Uno- Jordan

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16 dicembre 2006
Liverpool, Regno Unito

:-Ti piace qui Joe?
:-Sì, è stato un pomeriggio fantastico mamma!
La donna sorrise accarezzandole i capelli corti mentre camminavano per strada :-Prendere quella barca per venire qui è stato divertentissimo!... mamma, perché piangi?
La donna si asciugò gli occhi in fretta e si fermò davanti ad un edificio in mattoni con un aspetto di antico, si inginocchiò ed guardare meglio sua figlia negli occhi :-Mettiti questo.
:-Il mio zaino? Perché mamma?
:-Tu mettilo Joe... ora facciamo un gioco ok? Corri più veloce che puoi fino a quella porta, suoni il campanello e conti finché non ti aprono la porta.
:-E dopo?
La donna si asciugò le lacrime velocemente, Jordan si accigliò alzando la piccola mano sul suo volto e le asciugò il volto con un goffo movimento che fece ridere la donna mentre singhiozzava in silenzio :-Mamma e tu non giochi?
:-Certo che gioco... ma vedi Jo... questo gioco durerà molto ok? Quando mi vedrai di nuovo, vuol dire che il gioco è finito e che abbiamo vinto.
:-Ok.
:-Ottimo... dammi la mano.
Jordan porse la mano a sua madre che sorrise, le mise un bracciale attorno al polso che le stava largo :-Questo ti proteggerà ok? Non toglierlo mai.
:-Ok mamma... ma perché piangi?
:-Perché sei la cosa più bella e importante al mondo.
Jordan sorrise abbracciandola :-Ti amo tantissimo mamma.
Jordan guardò sua madre che le sorrise accarezzando le ciocche ribelli nere dei suoi capelli :-Non esiste misura per dirti quanto ti amo amore... ti ricordi il tuo nome completo?
:-Si mamma.
:-Dimmelo.
:-Jordan Isaac O'Byrne.
:-Brava piccola... abbracciami.
Jordan strinse sua madre in un abbraccio e la donna ricambiò continuando a piangere in silenzio, quando si staccarono, Jordan corse alla porta, si voltò a guardare sua madre che ora era in piedi e la guardava piangendo. Jordan corse da lei abbracciandola forte :-Mamma, non piangere, non piangi mai quando giochiamo, cosa succede?
La donna sorrise perché sua figlia era così intelligente e intuitiva :-Nulla piccola mia... ricorda, suoni il campanello e conti finché non ti aprono, non voltarti mai.
:-Ok... ma, non far durare tanto il gioco ok? Voglio sapere cosa succede dopo.
:-Certo.
Jordan sentì sua madre baciarle la testa, si abbracciarono un'ultima volta prima che lei corresse alla porta, suonò il campanello e prese a contare guardando il legno scuro della porta.

:-Tu chi sei?
:-Jordan Isaac O'Byrne, tu conosci il gioco che vuole fare la mia mamma?
L'uomo guardò la bambina e fece un passo uscendo di casa e si guardò intorno :-Dov'è la tua mamma?
La bambina guardò l'uomo e poi indicò il cancello :-Era lì... sai dov'è? Ha detto che stavamo facendo un gioco.
:-William? Will, amore, chi è?
L'uomo si inginocchiò davanti alla bambina e le sorrise :-Come ti chiami principessa?
:-Jordan Isaac O'Byrne, me lo hai chiesto prima, dov'è la mia mamma? Voi sapete come finisce il gioco?
William guardò sua moglie totalmente in panico :-È andata a prenderti un regalo.
:-Ma non è il mio compleanno.
:-Lo sappiamo, ma ci ha detto di tenerti con noi finché non torna... va bene?
:-Ok... voi come vi chiamate?
:-Io sono William Lennox e lei è mia moglie Melissa.
:-Ti piacciono i biscotti al cioccolato Jordan?
:-Sì.
:-Vieni in casa allora, ne ho appena fatti alcuni, li puoi mangiare con il latte se vuoi.

Jordan sorrise prendendo per mano la donna ed entrò con lei nella casa :-Wow, è bellissima.
:-Ti piace?
:-Sì... quella è una barca vera?
:-No, è un modellino di una famosa barca inglese molto vecchia, lo ha fatto mio marito... a me piace molto il tuo zaino, come di chiama quell'animale che c'è sopra?
:-È Silvestro, è dei Baby-Looney Tunes.
:-E a te piace tanto quel cartone?
:-Sì, ma il mio preferito è Spongebob.
La donna sorrise e mise Jordan seduta sullo sgabello :-Quanti anni hai Jordan?
:-Quattro... ma ne faccio cinque il 18 giugno.
Melissa sorrise mettendo dei biscotti in un piatto :-Lo vuoi il latte caldo da mangiare con i biscotti?
:-Sì grazie.
William guardò la bambina e le tolse gentilmente lo zaino :-Cosa c'è dentro?
:-Non lo so, me lo ha dato la mia mamma.
Melissa sorrise alla bambina dandole i biscotti e il latte caldo, guardò per poco suo marito che curiosava nello zaino :-Cosa c'è?
:-Alcune foto... lei è la tua mamma?
:-Sì.
:-E tuo padre?
:-Mamma dice che mio padre è una brutta persona.
:-E la tua mamma come si chiama?
:-Jean.
:-O'Byrne è il suo cognome?
:-Non lo so.
William annuì e mise da parte le foto, c'era un coniglio di peluche che fece illuminare gli occhi di Jordan :-Squiddy!
:-Mangia piccola, poi potrai avere il tuo peluche.
:-Ok.
William tirò fuori anche un libro di favole, il certificato di nascita della bambina e per finire due lettere, una per Jordan e una per loro due. L'uomo si accigliò chiedendosi come facesse la madre di Jordan a sapere i loro nomi.

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