Generazione n. 5

This Is War

SESTO POV

Il Sesto tour prosegue circondando tutto il lato destro della città al quale si susseguono quartieri poveri, benestanti e ricchi con un ordine concentrico: il cerchio più esterno è formato dal ceto povero, e quello più interno è il quartiere più ricco, dove abitano i "big" di Zatter.

Dopo aver concluso il giro panoramico decidiamo che è il momento di addentrarsi nella città. Bene o male riusciamo a superare velocemente il quartiere povero senza che nessuno ci noti. Nel quartiere benestante bisogna stare invece più attenti, è raro che qualche straniero raggiunga questa zona, la maggior parte non supera il quartiere povero o sennò prende il treno e si reca direttamente nel quartiere ricco.

Ci muoviamo cautamente nell'ombra, spostandoci in mezzo a grandi gruppi di persone o quando nessuno ci può vedere; mentre stiamo passando vicino al muro di una casa vedo per terra una bomboletta spray, di quella che si usano per scrivere sui muri, ed è ancora piena, la prendo, la scuoto premendo il tappo puntandolo verso il muro della casa e disegno un cerchio con dentro un "5" con accanto la scritta " siamo arrivati". Il disegno non è molto grande da coprire una buona parte del muro, ma sono sicuro che chiunque passi di qui lo possa notare e successivamente capire che la Generazione 5 è pronta per la rivolta.

Per sicurezza mi lego la bomboletta con un laccio alla cintura, potremo lasciare segni qua e là, tanto per far capire che non stiamo scherzando.

Superiamo facilmente anche il distretto benestante, incontrando solo gruppi di adulti che si dirigevano verso la stazione per prendere il treno per il centro o per la periferia; le facce di questi erano stanche e annoiate, sarà molti anni che tutti i giorni fanno sempre le stesse cose, non aspettandosi più una novità da molto tempo, come dice Seconda la speranza e la creatività sono dei giovani, quando cresci smetti di credere in questi ideali.

Per entrare nel quartiere ricco bisogna superare dei controlli, e non è possibile saltarli perché il centro della città è circondato da una cinta muraria sorvegliata giorno e notte dalle sentinelle. Guardo le mura esterrefatto dalla loro grandezza, poche volte, anzi forse zero, mi è capitato di vedere delle mura; non sono molto alte consentendo di vedere i camini

Il nostro lavoro però si ferma qui, dobbiamo dare solo un occhiata in giro per vedere se ci sono dei punti non sorvegliati o dei piccoli buchi nelle mura di acciaio.
Bingo, penso. Mentre Terzo stava dando un occhiata in giro è inciampato sopra un pezzo di metallo, e abbiamo scoperto che le mura sono sorrette da grandi tubi di metallo passanti sotto il suolo, basta tirarne uno e una parte di muro si stacca. Per Quinta sarà un gioco da ragazzi.

- Pronto Rufus? Sono Felix- dice cercando di contattare l'altra squadra di ricerca - Abbiamo trovato un modo per entrare... Rufus mi senti?!-

- Ci sono dei problemi- dice Felix rivolto a Terzo e me - Quinta e Pixis sono state riconosciute, bisogna andare ad aiutarli-

- Non riescono a sconfiggerli da soli?- chiede Terzo perplesso.

- È l'intero esercito di Zatter. Quello che avremo dovuto affrontare domani. Quelli che sono rimasti alla grotta li stanno raggiungendo -

- C'è un piccolo problema però... Siamo senza armi!!- dico mettendo un tono sarcastico nella prima parte del discorso.

- Sesto. Usa la luce. Creati il tuo arco.-

Chiudo gli occhi ascoltando il consiglio di Felix, creare la mia arma, devo concentrarmi molto ma alla fine riesco a creare un bastone ricurvo fatto interamente di luce. Una volta superato questo passaggio tutto mi sembra più semplice, i miei occhi restano chiusi immaginando l'arco che desidero formare mentre le mani lavorano rapide insieme senza essere sotto il mio controllo. Dopo qualche minuto voilà, che il mio arco!
- Bene possiamo andare, passiamo dall'alto?-
- No, prenderemo il treno - dice Terzo.