•●Sero Hanta●•

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Sero's pov
<Hey> gli dissi sorridendo.
Bakugo mi si buttò tra le braccia mentre singhiozzava.
Mi strinse la maglia con le mani e mi avvicinò ancora di più, come se pensasse che non ero reale e che gli serviva una conferma di esserci realmente.
Era magro e le sue occhiaie toccavano terra. La felpa scolorita nera che indossava gli stava anche fin troppo grande, mentre le guance erano troppo incavate e le costole troppo evidenti.
Rimasi intenerito da quella scena, mentre gli accarezzavo piano i capelli e gli sorridevo.
<P-perché s-sei qu-qui?> mi domandò tra i singhiozzi.
<Perché ne hai bisogno, Bakugo> gli risposi dolcemente.
<Ahah... è-è ver-ro ahah> mi disse mentre alzava la testa e si asciugava il naso con il dorso della mano.
<Posso entrare?> gli chiesi ridendo.
<Oh... oh si! Certo!> rispose mentre si guardava confuso intorno, come a non sapere che fare.

Camera sua era uno schifo.
Il letto era sfatto completamente, i libri buttati a terra, segni scuri sui muri causati da delle esplosioni erano sparsi per tutta la stanza, la moquette bruciacchiata, fogli strappati malamente e accartocciati intorno e dentro al cestino della spazzatura, le serrande del piccolo balconcino che possedeva ogni appartamento sbarrate e una puzza incredibile di chiuso.
La porta del bagno era spalancata, si poteva intravedere lo specchio distrutto e... e quelle erano... erano delle lamette.
No. Non può essere.
Dai, Bakugo non lo farebbe mai... vero?
Ma quello è sangue... e sembra anche fresco... non può essere...
Vedendo che guardavo verso il bagno, Bakugo si
tirò leggermente le maniche della felpa.
<Baku...> dissi sconvolto.
<...> abbassò lo sguardo verso i suoi piedi nudi.
Corsi ad abbracciarlo immediatamente mentre lui si accasciò a terra, riprendendo a piangere disperatamente, urlando tra i singhiozzi.
Se non fosse stato per i capelli biondi e spettinati che premevano contro il mio petto non lo avrei mai riconosciuto.
Bakugo Katsuki, il re delle esplosioni mortali, che piangeva come un bambino indifeso non era certo una cosa che ci si aspettava di vedere tutti i giorni.
<Bakugo, ascoltami> gli dissi quando si fu calmato.
Alzò timidamente la testa e tirò su col naso.
<Oggi andiamo a parlare con Kirishima così->
<No> rispose secco lui.
<Mi odia, perché dovrebbe parlarmi> continuò mentre un sorriso malinconico gli si apriva in volto.
<Perché non ti odia!> esclamai io.
<C-come non mi odia?> chiese mentre girava la testa di lato e pensava.
<Non ne ho idea, amico. Tu sei stato proprio un bastardo eh, fattelo dire> mi guardò arrabbiato.
<M-ma a Kirishima piaci! È distrutto ora che non ti fai più vedere... gli manchi>
<Io... io gli... gli piaccio?> domandò più a se stesso che a me.
<Eccome! E a te? A te piace Kirishima?> dissi mentre gli accarezzavo la schiena.
<Sì...> rispose lui mentre le guance gli diventavano rosse come un pomodoro.
<Allora vediamo di darci una sistemata, mh? Tu e... questa stanza> dissi con disgusto l'ultima parola mentre mi giravo intorno.
Lui rispose con un "mhm" mentre si alzava e andava a farsi la doccia, io mi rimboccai le maniche e cominciai a mettere a posto quella... cosa, sì, perché chiamarla stanza era già troppo.

Bakugo's pov
Qualcuno dia una medaglia a quel ragazzo, vi prego.
Pensai mentre aprivo l'acqua e mi fiondavo dentro alla cabina doccia.
Il calore mi pervase.
Erano settimane che non mi facevo una doccia, che schifo.

Finita la doccia mi misi un asciugamano sulla vita e presi il phon per asciugarmi i capelli.
Mi girai verso lo specchio, sul bordo del lavandino c'erano ancora le lamette che avevo estratto da dei temperini in preda ad un attacco di pianto.
Le fissai ancora un po', guardai i tagli ora profondi che avevo sui polsi e con uno scatto buttai le lame nel cestino sotto al lavandino, per poi togliere anche il sacchetto di plastica e gettarlo fuori dal bagno.
Allo specchio avrei pensato dopo, ma almeno un peso me l'ero levato.

Finì di asciugare i capelli con un panno e uscì per trovarmi il moro chino a raccogliere l'ultima cartaccia.
Ma come ha fatto a mettere tutto a posto in così poco tempo?! Aspe ma quanto tempo sono stato nella doccia?!
Guardai l'orologio sul comodino.
21.45
Oh cazzo.
<Hey, uhm... Sero...> lo chiamai
<Hey Baku! Tutto a posto? Ce ne hai messo di tempo eh? Tranquillo, qui ho messo a posto tutto io> disse lui mentre sorrideva.
Preso dalla gioia del ragazzo sorrisi anche io, cosa che non avevo fatto per molto tempo.
<Ammazza, sei un fregno!> esclamò lui.
Sapevo che scherzava, era in una relazione con Mina da quasi un anno ormai.
<Stai zitto pezzo di scotch> gli risposi ridendo.
Lui mi diede una pacca sulla spalla e si guardò intorno soddisfatto.
<Senti... non è che per caso potresti darmi una mano con quello?> domandai indicando il sacchetto di plastica lasciato pochi attimi prima fuori dalla porta del bagno.
<Oh, certo!>
Mi vestì e ci avviammo insieme verso i bidoni tenuti fuori dal dormitorio.
Quando una figura a me conosciuta si fece avanti con il Pikachu tarocco.
<Katsuki>



ANGOLO AUTRICE
Oof, 850 parole. È il capitolo più lungo che abbia mai scritto lol.
Sero Hanta è tutta la mia vita.
Voi che ne pensate dell'uomo-scotch?
Fatemelo sapere!
Un abbraccio
💞💞💞

The real shape of angelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora