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Hermione's POV

Aprii gli occhi. Ero in una stanza bianca, l'infermeria sicuramente. Qualcuno mi stava tenendo la mano... Draco. Ora ricordo. Mi scese una lacrima. Non so come ma riuscii ad alzarmi e mi fiondai sulle sue labbra. Fu un bacio bellissimo. Il suo sapore di menta e il mio di vaniglia si mischiarono. Le nostre lingue danzavano al ritmo dei battiti del nostro cuore. Mi mise le mani sui fianchi e mi sollevò, appoggiandomi sulle sue gambe. Mi staccai dal bacio e gli misi le braccia intorno al collo. Appoggiai la testa sul suo petto e piangemmo insieme, mentre mi accarezzava i capelli. <Ti amo, Draco.> <Ti amo, Hermione.> Rimanemmo così un tempo infinito. Minuti, ore, forse giorni. <Devo andare a chiamare la Chips. Torno subito. Lo guardai negli occhi e annuì. Lui si alzò e uscì dall'infermeria. E adesso? Cosa avrei fatto? Prima di tutto dovevo avvertire Ginny e Harry. Evocai un Patronus e mi sdraiai sul materasso. <Oh signorina Granger! Ci è mancata così tanto! Come si sente?> La medimaga mi fece tutti gli esami possibili, mentre Malfoy mi guardava appoggiato al separè.<Ottimo, veramente ottimo. Può tornare a casa già adesso. Se vuole può confrontare degli analisti o...> <Non si preoccupi, adesso sto bene. Ho un motivo per vivere...> Guardai Draco e gli sorrisi. La Chips ci squadrò e poi fece un sorrisetto malizioso. <capisco, capisco. Vi lascio soli.> La ringraziai e feci cenno al ragazzo di sedersi accanto a me. <E adesso?> Lui mi prese una mano e con gli occhi lucidi disse: <Adesso tu vieni a Londra con me.> Lo abbracciai e lui mi aiutò ad alzarmi. Ci dirigemmo verso i dormitori dei prefetti. Riempii un baule con tutti i miei vestiti e indossai dei Jeans neri a vita alta, con delle semplici scarpe bianche e una maglietta dello stesso colore. Gli presi la mano e ci smaterializzammo nel suo appartamento. Lasciai il baule in camera e mi diressi verso la cucina. Tirai fuori dal frigo delle uova e del prosciutto. Cucinai due frittate e iniziai a tagliare l'affettato a cubetti. Improvvisamente due braccia calde mi cinsero i fianchi, facendomi sussultare per lo spavento. Sentii una risatina e dei piccoli baci umidi sul collo. Mi girai di scatto, intrappolando le sue labbra in un bacio. <Devo preparare la cena. Ho fame...> <Faccio io tu vai a lavarti e sistemare la valigia. Che devo fare?> Sorrisi e mi avvicinai al bancone, mostrandogli cosa tagliare. Mi diressi in camera e svuotai il baule nella cabina armadio. Presi un reggiseno nero e un paio di mutande dello stesso colore, dopodiché entrai in bagno. Aprii l'acqua calda e mi ci immersi sotto. Asciugai i capelli con un colpo di bacchetta e indossai l'intimo. Presi una vestaglia da notte e andai in cucina. Mi sedetti vicino a Draco sull'isola. <Complimenti Chef Malfoy!> Lui rise sotto i baffi. Finito di mangiare misi i piatti in lavastoviglie e riposi il cibo avanzato in un contenitore di plastica. Quando chiusi il frigo, per poco non presi un infarto. <Ti ho spaventata, Granger?> Fece il suo solito ghigno. Gli misi le mani intorno al collo e lo baciai. Subito, la passione prese il sopravvento. Mi sollevò da terra, mentre io mi aggrappavo con le gambe alla sua vita. Iniziò a camminare lentamente verso la camera e mi appoggio sul letto. Si distese sopra di me e mi sfilo via la vestaglia. Senza mai staccarci gli tolsi la t-shirt e i pantaloni, lasciandolo con solo i boxer addosso. Mi slacciò il reggiseno e poco dopo ci liberammo di tutto il resto. Dolcemente entrò dentro di me. Fortunatamente avevo già perso la verginità l'anno precedente, dopo essermi ubriacata ad una festa. Facemmo l'amore, poi esausti ci addormentammo. Per la prima volta dopo mesi non sognai Bellatrix.

