"Morgan," sussurrò qualcuno mentre mi dondolava.
Mugugnai qualcosa e mi girai dall'altra parte.
"Andiamo, è l'una passata, non puoi continuare a dormire!"
Sbuffai, stropicciai gli occhi e guardai Peter davanti a me che sorrideva, un sorriso che mi fece capire che mi stava prendendo in giro in quella testolina bacata.
"Tra poco si pranza, se il Sr. Stark..."
Appena pronunciò il nome di mio padre, mi alzai. "Sono sveglia, sono sveglia."
Vidi tutto nero per un secondo e sbandai all'indietro.
"Mi spieghi come fai a dormire così tanto?" mi chiese, con le braccia incrociate mentre se ne restava impalato affianco al letto con quell'espressione da schiaffi.
Feci spallucce.
"Dormirei tutto il giorno,"
"Bhe, mi dispiace tanto che tu abbia fatto la mia conoscenza, perchè d'ora in poi non sarà più così."
Alzai gli occhi al cielo e mi andai a cambiare per il pranzo. Mio padre odiava quando restavo in pigiama oltre la mattina, anche prima, ma ovviamente non gli davo ascolto.
C'erano solamente mio padre che, come sempre, stava con il tablet e Wanda che preparava qualcosa ai fornelli.
"E' il "paprikash day'?" chiesi a Wanda mentre mi avvicinavo a lei.vAnnuì e sorrise felice come una bambina.
Misi un dito nella salsa per assaggiarla.
"Ehi!" mi rimproverò.
"Ew, qualsiasi cosa abbia messo qui, non è paprika,"
Corrugò la fronte e prese il barattolo di spezie che aveva usato.
"Oh, hai ragione..."
Scoppiai a ridere e le lasciai finire il suo orribile pasto. Mi misi seduta al solito posto e ascoltai la conversazione che avevano iniziato Peter e mio padre.
"Si, penso che questa vada bene per te," indicò un punto nella mappa sullo schermo del tablet e io mi sporsi leggermente per sbirciare. Mh.
Peter strinse le labbra e guardò qualche secondo la descrizione della missione. "E se... facessi questa?" indicò un'altro punto e mio padre spalancò gli occhi.
"Non se ne parla," spense il tablet e incrociò le mani.
"Andiamo Sr. Stark, posso farcela!" esclamò Peter entusiasta.
"Scordatelo, è una missione di livello otto e tu sei una matricola," Gli puntò un dito contro e fece per alzarsi.
"Non ero di livello tre, signore?"
Vidi mio padre allargare le narici e guardarlo seriamente, così seriamente che mi sentii in soggezione. Non rispose ed uscì dalla stanza.
Peter sbuffò e portò indietro la testa.
"Già, questo è mio padre," feci le spallucce e scivolai lungo la sedia.
"Cavolo, per un momento ho avuto davvero paura,"
"Per un momento?" lo guardai divertita, e sbuffai una risata dal naso roteando gli occhi.
"Già, questo è suo padre," intervenne Wanda mentre veniva verso di noi con la pentola di pollo e paprikash.
"Friday, chiama tutti per il pranzo!"
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Era qualche ora che vedevo Peter combattere con i suoi compiti di matematica.
Ero nella sua camera, perchè non avevo voglia di stare sola, così lui mi disse che potevo rimanere li ad aspettare a patto che fossi stata buona.
Buttò la penna sulla scrivania e si mise le mani in faccia sbuffando, quasi mi misi a ridere nel vedere la sua disperazione.
"Pet,"
"Mh?"
"Hai bisogno di una mano?"
Si girò verso di me con la sedia.
"No, penso che lo lascerò cosi,"
Mi alzai dal letto e andai a vedere il macello che stava combinando. Mi appoggiai con i gomiti alla scrivania e sfogliai le ultime pagine.
"Disequazioni frazionarie..." pensai ad alta voce, cercando di ricordare.
"Non dirmi che sono una cazzata perchè, davvero, sto impazzendo."
"Non eri il genio della matematica?"
Ci girammo a guardarci nello stesso momento, lui con un aria stranita e pensierosa. Eravamo vicini.
"Della chimica, al massimo."
Alzai le mani in segno di resa. "Scusi, Boss." e tornai a guardare gli appunti che aveva preso, ma erano davvero un macello, mi stavo solo confondendo da sola.
"Come mai tutta questa confusione, Parker?"
"Bhe ecco, potrei, forse, essermi addormentato in classe e... aver perso le ultime lezioni di matematica,"
Scossi la testa, facendo finta di essere delusa, e gli diedi una schicchera sulla fronte. Poi mi misi dritta e cercai di scrocchiarmi la schiena.
"Non hai un'altra sedia?" mi chiese.
"Non su questo piano,"
Allora fece per alzarsi. "Siediti tu,"
"No, ti pare, stai tu." e lo spinsi dalla spalla per farlo rimetter giù.
"Morgan,"
"Stai zitto, Pet."
Così mi tirò per un fianco e finii seduta sulle sue ginocchia e intrappolata nella scrivania. Deglutii e strinsi il bordo di legno con le mani.
"Meglio?" chiese, sbattendomi il suo alito caldo sui capelli.
Annuii, insicura. "Meglio,"
"Dovremo fare più spesso le due di notte, così mi potrai fare ripetizioni,"
L'aveva detto quasi in un sussurro, come se la cosa non lo disturbasse. Anzi.
Girai il collo e lo osservai, leggermente più alta di lui. "Certo," mantenni il gioco.
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Because I Have You || Peter Parker
FanfictionIN REVISIONE Probabilmente non sono quello che tutti si sarebbero aspettati. Morgan Stark, figlia del famoso Iron Man ma... Morgan chi? Chi sarebbe? Nessuno la conosce, nessuno sa della sua esistenza e questo perché combatte contro la sua adolescenz...