Capitolo 14

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I due erano rientrati da poco trovando  Cinque e Luther che giocavano a carte mentre kalus e Ben guardavano e commentavano la partita, Vanya intanto spiegava a sua sorella Allison, proprietaria della casa, le giuste posizioni per suonare il violino.
<<Ma bene bene, vi vedo piuttosto impegnati.>> Commenta allegramente Diego vedendo la scena
<<Si, stanno giocando una bella partita qui.>> Afferma Klaus continuando ad osservare i due giocare.
<<Partita che tu stai interrompendo.>> Aggiunge Cinque lanciando una sguardo a Diego ed Eudora.
<<Ciao ragazzi!>> Li saluta allegramente Vanya mentre Allison fa un cenno con la mano sorridendo.
C'era una bella atmosfera...cosa a cui Diego si doveva ancora abituare, mai avrebbe immaginato che un giorno avrebbe condiviso la casa assieme ai suoi fratelli, tanto meno che con loro avrebbe anche salvato il mondo. Ma come dice il detto: " Nella vita tutto è possibile."
<<Ho raccontato ad Eudora la verità.>> In un batter d'occhio tutto nella sala si interruppe e quello che rimase fu solo silenzio...un silenzio imbarazzante per Eudora che si sentiva sempre più a disagio e fuori posto.
<<Mh...bene, okay è una storia piuttosto strana non è così?>> Afferma Luther facendo una risata nervosa.
<<Più che strana direi surreale.>> Risponde Eudora osservando la reazione di tutti.
<<E scommetto che tu non credi a una sola parola di quello che ti è stato detto da Diego.>> Aggiunge Cinque guardando intensamente la detective
<<Si... Mi risulta piuttosto difficile.>> Ammette Eudora guardando il "bambino" davanti a sé, secondo la stramba storia di Diego lui dovrebbe essere un cinquantottoenne? Impossibile.
<<Puff, tipico.>> Risponde Cinque sbuffando e teletrasportandosi in cucina subito dopo, probabilmente a farsi un panino al marshmallow.
Eudora ricambia uno sguardo confuso pronta a rispondere prima di essere interrotta da Luther
<<Lascia stare, è fatto così.>>
Così la detective non risponde e si limita a leggere quello che Allison ha scritto sul suo taccuino.

" Quello che ti ha detto Diego è vero, sembra una cosa impossibile e probabilmente se qualcuno mi raccontasse una storia del genere anche io farei fatica a crederci."

<< Wo...okay, sono tante informazioni da assimilare.>> Commenta Eudora per poi aggiungere
<<Senti Diego si sta facendo tardi e io devi ancora ragionare su alcune cose, va bene se ci vediamo domani?>>
<<Certo, vuoi che ti accompagno?>> Chiede Diego aprendo la porta di casa
<<No grazie torno a casa da sola. Buonanotte.>> Detto questo Eudora lascia una bacio a stampo a Diego prima di dileguarsi dall'abitazione.

<<Cosa ti è saltato in mente?>> Esclama Luther appena Eudora abbandona la casa.
<<Aveva capito che c'era qualcosa di strano e io non volevo perderla...>>
E così una nuova discussione ha inizio per i fratelli Hargreeves anche se Klaus in quel momento non ci stava facendo troppo caso. Da quando Cinque aveva fatto ritorno con il suo bel panino, la stanza era più affollata del solito e la testa doleva fortemente...Era da più di due settimane che era sobrio al 100% ed ecco che gli incubi che viveva tutte le notti da bambino si ripresentarono...cavolo il suo fratellino aveva ucciso veramente tante persone, c'era gente di ogni età, donne,uomini e anziani, fortunatamente non ha visto la presenza di bambini, con pallottole conficcate nel petto, gole tagliate e tanto altro. Tutti gli spettri stavano aggredendo verbalmente Cinque anche se era ben evidente che quest'ultimo non potesse ne vederli e ne sentirli.
Finché uno spettro in particolare attira la sua attenzione... Quasi gli manca il respiro alla vista di Dave, il suo amato Dave.
Klaus dallo shock lascia cadere il bicchiere di vetro dalle mani che si frantuma in mille pezzi sul pavimento, attirando l'attenzione di tutti.
Non era vero...non era possibile, lui non può l-lui non può averlo fatto.
Poteva vedere i suoi fratelli avvicinarsi a lui, sostenerlo mentre cadeva a terra, probabilmente preso da un attacco di panico, ma non aveva importanza, nulla aveva più importanza, Klaus in questo momento aveva occhi solo per una persona e quella persona era Dave.
Il suo bellissimo Dave che lentamente gli si era avvicinato tenendogli la mano, una mano che gli passò attraverso...e tutto questo era soltanto colpa sua.
Kalus non sa quanto tempo fosse passato prima che riprendesse il controllo del suo corpo, ma non aveva importanza, i suoi fratelli erano ancora al suo fianco cercando di farlo calmare ulteriormente.
Ma a Klaus non importava, così rivolse lo sguardo a Cinque e con una forte rabbia disse le parole che non avrebbe mai voluto pronunciare.

<<Tu..sei stato tu ad uccidereDave.>>



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