The art of Love

Diciannove- La festa

26 luglio 2020
New Orleans, Louisiana
Casa Scott

Jordan sorrise guardando Katie percorrere velocemente la distanza tra il portone di casa sua e la macchina, la prese tra le sue braccia fiondandosi sulle sue labbra, la mora accarezzò il suo corpo fino a portare una mano sul suo sedere e tenerla stretta contro di lei :-Ciao bellissima.
Katie sorrise baciandola ancora, Jordan sorrise nel bacio e quando si allontanò si prese un secondo per osservarla, aveva una gonna nera vaporosa che le arrivava a metà coscia e un top bordeaux a maniche lunghe, portava dei tacchi che la portavano quasi alla stessa altezza di Jordan e la giacca di pelle sempre di quest'ultima. :-Sei stupenda.
Katie sorrise accarezzando le sue spalle larghe e poi salì sul volto, portava un paio dei suoi soliti jeans strappati, le sue immancabili vans -questa volta però totalmente bianche- e un giacchetto di jeans nero, Jordan le aprì la portiera della macchina di Ally e Katie salutò cordialmente sia lei che Troy :-Io ed Ally saremo gli autisti questa sera, quindi potete bere.
:-E Shawn e Steph?
:-Ci raggiungono lì, almeno così mi ha detto Shawn... quella giacca non è tua Jo?
:-Sì, lo è.
Katie sorrise divertita e le mora poggiò la testa al finestrino continuando a guardarla, Jordan non si lamentò affatto quando Katie si sporse per baciarle il collo, sapeva che sarebbe finita che lei aveva un enorme succhiotto sul collo, ma non le dispiaceva affatto, avrebbe tenuto meglio alla larga tutte le ragazze che ogni volta ci provavano con lei.

Katie morse un'ultima volta, baciò quel punto e Jordan prese le sue labbra tra le proprie :-Possessiva.
:-Presuntuosa.
:-Dio non sai quanto.
Katie ridacchiò e si allontanò quando Jordan fece per baciarle il collo, avvicinò le sue labbra all'orecchio e sorrise abbassando di molto il tono della voce :-Stasera sarai passiva piccola, non ti azzardare a guardare qualche ragazza o rivolgerle la parola, tu stai con me.
:-Dio ma dove la tenevi nascosta tutta questa possessività?
Katie sorrise guardandola :-Mi hai sopportato per 5 giorni con il ciclo, mi hai comprato gli assorbenti, ho deciso che forse era il momento buono per far uscire questo lato.
Jordan sorrise e guardò per un secondo fuori dal finestrino :-Siamo arrivati.
Jordan scese e tenne lo sportello aperto anche per Katie, entrarono in casa con la rossa aggrappata al braccio della maggiore, oramai era diventato tutto più naturale. Jordan portò Katie in cucina e diede il cinque ad un ragazzo dietro al bancone :-Cosa prendi da bere?
:-Scegli tu per me.
:-Hey Luke, fammi due del solito.
:-Certo.

Katie sorrise guardando la sua ragazza appoggiarsi al bancone, si sporse afferrando le sue labbra in un bacio dolce, Jordan sorrise tenendola stretta per i fianchi :-Sei stupenda Katie.
Le due presero i loro bicchieri e andarono in salone a cercare i loro amici :-Eccola qui! La mia calciatrice preferita.

Jordan guardò confusa Liam Jackson che si avvicinava a lei e Katie, quel ragazzo l'aveva sempre tormentata per farla entrare nel suo gruppo, ma a lei, l'idea di ubriacarsi fino a morire e fumare, Dio solo sa cosa, non piaceva affatto :-Vorrei complimentarmi con te per aver battuto il record scolastico di reti segnate in una stagione e averci fatto vincere ancora una volta il titolo.
Katie guardò confusa Jordan che alzò le spalle non avendo idea di cosa volesse ottenere realmente Liam parlando con loro :-Oh, e... Jo, se vuoi, ho le chiavi di una stanza riservata per te nel caso volessi andare su con qualche ragazza.
Katie guardò male il ragazzo e si avvicinò all'orecchio di Jordan :-Io e te non faremo mai sesso in questo stupido posto.
Jordan sorrise, Liam stava continuando a parlare, probabilmente era già ubriaco, ma a lei fregava meno di zero, come se lui non fosse nemmeno lì prese Katie per i fianchi e la baciò dolcemente :-Mh... sai di ciliegie.
Katie rise nel bacio e Jordan la strinse di più a lei :-Wow, qualcuno ci da già dentro con Jo.
:-Senti ragazzino, chiudi il becco e fai ripartire la musica, non sono venuta ad una festa con la mia ragazza per sentirti parlare ma per stare con lei.
Jordan scosse la testa divertita e Katie alzò le spalle distogliendo lo sguardo dal ragazzo che a testa bassa e a disagio si allontanava da loro :-Cosa? È vero.
:-Dio, sei davvero possessiva.
:-Cosa? Non era una frase possessiva!
:-Sì invece, hai sostituito il mio nome con "la mia ragazza"... però è stato sexy.
:-Allora non lamentarti.