Mi svegliai grazie alla luce che entrava nella camera dalla porta-finestra. Mi stropicciai gli occhi e mi accorsi id essere ancora nuda. Accanto a me, sul cuscino di Draco, c'era una sua maglietta. La indossai e mi diressi in cucina. <Buongiorno! Sto preparando uova e bacon.> Mi sedetti e lui mi porse un piatto colmo di cibo. Mangiai in silenzio, poi finalmente aprii bocca. <Oggi che si fa?> Mi girai verso il ragazzo. <Non so... tu conosci Londra...> era a dir poco stupendo. I capelli gli ricadevano sugli occhi grigi, mentre il petto nudo si alzava e abbassava regolarmente. <Potremmo andare a passeggiare...> <Sì, mi sembra una buona idea.> Gli lasciai un bacio a stampo e andai in camera per cambiarmi. Misi un dei jeans neri con una camicetta azzurra. Mi recai in bagno ed iniziai a pettinare i capelli. Improvvisamente comparve un Patronus. <Draco, vieni! C'è la McGranitt!> Il biondo mi raggiunse e il gatto fece il suo discorso. <Cari ragazzi, dovete venire al più presto ad Hogwarts. Ci vediamo in sala grande.> L'incanto sparì e ci guardammo negli occhi. Finii di prepararmi mentre Draco si vestiva, poi ci smaterializzammo al castello.  Appena entrammo nella sala le porte si chiusero e notammo con stupore che erano presenti tutti gli studenti dell'ultimo anno. Harry e Ginny mi corsero incontro, guardando allibiti Malfoy. Come dargli torto? Ero entrata mano nella mano con il mio nemico per eccellenza! <Ci stanno guardando tutti...> Mi sussurrò Draco all'orecchio sinistro. Strinsi più forte la su mano. <Me ne sono accorta. Ti da fastidio?> Gli chiesi guardando dritta davanti a me. Lasciai lentamente la sua mano. Magari non voleva farsi vedere con me davanti ai suoi amici Serpeverde... <Non ci provare...> Un altro sussurro, ma con una carica di frustrazione non indifferente. Riprese la mia mano e la stritolò tra le sue dita gelide. Caldo e freddo. Oro e argento. Grifondoro e Serpeverde. Chi l'avrebbe mai detto? Gli sguardi verso di noi aumentarono notevolmente quando la vecchia preside fece irruzione nella stanza. Si puntò la bacchetta alla gola e iniziò il suo discorso. <Allora miei cari ragazzi, mi dispiace avervi interrotto nel bel mezzo delle vacanze, ma io e i professori...> fece un sorriso eloquente indicando le donne e gli uomini seduti dietro di lei. <...abbiamo deciso che, data la guerra che avete combattuto egregiamente, non dovrete terminare l'anno scolastico!> Un boato di urla e applausi esplose tra quelle quattro mura di pietra. <Ringraziate il signorino Potter, che vi ha istruiti negli incantesimi più complessi. Detto questo, vi annuncio che vorremmo organizzare un ballo, per salutarvi un'ultima volta. Coloro che vorranno insegnare come professori, compilino questi moduli. La data della festa vi verrà inviata tramite gufo. Arrivederci!> Guardai i moduli alla destra della preside e mentre tutti uscivano mi diressi a passo spedito verso le pergamene. Draco mi seguiva con le mani nelle tasche, accennando un saluto ai suoi amici. Presi un modulo e lo compilai velocemente, dopodiché lo misi dentro la scatola di legno e mi girai verso il platinato. <E adesso?> Lui mi guardò sgranando gli occhi, poi un sorriso comparve sul suo volto. <Mh fammi pensare... ah sì! Tu vieni a vivere con me! Non mi sembra difficile!> Aprii le labbra in un sorriso a trentadue denti e con le lacrime agli occhi gli saltai in braccio. 

McGranitt's POV

Dopo il discorso agli studenti rientrai nel mio ufficio con gli occhi lucidi e malinconici. Mi appoggiai alla scrivania e sbuffai sonoramente alzando la testa verso il quadro di Silente. <Credi dia stata una buona idea?> Lui si sistemò gli occhiali a mezza luna sul naso. <credo che sia stata la migliore delle idee. Hai visto come si sono abbracciati quando lui le ha chiesto di vivere insieme? Sono dolcissimi!> Lo guardai in cagnesco. <Albus, non siamo in una soap-opera! Ti rendi conto? Abbiamo bloccato l'anno scolastico degli studenti più grandi solo per loro due! Per farli vivere insieme! E tu Severus!> In quel momento nel ritratto entrò anche Piton. <La devi smettere di uscire dal tuo quadro!> Urlai esasperata mettendomi le mani nei capelli. <Tu sei morto! Non puoi uscire quando ti pare e piace e rubare ore di lezioni ad altri insegnanti chiudendoli negli armadi! Non funziona così!> Camminavo avanti e indietro davanti alla scrivania di legno. <Ma ho avuto il permesso del preside...> Lanciai uno sguardo omicida a Silente. <Mi farete esasperare voi due!> Mi chiusi la porta alle spalle, terminando così le risate dei due uomini.

997 PAROLE

𝗚𝗛𝗢𝗦𝗧  𝗗𝗿𝗮𝗺𝗶𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora