Samantha mutò espressione, non aveva più quell'aria spensierata, ricordarle il passato la faceva stare abbastanza giù di morale, fece un respiro e guardò l'orizzonte
-venivo derisa alle elementari e alle medie, sia per la mia corporatura sia per il mio viso, ero sempre in disparte da tutti, non perché l'abbia voluto io, ma per volontà di questa società, che ti mangia se sei diverso. Avevo una migliore amica, avrei preferito non averla mai conosciuta, le confidavo ogni mio segreto personale e lei lo andava a proferire a mezza città, non mi sentivo a mio agio, fino a quando la situazione non è precipitata ancora di più e i miei genitori avevano deciso che sarebbe stato meglio per me allontarmi da questo casino, cambiare vita, ricominciarne una nuova, magari in una nuova città, ecco perché Los Angeles...
Alla fine della storia Thomas guardò Samantha impietosito, la ragazza continuava a tenere quello sguardo freddo dritto a sé, non si muoveva di un millimetro.
-spero ora tu non vada a spifferare a chiunque ciò che ti abbia detto, non che lo nasconda, ma ti ritengo mio amico e mi fido di te, per questo te l'ho raccontato.
-c-cosa?! Ma per chi mi hai preso?? Non ci pensare nemmeno, sono il primo che odia le persone che fanno così, sono le peggiori.Tom quasi d'istinto abbracciò Sam, che ricambiò piacevolmente.
-Sam...seriamente, di me ti puoi fidare, ci sarò quando avrai bisogno di me
-anche perché se lo facessi ti ritroveresti senza qualche arto.
Rispose sottovoce Sam, per sdrammatizzare un pó la situazione che si era fatta fin troppo seria.
Fra sé e sé pensò che forse aveva detto fin troppe cose riguardo a lei, si era esposta troppo, non doveva, ora questo la rendeva vulnerabile, o forse aveva fatto la cosa giusta, liberarsi di un peso, alla fine non poteva nascondere la verità.
Forse la ragazza poteva finalmente fidarsi, Thomas e Mark erano persone diverse, lo si vedeva da ogni punto di vista, poteva finalmente avere la vita che desiderava con loro.-okay Nicholson, ora mi fai più paura di tuo fratello
-nah, non credo, somiglio più a un criceto incazzato
-beh, allora attenzione a non farlo arrabbiareI due ragazzi si misero a ridere, erano spensierati, non c'era più quella tensione come all'inizio della giornata.
-dovremmo andare o altrimenti ci prenderemo qualche insulto da Mark
-già, e fidati di me, non sarebbe uno spettacolo per cui paghereiConcluse Tom.
...
-cosa?! No. Aspettate, fatemi capire bene, voi mi state dicendo che tu, Sam Nicholson, la ragazza tutta timida e per bene e tu, Tom Delonge, uno stronzo senza peli sulla lingua, avete saltato scuola e siete stati quasi beccati per ben due volte?!?
Il fratello rimase incredulo delle capacità della sorella, ma lo era ancora di più per il fatto che la sorella fosse uscita con Thomas, solitamente dai tipi come lui stava molto alla larga, e li riteneva troppo immaturi.
-tecnicamente è andata così
-se fossi una donna sarei geloso di TomDisse Mark facendo un sorso di birra.
-Mark!!
-non ti tradirei mai, tranquilla babyRispose Thomas ironico, imitando la voce roca di uomo e accarezzando la guancia di Mark, suscitando la risata di tutti.
-Thomas, Mark, non so quale incantesimo le state facendo, ma provate a farle qualcosa e non tornerete a casa sani
Il diretto interessato, Tom, tossì e disse
-tale fratello, tale sorella...
-cosa?!
-eh? Chi ha parlato.Rispose Tom facendo un sorso di birra e guardandosi attorno per evitare il contatto visivo con Daniel.
La serata proseguiva perfettamente, i ragazzi si divertivano al biliardo, non c'era nulla che li poteva turbare, eppure Samantha stava seduta al tavolo, con un viso malinconico e Mark se ne era accorto.
Si avvicinò cauto, inclinò la testa fino ad incontrare lo sguardo della ragazza.-hey, Sam...
-Mark
-che fai qua tutta sola? Vieni ad aggregarti a noi
-nah, non mi va di giocare
-cosa ti turba?
-mah, niente in particolare
-Tom ha per caso detto o fatto qualcosa di sbagliato oggi?
-no, è stato buono
-menomale, altrimenti gli avrei ficcato la stecca lì dove non batte il soleSamantha ridacchiò, coinvolgendo anche il suo interlocutore.
-che te ne pare di Tom?
-è un bravo ragazzo, anche se pensavo il contrario
-beh, le apparenze ingannano
-già...
-a prima vista potrebbe sembrare uno stronzo freddo senza cuore, e fidati lo pensano tutti, ma conoscendolo piano piano, e accentandolo per così com'è, vedrai che poi non è così male come amico, è molto premuroso
-hai ragione, tempo al tempo
-ben detto, ora unisciti a noi, altrimenti renderai anche me malinconicoConcluse Mark ridacchiando.
Samantha accettò e si unì assieme ai ragazzi a giocare....
Hey oooh, come va?
Questo capitolo non è un granché, ma dovevo concludere quello precedente, quindi è un pó buttato così, ne pubblicherò un altro a breve, quindi, don't worry be happy.Ps. Se il capitolo è sfalsato, perdonatemi, Wattpad mi sta impazzendo.
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After Midnight // Tom Delonge
FanfictionSamantha Nicholson, un'adolescente di diciassette anni, ritorna a San Diego dopo un periodo fuori città, e la sua vita viene completamente stravolta da due ragazzi, esattamente come lei, che la faranno sentire rinata, e soprattutto uno la farà senti...