I ghost hunters (Cap.2)

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Lo guardai stupìto, come se non mi aspettassi che avesse una reazione così, perché dai, diciamocelo, Federico è colui che si butta sempre, fa sempre vedere che lui non ha paura di nessuno, e ora per una piccola chiamata, a cui non ha dato una risposta, quasi piangeva. Ma non posso dargli torto, era tutto così strano, quasi iniziai a pensare che fossero degli stalker, infatti decisi di parlarne con mia madre, ma appena entrai in cucina la vidi così felice, non volevo rovinare questo momento più unico che raro. Ma fu lei che notò che io non stavo bene, e io non riuscivo a mentire a mia madre, o almeno, io ci provavo, ma mi sgamava poco dopo. ''Ma niente mà, semplicemente sto ricevendo chiamate da uno sconosciuto, che sinceramente non so nemmeno come si chiama, dovrei controllare.'' Le dissi con tranquillità. ''Macchè, non ti preoccupare saranno dei ragazzetti che vogliono scherzare, magari ci hai litigato in passato ma non ricordi.'' mi disse con il suo magnifico sorriso. ''No mamma, guarda come si chiama, non so assolutamente chi sia..'' le dissi. Spalancò gli occhi, sembrava che avesse qualcosa da dirmi, ma si limitò a dire con voce seria ''Blocca sto numero Spencer, sono dei ragazzi che vogliono distrarti dallo studio.'' Non so cosa c'entrasse lo studio detto sinceramente, anche perché, si okay, non studiavo più come prima, ma comunque due ore al giorno con la testa sui libri ci stavo. Chiamo Marco e lo invito a casa mia, parliamo un po' di scuola, dei compiti da fare e delle materie che lui doveva recuperare e quindi, le materie che dovevo fargli copiare.. sperando non copiasse tutto, anche il mio cognome come fece in seconda media. Improvvisamente Federico mi chiama, dalla voce non sembrava stesse rose e fiori, anzi, era molto spaventato.. abbiamo parlato per una buona mezz'oretta e in conclusione aveva fatto la tavola ouija da solo, una delle poche cose che non avrebbe dovuto fare. Mi sono scaraventato a casa sua con Marco, siamo andati su internet e abbiamo trovato una guida, i pro e i contro e quello che dobbiamo fare e quello che non dobbiamo fare quando usiamo la tavola ouija, quindi in pratica tutto ciò che ci serviva. E in primis c'era ''Non usarla da soli, ci vogliono almeno due giocatori.'' ''EDDAJE'' disse Marco. Subito dopo c'era scritto ''Non staccare mai le dita dalla planchette se l'anima non vi ha detto goodbye''. ''E RIDAJJE'' ridisse Marco, riferendosi alla scorsa volta, quando abbiamo usato la tavola ouija a casa di Federico. ''Vabbe senti Federì, leggiamoci tutte ste regole e ste guide, così stanotte, alle 3:00 andiamo tutti alla chiesa a piazza ghost e saremo molto più preparati'' gli dissi per tranquillizzarlo, essendo che Marco non era molto d'aiuto. Marco informò a tutti i nostri amici sul gruppo whatsapp, e fortunatamente tutti andammo a cercare qualcosa per avere una cultura personale sull'altro mondo, trovammo un passatempo che piaceva a tutti noi, e non era facile. Dopo pranzo mia madre arriva in stanza e distorce il muso perché mi vede alla play, quando invece mesi prima, magari, stavo ripetendo storia. Si sedette lentamente sul mio letto singolo, e mi tolse le cuffie. ''Mamma sto giocando a COD non vedi? non infastidirmi dai'' le dissi scocciato. ''Oh Spencer, e dai su, non sono venuta qui in camera tua per guardarti giocare, ma per parlare.'' ribatté. Spensi la play e mi voltai verso di lei ''uff, dimmi'' le dissi. ''Uno, non sbuffare.. Due, ricordi quando parlammo delle chiamate che ricevevi, e io ti dissi di bloccarlo immediatamente?'' Annuì con la testa e iniziò a girarci in torno: ''Ehh, beh, niente cioè.. quando io e tuo padre eravamo piccoli, poco più grandi di te, io e lui non eravamo ancora fidanzati, ma eravamo amici, molto amici.. e niente, la nostra passione era fare i ghost hunders'' non credevo a cosa stesse dicendo, iniziai subito ad interessarmi dell'argomento. Le sudavano le mani, sembrava quasi che avesse paura che io la rimproverassi. ''E niente noi andammo dietro alla chiesa a piazza ghost insieme ad altri nostri amici, e bho cioè, anni fa c'era una buca, dove noi ci infilavamo dentro e c'era un enorme corridoio pieno di stanze. Un giorno, uguale a tutti gli altri, entrammo in questo ''pozzo dell'orrore'', come lo chiamavamo noi, e facemmo la tavola ouija, si presentò un'anima di nome Aamon, che voleva accompagnarci per il resto della nostra vita se noi non avessimo fatto determinate cose che lui ci avrebbe chiesto, ma io cocciuta decisi di non fare un bel nulla.. chiusi la seduta e me ne andai, e da lì non ho mai visto una tavola ouija'' rimasi scioccato, quindi ciò che lessi su internet, riguardante Aamon, era vero.. Aamon è un demone, o almeno un fantasma.. ma come fanno i fantasmi ad avere un telefono? cioè sono anche loro aggiornati proprio come noi? Iniziai a farmi domande su domande, senza darmi una risposta. Andai da Marco e senza dirgli nulla lo portai con me a casa di Federico, dove c'era anche Michele. ''No raga, allora non potete capire che mi ha raccontato mia madre'' gli spiegai la storia, e sinceramente non so come, essendo che avevo più affanno io che un novantenne dopo una maratona. La prima cosa che facemmo è cercare su internet il nome della persona o del demone che chiamò Federico. ''in demonologia , Barbatos è un conte e duca di inferno , governando trenta legioni di demoni e con quattro re. Può parlare con gli animali, raccontare il futuro, conciliare amici e sovrani e condurre gli uomini a un tesoro nascosto dall'incanto dei maghi . Il suo nome deriva dal latino barbatus , che significa "barbuto". È l'ottavo demone in La chiave minore di Salomone , mentre Pseudomonarchia Daemonum lo elenca come il sesto demone.'' Lesse. Poi però Marco disse ''no raga, cerchiamo il nome del fantasma che, in chiamata, ha detto che mi perseguita. ''In demonologia Pruflas (anche chiamato Pruslas o Bufas) è il quarto Principe e duca dell'Inferno e comanda 26 legioni infernali. È spesso visto al servizio di Astaroth, e, a volte, è subordinato anche di Satana, come seduttore e ingannatore delle donne. È portatore di discordia e di guerre tra gli uomini.'' Lesse Federico. ''Raga, sbaglio o è la seconda volta che sentiamo ''astaroth''?'' dissi incredulo. Ci rendemmo conto che avremmo dovuto cercare anche qualcosa su ''astaroth'', e così facemmo, ma io avevo molta paura.. ci stavamo mettendo in guai grossi, io credo che non si debba prendere tutto alla leggera, non è un gioco, non dovremmo scherzare.. è molto pericoloso, ogni passo dobbiamo motivarlo. Pensai. Non volevo sembrare quello paranoico quindi non dissi nulla, anzi presi l'iniziativa: ''cerco io'' dissi. '' Astaroth (anche chiamato Ashtaroth, Astarot e Asteroth) è un principe dell'Inferno. Ha 4 assistenti: 1)Aamon 2) Pruslas 3)Barbatos e, infine.. uno che non abbiamo mai sentito fin'ora.. 4)Rashaverak.'' lessi. Marco era in silenzio, e ormai sappiamo che quando non parla sta pensan- ''RAGA, DIO MIO, DIO SANTISSIMO, AAMON HA CHIAMATO SPENCER, PRUSLAS HA CHIAMATO ME, BARBATOS HA CHIAMATO FEDERICO, E L'ULTIMO, DIO SANTO, SI CHIAMA RASH..VABBE, RASHCOSO..'' lo guardammo come per dire -embè e quindi?- ''Eh raga, l'unica persona che ancora non è stata chiamata è Michele, e ne rimane ancora uno di demone.'' Dio santo, ha ragione.. quindi vuol dire che tutti noi abbiamo un demone che ci segue..??


Aamon vuole me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora