•●Dolore●•

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Bakugo's pov
Ce la posso fare.
Ce la posso fare.
Sono Katsuki Bakugo, cazzo, ce la devo fare.
E così mi misi a bussare insistentemente alla porta di Deku, pregando che mi aprisse.
Niente.
Mi abbassai all'altezza della maniglia e con l'occhio che fissava dentro la fessura cercavo di guardare dentro alla stanza.
Deku era sulla sedia della sua scrivania, gli occhi fissi su dei fogli, la fronte corrucciata dallo sforzo, la matita che veniva mangiucchiata con forse troppa forza, il pigiama ancora indosso e i capelli a casaccio.
Mi feci coraggio, come se non ne avessi già di mio, e spalancai la porta con un movimento del polso.
Il lentigginoso mi guardò sconvolto per il trambusto che avevo causato, ma poi si alzò dalla sedia e mi venne incontro.
<Tu...> cominciò a dire con le iridi smeraldine fisse nei miei occhi.
<Ascoltami Izuku...> lo vedi scosso nel sentirsi chiamare per nome, ma non si scompose, rimase serio.
<...io volevo solo dirti che tutto quello che è successo tra me e Kirishima non ha avuto nessun significato. Lui non mi è mai piaciuto. E mai mi piacerà. Io lo odio. È stata solo una scopata alla veloce e basta. Ti giuro, lui non è niente per me.>
<Hai finito?> chiese lui di, le mani strette in due pugni e gli occhi a fessura.
<H-ho finito, sì...> gli risposi intimorito dal suo comportamento a me insolito.
<Bene, Katsuki, perché a me non me ne può fregar di meno di stare con uno stronzo come te. Sei una persona orribile. Prima ti fai Kirishima e poi corri da me dicendomi che non ha avuto nessun significato, che tu mi ami, senza minimamente pensare a quel povero ragazzo al quale mi sono anche ritrovato a tirare un cazzotto?! Tu non ti meriti di avere qualcuno che ti ama o da amare. Quindi, grazie, grazie di avermi svelato che gran pezzo di merda che sei, così non avrò più nemmeno un motivo per anche solo pensare di amarti. Fai schifo.> mi vomitò tutte quelle parole addosso, senza riprendere fiato, gli occhi lucidi e la voce che in certi punti si incriniava dal possibile pianto nel quale sarebbe scoppiato dopo la loro conversazione.
<Esci.> si limitò a dire, lo sguardo ora basso, in segno di disgusto verso di me.
<Izuku io-> cercai di parlargli
<ESCI CAZZO!> mi interruppe lui.
Prese a tirarmi ceffoni dietro ceffoni, mentre mi spingeva verso l'uscita, ora in lacrime.
<NON OSARE PARLARMI MAI PIÙ!> gridò prima di sbattermi la porta in faccia.
Mi inginocchiai a terra con la mano destra a stringere la leggera canottiera nera che avevo all'altezza del cuore.
Mi lasciai andare in un pianto liberatorio non appena arrivai in camera mia.

Avevo appena perso tutto.



ANGOLO AUTRICE
CAN U FEEL IT? CAN U FEEL THE ANGST? AHHHH, YES.
Non preoccupatevi, il nostro caro bimbo biondo riuscirà a cavarsela. Credo.
Visto che Midoriya non era cattivo?
Eh va beh, detto ciò io me ne vado a mangiare dei lamponi sul balcone.
Un abbraccio
💞💞💞

The real shape of angelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora