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12.02.1993

Il giorno della partenza Samantha e Daniel salutarono i loro genitori, scaricarono i bagagli e si diressero verso il loro gruppo.
Thomas e Mark erano lì che li aspettavano.
I professori fecero l'appello e uno alla volta gli alunni mettevano i bagagli nello scomparto dedicato ad essi e salivano sull'autobus.
Samantha si era messa affianco a Thomas, ovviamente non per sua spontanea volontà, ma perché Mark e Daniel avevano voluto così.
I due ragazzi, all'insaputa di Sam e Tom, si erano accorti che si stavano avvicinando sempre di più, e allora escogitarono un intero piano per far sì di fargli passare la maggior parte del tempo, della gita, insieme.

Il viaggio durò abbastanza a lungo, circa sette ore di viaggio.
La maggior parte del tempo la passarono a parlare, dormire e a scherzare, Thomas più a stuzzicare e a fare scherzetti stupidi alla sua compagna, sul bus alleggiava aria di stanchezza, ovviamente per l'orario, Thomas dopo qualche ora si addormentò, e si trovava esattamente dalla parte del finestrino, la ragazza non poteva fare molto, anche per il fatto che le aveva rubato il posto, quindi non poteva né ammirare i fantastici paesaggi marittimi e né parlare con qualcuno.
Mark e Daniel si trovavano più avanti rispetto a loro, l'unica cosa che poteva fare era socchiudere gli occhi e aspettare.
Aspettare, una cosa che a Sam dava non fastidio, di più, soprattutto quando non sapeva cosa fare.

Dopo un pó, quasi vicini alla destinazione, Thomas si svegliò, era un pó confuso, guardava fuori dal finestrino e non riusciva a distinguere dove fosse esattamente, guardò Sam che dormiva, alla fine era sprofondata anche lei nelle braccia di Morfeo, era così tenera, quella mattina aveva i capelli raccolti, in uno chignon abbastanza scompigliato, non aveva trucco, addosso aveva una felpa grigia e un paio di pantaloni comodi, larghi, neri.
Non riusciva a distoglierle lo sguardo di dosso.
Per lui era una ragazza davvero bella, non riusciva a capire come potesse essere amica di un deficiente come lui, ma non ci fece molto caso, era felice di averla al suo fianco.

-dormi?

Sam aprì un occhio, e con la coda lo guardò.

-penso...

Thomas la guardò ancora più confuso di prima.

-...e a cosa pensi?
-a come rinchiuderti ad Alcatraz.

Il ragazzo deglutì, probabilmente l'aveva fatta irritare un pó con i suoi scherzetti.

-scherzo Tom, secondo te cosa stessi facendo??
-stavi dormendo...
-ma dai?!

Disse ironicamente.

-quanto manca?
-credo poco, avevano fatto l'annuncio mezz'ora fa

...

Una volta arrivati, i professori fecero i gruppi per le stanze, ovviamente erano formati da ragazze con ragazze e ragazzi con ragazzi, per evitare di ritornare con qualche cosa di inaspettato al ritorno, Sam si trovava con ragazze che appartenevano al gruppo delle cheerleader, sfortunatamente non si trovava con Josie, era l'unica che le stava simpatica di quel gruppo.
Thomas e Mark erano insieme, con altri due compagni che non avevano mai visto prima d'ora, Thomas li definì gli extraterrestri, perché erano capitati lì dal nulla, Daniel invece fu un pó più sfortunato, capitò con un gruppo di secchioni, ci sarebbe stato da sbellicarsi, non li tollerava affatto, non erano intelligenti, erano letteralmente delle persone noiose, che passavano il tempo a studiare ad ogni ora del giorno e a fare cose da cinquant'enni, erano vecchi dentro, come li definiva lui.

Le stanze erano modeste, né troppo né poco, come piacevano a Sam, e come si sentiva lei, mediocre.
Ma non che gli importasse molto, tanto avrebbe passato la maggior parte del tempo fuori dalla camera, anche perché stare con tre galline, perché erano letteralmente galline, non la entusiasmava più di molto.
Erano ragazze molto snob, che davano più importanza al trucco e a come apparire con vestiti griffati, piuttosto che a divertirsi, giudicavano alle apparenze, e se non portavi un determinato capo allora eri "out", fuori.
Beh, male per loro, perché Sam lo era già da un pezzo e non gliene importava nulla; anche se lei non lo sapeva, il suo modo di essere e di apparire, con la sua semplicità e il suo disinteresse, faceva invidia alla metà di loro.
Una volta appoggiati i bagagli, si tolsero la miriade di vestiti pesanti per via del caldo, rispetto a quanto gli avessere detto riguardo le temperature era tutto falso, erano piacevoli, calde e fresche allo stesso momento, quindi tutto quel necessario risultò inutile.

Uscirono dall'albergo, nei giorni seguenti di certo avrebbero fatto un salto nei locali, ma non in questo momento, il più bello lo avevano riservato alla fine, ora avevano ben altri piani.
Cioè, visitare in primo luogo il posto, dovevano avere senso di orientamento, e dopodiché fermarsi a pranzare da qualche parte, poi i ragazzi per quel giorno sarebbero stati liberi di andare a gironzolare per conoscere il posto.

Sam si aggregò ai ragazzi, e dopo un pó sopraggiunse anche Daniel, ora il gruppo era al completo.

Passarono il pomeriggio a non fare letteralmente nulla, vagarono per la città, alla ricerca di qualche locale notturno per i giorni a seguire.
Il primo giorno della gita è sempre quello più noioso, sei nuovo e non hai nulla da fare se non esplorare.

Tornarono la sera, che furono stanchi morti, una volta nella hall si diedero la buonanotte e si divisero ognuno nella propria stanza.

Finalmente quella noiosa giornata era conclusa.

...

Guyss and girlss, so che in questo capitolo non appaiono i nostri friends, ma c'è un motivo, era per rendere noioso il capitolo, quindi il tutto è voluto, tra poco uscirà il seguito, e preparatevi, è tutt'altra cosa.
Vi ho lasciato il più bello per dopo.
Perdonatemi ahaha.

After Midnight // Tom Delonge Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora