Improvvisamente perdi la cognizione del tempo, la concezione che hai sempre avuto di te stessa, e non senti più niente.
Di tutte le cose che ti hanno resa felice, di tutte le persone che hai amato, non ne resta che il ricordo lontano, inconcepibile ed assurdo.
Come se avessi vissuto un'illusione, in balia di qualcosa che, in realtà, non c'è.
All'inizio è strano, poi ci fai l'abitudine.
Ti abitui alle nuove idee, ai sentimenti mezzi spenti, a stare solo con te stessa, e impari ad amarti. Ci provi e ci riesci.
Chiusa dentro la tua stanza, davanti a uno specchio, ti guardi, "io mi accetto". Vedi il bene e il male di te stessa e lo mischi. Quella sei tu. E tu vai bene così.
Tu.
Devi stare al centro, mettiti al centro. Tutto il resto è solo di cornice.
Non puoi pretendere di amare qualcun altro, non puoi pretendere di essere amata bene se non ti ami prima tu.
Devi volerti bene, ripetitelo, con convinzione.
Perché sei l'unica persona con cui, davvero, passerai il resto della tua vita.
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Lettere dall'oblio.
PoetryRaccolta di lettere miste e poesie, mai mandate, scritte per persone diverse, o per me stessa. Nessun'aspettativa, ma se vi va, leggete.