi non sarebbe cambiato nulla.
Sarei tornata a casa.
Una cosa contaminata di ricordi e pregiudizi.
Sarei uscita dall'ospedale e non sarei più stata in grado di gestire l'ansia ed il cibo.
Con La mia famiglia non sarebbe cambiato nulla.
Sarei tornata e gli sforzi precedenti fatti per cambiare i reciproci atteggiamenti non sarebbero serviti a nulla.
Avrei messo in pausa per sei mesi.
Ed uscita mi sarei ritrovata svuotata di una vita.
Il ricovero non mi avrebbe insegnato nulla.
Mi avrebbe preso, traumatizzato da una vita già fatta di traumi e non avrei avuto alcun risultato.
Ringrazio quei medici che mi hanno messo in lista dicendomi che tanto non mi avrebbero mai ricoverato perché la vera lotta è a casa.
Quei medici che non mi hanno ricoverato e che le hanno provate tutte per tenermi lontana da lì ma non lo hanno fatto nel modo migliore.
Gli ringrazio per era la me malata a volere il ricovero come "medaglia" di anoressica.
Una cosa orribile che mi ero posta come obbiettivo è che urlavo e ripetevo ad ogni visita... anche visite non inerenti.
Come il dentista o l'oculista.
Mi hanno fatto impazzire per quattro mesi da casa.
Mi hanno messo nelle condizioni di non poter sfuggire dalla mia adolescenza e dal mio dolore.
Mi hanno resa autonoma.
Io mi sono resa autonoma e ne vado molto fiera.

Vivete ed affrontate il dolore.
Siate forti anche quando vorreste fermare tutto
E lasciare a gli altri la fatica.
Lottare per la vostra autonomia .
L'autonomia non vi farà sparire il dolore.
Ma vi permetterà di imparare a gestirlo senza correre a rimedi che lo attenuano temporaneamente.
Continuate la vita anche se fa male.
Fidatevi anche se non riuscite a vedere coerenza in ciò che dicono.
I medici hanno obbiettivi, non sanno come reagiremo.
Siamo tutti diversi, non vi spaventate di ciò che vi dice la testa, i medici hanno bisogno di capire chi siete per aiutarvi.
A volte vi feriranno, ma ciò che fanno non è tutto inutile.
Fidatevi ma date il tempo di aiutarvi.
Dopo tre anni ancora adesso una parte di me prova rabbia per come hanno scelto di aiutarmi nel mio percorso.
Ma prevale la felicità di chi è riuscita a fidarsi nonostante tutto.

I DON'T PAUSE THE FIGHT,
I PLAY MY ONLY LIFE.

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