La verità è che è colpa mia.
L'errore parte da una mia scelta.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: e dare a te la mia fiducia è stato l'errore più grande che potessi commettere un vita mia.
Ma, vedi, io non potevo saperlo.
Non potevo sapere che stavi mentendo, che ero in pericolo, che mi avresti rovinata per sempre, che mi avresti abbandonata alla mia malattia.
Perché sì, ero malata, ma tu non potevi saperlo.
Io non te l'ho mai detto.
E quante cose non ti ho detto?
Quante cose ti ho nascosto?
Non so perché l'ho fatto, ma, a quanto pare, ho fatto bene.
Ho passato mesi chiusa in una stanza, fra quattro mura, solo io, la mia depressione e la mia claustrofobia: ho lasciato tutti fuori.
Hai definitivamente distrutto una povera stupida già precaria di suo, ma tu questo non potevi saperlo. Sapevi solo che un giorno avresti tradito la mia fiducia, che stavi mentendo. Perché tu in realtà non mi amavi, non ne eri capace.
Ma io non potevo saperlo.
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Lettere dall'oblio.
PoetryRaccolta di lettere miste e poesie, mai mandate, scritte per persone diverse, o per me stessa. Nessun'aspettativa, ma se vi va, leggete.