14.02.93
Giorni dopo, una notte, Sam non si addormentò molto facilmente, anzi, non lo fece proprio, per via degli schiamazzi delle sue compagne di stanza, non voleva dirle nulla se no sarebbe passata per la guastafeste. E chi se le voleva ascoltare per una settimana intera.
Era ormai l'una passata, possibile che non abbiano neanche un briciolo di sonno?
Si appoggiò alla testiera del letto, non avendo molto da fare accese la tv, e si mise a guardare qualche sitcom, abbastanza noiosa, mentre faceva zapping tra i canali una di loro la chiamò, si chiamava Ashley, il cognome non se lo ricordava, ma non era importante.-Samantha...
La ragazza si girò nella direzione della compagna.
-come sta quel gran figo di tuo fratello? È libero?
Voleva degnarsi di non risponderle, ma sarebbe stata molto maleducata, non le sopportava.
-bene, e non credo sia interessato a nessuna
Ashley fece una smorfia di disapprovazione, quasi la metà delle cheerleader andava dietro al fratello di Samantha, era davvero un bel ragazzo, ma lui non era interessato a nessuna di loro, come detto in precedenza, aveva solo occhi per Anne Hoppus.
-e con Delonge e Hoppus, come va? Vedo che sei molto attaccata a quegli sfigati
Dalla cucina invece, la voce di Brianna, gridava il contrario.
-non è vero, Delonge è molto figo, peccato non possa farmelo, ha un fisico pazzesco, tu devi vederlo, quelle spalle poi...
Sam voleva alzarsi e spiaccicare il telecomando che aveva in mano su quei visi da poco di buono, ma si trattenne, e molto educatamente si alzò, prese il cuscino, la coperta e sull'uscio della porta una delle compagne chiese
-dove vai Nicholson?
Sam non le ascoltò e chiuse la porta, a quest'ora non poteva andare dai professori per un cambio stanza, e non poteva stare a lungo nel corridoio, ma non poteva neanche dormire nella hall, prima di tutto doveva riuscire a sgattaiolare via silenziosamente.
Evitò la sentinella, che si stava assicurando che nessuno degli alunni uscisse dalla propria stanza durante la notte, e vagò nell'albergo pensando dove poter passare la notte.
Da suo fratello no di certo, nella sua stanza c'erano i ragazzi per bene, che sicuramente avrebbero fatto la spia ai professori l'indomani, perciò l'unica opzione che gli restava era andare da Thomas e Mark.Dall'interno della stanza si poteva sentire un frastuono enorme, avevano lo stereo al massimo e c'erano schiamazzi, poveri i loro compagni.
Bussò alla porta, sperando di essere sentita, aspettò qualche secondo e riprovò.
D'un tratto qualcuno la sentì, e si avvicinò alla porta gridando.-arrivo!
Una volta aperto, si trovò davanti Mark a petto nudo, si trovò in soggezione, imbarazzata, per la testa ovviamente le vagò che non era affatto male fisicamente, soprattutto per uno che non praticava sport.
Mark confuso e pieno di domande, la guardò stranito.
Da dietro le spalle del ragazzo, si sentì la voce di Thomas.-Mark! Chi è alla porta?
Non avendo ricevuto alcuna risposta, si alzò e andò a controllare da solo.
-Sam? Che ci fai qui?
Senza un giro di parole Sam chiese ospitalità
-ecco...ragazzi, volevo chiedere se questa notte potevo dormire da voi?
I due ragazzi si guardarono, erano più confusi di prima.
-ehm...sì, entra pure
Rispose Mark.
La ragazza si accomodò, appoggiò il cuscino e la coperta sul letto ed aspettò.-come mai questo cambio repentino?
-che io passi la notte con quelle tre galline non è possibile, o muoio io o loro.Thomas ridacchiò e Mark rimase allibito.
-questa è la mia Sam
Disse Mark.
Per sua fortuna i ragazzi furono molto accoglienti, passarono quel poco tempo che li rimaneva, prima di cadere in un sonno profondo, a scherzare e a progettare la loro giornata di domani, Sam andò a dormire prima dei ragazzi, si addormentò, ovviamente, sul letto di Thomas.
Quest'ultimo, non avendo un materasso, si accontentò del divano, che era sia scomodo sia piccolo per uno della sua stazza, ma non gli importò più di molto, ci volle poco prima di crollare....
L'indomani mattina, i ragazzi si vestirono e raggiunsero i loro compagni a colazione, il programma di quel giorno comprendeva una visita nei vari musei dedicati alle arti moderne e alla scienza, e per concludere un'altra al Golden Gate Park, entusiasmante ma noioso.
Una volta concluso, i ragazzi si diressero alle varie fermate, dove avrebbero preso i mezzi per raggiungere i luoghi, Mark e Thomas erano particolarmente stanchi, quest'ultimo di più, perché aveva dormito male, lamentava dolori alla schiena, Sam non sapeva più come scusarsi.
-come posso farmi scusare?
-dammi un abbraccio...e forse passeràSam fece come gli venne chiesto, il ragazzo la stritolò, e non la lasciò andare fin quando arrivarono.
-ecco, ora va meglio
Sam si staccò e guardò Thomas che le mostrava un sorriso a trentadue denti.
...
-questo museo è una palla assurda.
Esclamò Mark sbuffando, ormai stufo di stare in piedi a guardare quadri.
Thomas e Daniel guardarono l'amico, e come se si fossero capiti con uno sguardo spostarono lo sguardo su Sam, che stava sbadigliando.
La ragazza se ne accorse, non riusciva a capire cosa volessero.-che c'è?
-scappiamo.Disse Mark diretto.
-non ci pensate neanche, sapete in che guai ci cacceremo?!
-allora affronteremo tutto al ritornoDisse Tom.
-Carpe Diem.
Ed ecco anche Daniel, quel 'Carpe Diem', quel suo dannato 'Carpe Diem' finirà per fargli avere dei seri problemi, sia con i suoi sia con la scuola.
Ma alla fine Sam accettò, se non faceva queste cavolate adesso, quando le avrebbe fatte?...
Heyooo i'm back, in questo periodo sono assente per mille motivi diversi, la scuola, la patente...aiuto! Ho bisogno di staccarmi, però eccomi qua, con un nuovo capitolo, spero lo abbiate gradito, continuano le storie dei nostri amici, presto arriveranno delle belle, spero possano essere belle ahah
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After Midnight // Tom Delonge
FanfictionSamantha Nicholson, un'adolescente di diciassette anni, ritorna a San Diego dopo un periodo fuori città, e la sua vita viene completamente stravolta da due ragazzi, esattamente come lei, che la faranno sentire rinata, e soprattutto uno la farà senti...