Incontri speciali sul lavoro.

5.3K 180 186
                                    

La prima giornata di lavoro sta per iniziare, finalmente.
Stamattina mi sono svegliata alle 7:30 e, dopo aver fatto colazione ed essermi preparata, Charlotte è passata a prendermi.
Con mia grande sorpresa l'ho trovata sotto casa mia senza macchina, spiegandomi che la libreria dista circa un quarto d'ora dal mio appartamento.
Abbiamo passeggiato chiacchierando del più e del meno, arrivando poi davanti a quello che sarà  il luogo dove lavorerò.
Charlotte ha aperto questa libreria circa un anno fa, mandandola avanti da sola.
Quando l'ho avvisata del mio trasferimento qui a Londra, mi ha proposto di lavorare insieme a lei così avrebbe avuto un po' di compagnia e di aiuto.
Aiuto Charlotte a tirare su la saracinesca ed entriamo.
Rimango sorpresa perché me l'aspettavo decisamente più piccola.
Appena all'ingresso c'è un bancone di legno, con sopra un computer fisso.
Dietro di esso, si fanno spazio molte file di scaffali pieni di libri.
Noto che infondo c'è anche una piccola scala, che porta su un soppalco dove sono presenti parecchi tavolini e sedie.
È davvero bellissimo questo posto.

"Wow sorellona, mi piace un sacco questo posto."
Esclamo guardandomi intorno.

"Sono contenta, vedrai che ti piacerà lavorare qui."
Risponde Charlotte posando una mano sulla mia spalla.

Mi fa cenno di seguirla e ci dirigiamo verso una porta che sta sulla destra.
Charlotte la apre e ci troviamo dentro ad un piccolo ufficio: una scrivania, un altro computer, delle mensole e degli scatoloni sparsi qua e là.
Lasciamo giù le nostre borse e ritorniamo dietro al bancone che sta all'ingresso, dove mia sorella mi spiega in breve come funziona questo lavoro e cosa essenzialmente devo fare.
Annuisco ad ogni cosa che dice, cercando di memorizzare tutto e di non combinare disastri come mio solito.
Dopo qualche minuto la libreria inizia a riempirsi di persone e questa cosa, inevitabilmente, mi fa sorridere: è bello vedere che, nonostante tutta la tecnologia che c'è oggi, la gente spende il suo tempo alla ricerca del libro perfetto da leggere.
Charlotte saluta qualche persona amorevolmente, facendomi capire che sono i clienti abituali e proprio a loro mi presenta.
Cerco di sorridere nel modo più educato possibile, sperando di fare una buona impressione.

"Dai, mettiamoci al lavoro."
Dice Charlotte porgendomi una lista.

Ritorna nel piccolo ufficio di prima e poi esce con uno scatolone fra le mani.
Mi spiega che tutti questi libri sono appena usciti e che dobbiamo metterli nel giusto scaffale.
Con un evidenziatore sottolineo la metà dei libri che prendo dallo scatolone, lasciando l'altra metà a mia sorella.
Mi dirigo verso gli scaffali, divisi per generi ed inizio a collocare i vari libri ai loro posti.
Nel frattempo qualche cliente mi chiede delle informazioni o mi chiede dove possa trovare un certo libro, così cerco di aiutarli e mi scuso anche se non sono ancora molto pratica spiegando loro che è il mio primo giorno qui.
Ogni tanto mia sorella viene a darmi un'occhiata e mi chiede se va tutto bene.

"Sai, è bello averti qui con me."
Mi sussurra all'orecchio.

Mi lascia un bacio sulla guancia e poi scompare fra gli scaffali, mentre io non posso fare a meno di sorridere.
Ormai è da un paio di giorni che sono arrivata qui a Londra ma ancora non ho avuto modo di visitare la città, perché sono stata impegnata a disfare i bagagli ed a sistemare tutta casa.
Charlotte mi ha dato una mano e ci siamo concesse dei pomeriggi e delle serate per noi, ritornando un po' indietro nel tempo: cibo d'asporto, film e tante chiacchiere.
Mi era mancato davvero tantissimo passare del tempo con lei e, soprattutto, averla sempre al mio fianco.
Non vedo l'ora di recuperare tutto il tempo perso, dovuto alla distanza che ci ha tenute separate.

                                           ***
Rientro in libreria dopo la pausa pranzo e questa volta sono da sola.
Charlotte è dovuta andare a fare delle commissioni che avrebbe dovuto fare James, ma l'ha chiamata dicendole di essere rimasto bloccato al lavoro.
Mia sorella mi ha tranquillizzata, dicendomi che nel giro di una mezz'oretta sarebbe ritornata al lavoro, insieme a me.
Spero solo che, in questa mezz'ora, fili tutto liscio.
Lego i capelli, precedentemente sciolti, in una crocchia disordinata e poi mi metto al computer.
Compilo dei file per alcuni ordini da fare e poi salgo sul soppalco, recuperando dei libri che qualche cliente ha lasciato in giro.
Rimetto tutti i libri ai loro posti e poi mi dirigo nel piccolo ufficio perché ci sono gli ultimi scatoloni da sistemare.
Decido di partire dal più grande, così mi libero subito del peggio.
Sollevo lo scatolone e subito mi maledico di questa scelta, perché è decisamente troppo pesante.
Con il piede cerco di aprire la porta del piccolo ufficio e mentre sono impegnata ad imprecare a bassa voce, non mi accorgo che qualcuno è già entrato in libreria.

Safe Place (Tom Holland)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora