La resa

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Ci sono momenti in cui l'unica cosa che vorrei è averti vicino.
Perché tu sai frenare i miei pensieri. Ti basta guardarmi per farlo e non riesco a capire come tu ci riesca, ma hai questo potere.
Mi guardi e tutto si ferma. Mi sorridi e perdo il cuore, mi si scioglie tra le mani, va in tilt. Mi abbracci e penso che non esista luogo più bello in cui lasciarsi morire e ricominciare a vivere da capo.
Tu sai calmarmi nonostante io sia un continuo fiume in piena, chissà se questo l'hai capito. Chissà se di me tu c'hai capito qualcosa, se hai un po' imparato a leggermi fra le righe, se hai smesso di soffermarti alle apparenze, a quel che voglio mostrare.
La so la risposta, ed è sempre no.
Come stai? Hai mangiato? Hai finito i compiti per domani? Sei felice? L'hai vinto il benedetto Fantacalcio? Com'è il nuovo FIFA?  Che stai facendo? Almeno un po' ti manco?
Chissà perché la risposta è la stessa di prima.
Chissà perché tutti sono convinti del contrario, ma io ti credo, so che sei stato sincero, che se hai detto di non volermi è perché quella era la verità senza se né ma.
A volte riescono (e riesci) a convincere pure me del contrario, sai? È solo che quando mi guardi con quegli occhi faccio davvero fatica a credere che quel che vi leggo è solo il riflesso dei miei sentimenti, non t'appartengono affatto, è solo una mia illusione.
Mi sono illusa su tante cose, ma è stata colpa mia.
Ed è colpa mia se non riesco ad allontanarti davvero, nonostante io ci provi, nonostante io stia ferma in silenzio quando tu te ne vai e poi resti impassibile quando torni.
Ma quando si tratta di te, alla fine crollo come se fossi di cartapesta.
Hai sempre avuto un grosso potere su di me, le hai sempre vinte tutte e questo ti rendeva così felice da illuminare persino me, felice di perderle tutte.
Ma a cosa serve la vicinanza fisica se mentalmente sei distante? Se quando non ci sono non vieni mai a cercarmi, smetti di pensarmi, sparisci nel nulla come se t'avessi sognato e basta?
Non serve, perde ogni significato.
Vorrei solo che tu ci fossi.
E questo prescinde dal tocco o dalla lontananza tra i nostri corpi, no, questo dipende da quello che provi tu e che mi dimostri, ogni giorno, lontano o vicino che tu sia.
Ho passato giorni a chiedermi se saresti venuto a cercarmi, se il mio improvviso distacco dal mondo ti avrebbe spaventato, preoccupato in qualche modo.
Ma, anche sta volta, avevo già la risposta: tu  non c'eri, e questo bastava a zittire tutti punti interrogativi che mi frullavano in testa, tutti i dubbi che avevo coltivato nel tempo.
Chi ti ama resta anche se gli urli contro di andar via con tutto il fiato che hai in corpo.
E a questo punto non serviva un traduttore simultaneo, era abbastanza chiaro: tu non m'amavi affatto.

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