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Notò che teneva una birra in mano, si stupì, non pensava che Samantha fosse una ragazza da alcol.

Sam sentì una presenza alle sue spalle, si girò e vide la figura di Tom in piedi che la osservava.

-hey.

Tom si sedette affianco, finalmente poteva chiacchierare con lei, senza nessuno a disturbarlo.

-non ti piace la festa?
-nah, troppa gente, è soffocante là dentro
-concordo

Disse sorseggiando la birra.
Per quanto Tom volesse parlare con lei, ora la situazione stava diventando critica, non sapeva più come continuare la conversazione, stava arrivando al capolinea, e se non avesse trovato un argomento poteva definirsi conclusa.

D'un tratto un tuono irruppe nel loro silenzio, e la pioggia iniziò a scendere.
Sam si alzò, e Tom perplesso la guardò, vedeva tutto intorno a lui girare, ma non gli importava, voleva sapere cos'aveva in mente.

-ti piace la pioggia?
-cosa?
-la pioggia, quello stato dell'acqua che scende dal cielo e per molti è fastidioso

Tom continuava a non capire dove Sam volesse andare a parare, allora la ragazza stufa, prese il suo braccio e lo portò sotto la pioggia.

-questo...ti piace?
-lo adoro.

Sam ridacchiò per il suo comportamento.

-idem, e sai cosa mi piace?
-cosa?

Chiese facendo un sorso

-la sensazione delle gocce che cadono sulla pelle, i vestiti e i capelli bagnati, i brividi che ti percorrono la schiena e le braccia, ti fanno sentire come se fossi libero, ti lascia abbandonare ogni pensiero, è come se tutto il male che ci fosse stato durante la giornata fosse scivolato via assieme all'acqua.

Sam iniziò a girare su sé stessa, andando a tempo con la musica che proveniva dalla casa, prese le mani di Tom e lo indusse a ballare assieme a lei, quest'ultimo era abbastanza goffo nella danza, non ci sapeva fare per niente, e quando lo faceva si trovava abbastanza in imbarazzo, ma non questa volta, non con lei.
Si lasciò andare.
Aveva ragione, la pioggia ti faceva sentire libero.

Però la ragazza non aveva detto i lati negativi di essa, cioè che quando l'erba si bagna diventa scivolosa, e fu così che Tom cadde accompagnato da Sam che lo teneva per le mani, i due si trovavano in una situazione imbarazzante, ma nessuno di loro sembrava farci caso per il semplice motivo che erano brilli,  Tom si trovava schiena a terra con Sam sopra di lui, si guardarono negli occhi e la ragazza scoppiò a ridere contagiando anche Tom, che dopo qualche secondo si fermò, la guardò negli occhi, prima che potesse fare cose strane, Sam si scansò di dosso.
La ragazza si sdraiò al suo fianco, e guardò il cielo scuro.

-è rilassante.
-cosa?


-il ticchettio della pioggia sul volto...quasi non mi sento ubriaco, però sono consapevole di esserlo, per il fatto che tutto ruota intorno a me, sembra di stare su una barca di notte


D'un tratto, Samantha sembrò ritornare in sé per qualche istante.

-merda! Che ore sono?
-non lo so, forse è l'una, perché?
-

devo tornare a casa! Dovevo esserci già venti minuti fa
-immagino che valga più per te che per tuo fratello, giusto?

-sì beh, lui se la sa cavare con loro, ma con me hanno poca tolleranza, potrei finire in seri guai
-allora dovresti andare
-già...dovrei

Samantha si alzò, e la seguì anche Thomas.

-ti accompagno, andiamo
-sei consapevole che dobbiamo correre? Per di più in queste condizioni non so quanto ti faccia bene
-ho fatto partite di basket ubriaco, una corsa non è nulla
-d'accordo, se cadrai a terra non mi prenderò la responsabilità di riportarti a casa
-accetto.


Fu così che i due iniziarono ad incamminarsi per tornare a casa.


...

Come non detto, la corsa stava risultando un buco nell'acqua, Thomas non era in gran forma, si continuava a fermare, non riusciva a capire come quella ragazzina avesse così tanto fiato in corpo, alla fine della fiera tutti e due avevano bevuto, eppure lei reagiva diversamente.

-forza Tom! Corri, manca poco!!

Disse Sam prendendo la mano del ragazzo.
Quando furono sulla strada dell'abitazione, decelerarono, Sam si fermò a prendere fiato, mentre Tom continuava a camminare barcollando, nemmeno lui sapeva se era l'effetto dell'alcol oppure della corsa, fatto sta che andava a zig-zag canticchiando in mezzo alla strada sotto la pioggia, si girò verso la ragazza, cantando e camminando all'indietro con il dito puntato su di lei, Samantha rideva, ma ad un certo punto sgranò gli occhi.

-Tom!! Attento!

Proprio in quel esatto momento il ragazzo, non vedendo il marciapiede, cadde all'indietro di sedere, la caduta del suo corpo provocò un tonfo, mentre la sua voce emise un lamento.

-oddio! TOM!!

Corse Sam a controllarlo, giunse faccia a faccia con Tom che mugugnava lamenti.

-tutto bene?

Quest'ultimo alla sua domanda si mise a ridere, la ragazza confusa lo guardava, non riusciva a capire se stesse piangendo oppure ridendo, gli porse una mano in aiuto, ma per via della stazza robusta del ragazzo, Sam cascò, e si mise a ridere.

-credo di essere ubriaco...
-dici?
-...e credo di essermi anche fatto male
-siamo due ubriachi imbranati allora

Samantha iniziò a ridere e contagiò anche Thomas.

-credo dobbiamo dormircela su
-lo credo pure io

Rispose Tom, che si alzò e aiutò anche la ragazza.
Prima di entrare in casa, i due si salutarono, e Samatha abbracciò Thomas, che si stupì del gesto ma ricambiò lo stesso.

-grazie per la serata, Tom

'Grazie per cosa?'

Pensò fra sé e sé il ragazzo, glielo voleva chiedere ma qualcosa lo fermò, per un secondo ritornò in sé e l'alcol non aveva il suo controllo.

-di niente, buonanotte Sam.

...

Heyoo, eccomi qua con un altro capitolo.
Come va? Cosa ne pensate del capitolo? Spero non sia troppo noioso.
Rileggendo i vecchi capitoli ho notato numerosi errori sia grammaticali sia di sintassi, perdonatemi, la maggior parte delle volte scrivo questi capitoli la sera, credo che annullerò la pubblicazione e sistemerò, più avanti obv.

(Tom in quella foto è troppo cute, aiutoooo)

After Midnight // Tom Delonge Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora