"Voglio guarirti"

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Tutti loro, nella loro diversità, avevano in comune un'unica, grande cosa: la necessità di cambiarmi, la capacità di farmi sentire inadatta, il "volermi guarire".
"Voglio guarirti".
Era una frase piuttosto ricorrente a cui non ero in grado di ribattere.
Nessuno avrebbe voluto accanto qualcuno come me, come potevo biasimarli?
Non deve essere bello avere a che fare con la mia malattia, con i miei sbalzi d'umore, con la mia paura costante, con la mia visione distorta delle cose.
Eppure, tutto ciò che volevo, in cuor mio, era essere amata così, per ciò che ero, con tutti i miei mali. Volevo essere accettata, capita, non guarita: per quello dovevo farcela da sola, per mia volontà, non per quella di qualcun altro.
Dicono che chi ti ama ti vuole esattamente per come sei, con gli anni ho capito dicessero il falso. E se essere amata significa dover cambiare per qualcuno, non poter essere accettata per quel che sono, io, di "amore", non ne voglio ricevere più.

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