•●Lacrime●•

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Bakugo's pov:
Saranno state le 2 di notte quando mi svegliai. Sudore freddo mi ricopriva l'intero corpo. Scostai di lato le lenzuola e mi alzai dal letto. Un gusto acido si era fatto spazio nel mio palato.
Con passi traballanti ed incerti mi diressi verso il bagno, con una mano che mi copriva la bocca. Un brivido mi pervase quando i miei piedi fecero contatto con la superficie gelata delle piastrelle bluastre che ricoprivano il pavimento.

Caddi in ginocchio e appoggiandomi al cesso vomitai, svuotandomi di tutto quello che avevo dentro.

Era sempre lo stesso incubo: ero in piedi in mezzo a una piazza di qualche città, immobile, con i piedi conficcati nel terreno e le spalle ricurve in avanti, faceva caldo, ero sudato e tremavo. Sentivo il mio corpo pesante. Si udivano delle urla. Poco più lontano da me si trovava una figura, stesa a terra. Provavo a muovermi, ma era impossibile. Volevo aiutarlo, sapere chi era. Mi sentivo inutile. Così, a fissarlo, aspettando che qualcun'altro facesse qualcosa.
Conoscevo quella sensazione: era la stessa che avevo provato quando quei deficienti della LOV mi avevano rapito.

Appoggiai la testa al muro. Una lacrima mi solcò la guancia percorrendo lo stesso tragitto che tante altre avevano intrapreso prima di lei.
Mi presi la testa tra le mani per poi iniziare a singhiozzare.

<Bakugo? Stai bene? Posso entrare?>

Sapevo esattamente chi era.

Kirishima...

Mi alzai di scatto e mi diressi verso la porta, cercando di asciugare più lacrime possibili, mentre il ragazzo continuava a bussare.
Inspirai e buttai fuori l'aria dai polmoni, mentre con la mano destra prendevo la maniglia e spingevo con forza per riuscire ad aprire la porta.

<Bakugo! Ma allora sei vivo! Aspetta ma... stavi piangendo?> chiese il rosso osservandomi la faccia, vedendo che avevo gli occhi arrossati e le guance bagnate.
Aveva una maglietta bianca, dei pantaloncini da sport, i capelli bassi, senza tutti quegli strati di gel e quel suo dannatissimo sorriso a trentadue denti sul volto. La fievole luce che penetrava dalle finestre del corridoio gli illuminava il volto.
Era bellissimo.
Ma che cazzo dico?!
Rimasi a fissarlo ancora qualche secondo, quando poi mi ripresi.
<MA CHE CAZZO DICI CAPELLI DI MERDA?! TI SEMBRO PER CASO DEBOLE?!> ribbattei urlando per quanto mene permetteva il mio corpo, non abituato a questi sbalzi di umore.
<Oh... ehm... ecco, ero venuto perché avevo sentito i tuoi passi e pensavo che... insomma... avessi bisogno d'aiuto...>
disse con una mano appoggiata alla nuca mentre teneva lo sguardo dritto nei miei occhi.
<IO NON HO BISOGNO DI TE!> gridai tutto d'un fiato e alzando le mani, quasi volessi fargli esplodere la faccia lì, sul posto.
Il rosso sobbalzò a quelle parole e si allontanò leggermente, impaurito dal mio comportamento.
Cazzo. Adesso faccio paura persino a lui. Fantastico...
Si limitò a rivolgermi un debole sorriso ed entrare in camera mia, scostandomi leggermente di lato con un braccio.
<CHI CAZZO TI HA DETTO CHE PUOI ENTRARE?!>
<Calma bro, se urli ancora arriva Aizawa e ci scuoia vivi>
Lo guardai confuso, mentre lo vedevo dirigersi verso il mio letto e sedersi su di esso.
<Capelli di merda, non ti ho dato il mio permesso> dissi con gli occhi stretti come due fessure.
Immediatamente si alzò. Fece una specie di inchino e poi mi chiese: <Signor Katsuki Bakugo, posso avere il suo permesso di sedermi sul suo letto?>
Il mio nome. Merda ha appena pronunciato il mio nome.
<No.> risposi acido mentre lo spingevo di lato. Lui, di tutta risposta si sedette sul pavimento a gambe incrociate.
Che stronzo. Però forse potrei fare un'eccezione... NO! MA CHE CAZZO DICO?!
Mi coricai sotto le lenzuola con il volto verso il muro.
<Notte Bakugo> disse il rosso una volta sdraiatosi sul pavimento.
Okay, non so che cazzo mi prese, ma quando fui certo che si era addormentato presi una coperta a caso e gliela lanciai addosso.
Insomma dai, se poi si ammala chi è che mi tiene testa? Quel bastardo a metà? Ma per favore!



ANGOLO AUTRICE:
Ciaooooo, questa è la prima storia che sto scrivendo, spero che vi piaccia. Lo so, come inizio non è granché, ma prometto che dopo diventerà più interessante, prometto!
Un abbraccio 💕

The real shape of angelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora