Otto- La maglietta del Liverpool

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11 luglio 2020
New Orleans, Louisiana
Casa Lennox

Katie rise divertita guardando Melissa:-No ti giuro, non si toglieva mai quella maglietta del Liverpool, suo nonno l'aveva plagiata fin da bambina.
Jordan scosse la testa guardando sua madre :-Non ci credo che hai appena raccontato questa storia.
Melissa sorrise divertita guardando sua figlia :-Beh, cosa credi che abbiano fatto i miei genitori quando ho portato a casa il mio primo ragazzo? Hai qualche hobby Kathleen?
:-Mi piace l'arte.
:-Davvero? Che periodo?
:-Diversi, Pollock, Turner... diciamo tutti quelli dopo il Neoclassicismo e alcuni del Rinascimento.
Melissa guardò la ragazza interessata e Will sorrise divertito guardando sua figlia :-Ora ho capito perché la tua maglietta dei Led Zeppelin è macchiata di pittura.
:-Già... però è davvero brava, ho visto alcuni dei suoi quadri e sono davvero belli.
:-Sei una ruffiana.
:-Hey, io tuoi quadri valgono molto di più di un punto rosso su una tela bianca che ti fanno pagare un milione di dollari. Almeno i tuoi sono complessi.
Katie sorrise grata a Jordan che le fece l'occhiolino.

:-Cosa vorresti fare dopo il liceo Kathleen?
La ragazza guardò William e si schiarì la gola :-Pensavo alla scuola di arte... economia non fa per me e voglio provare a lavorare disegnando o dipingendo.
Melissa sorrise guardandola :-Beh, appena avrai finito il college ti presenterò qualcuno che conosco.
:-Grazie, ma... non credo che sarei in grado di accettare il fatto di aver basato una mia ipotetica carriera nell'arte su delle conoscenze. Voglio potercela fare con le mie forze, ma apprezzo davvero il gesto.
William sorrise guardando Katie e Jordan :-No, grazie a te invece... è una cosa molto onorevole la tua, ci vuole dello spumante... Kathleen vuoi bere anche tu?
:-Uhm, io non ho ventun anni.
:-Oh giusto, sei americana, hai la mia parola che non lo dirò a nessuno, poi è meglio che voi ragazzi testiate i vostri limiti in un posto sicuro come la propria casa che ad una festa dove aggiungono chissà cosa al liquore.

Melissa sorrise guardando suo marito e Jordan ne approfittò per lasciare un tenero bacio sulle labbra di Katie :-Mh... sai di curry.
:-Sai, abbiamo mangiato le stesse cose.
Katie ridacchiò e poggiò la testa sulla spalla di Jordan :-Prendo il dolce.
:-La aiuto a sparecchiare.
:-Oh no, resta pure seduta cara, non sono ancora così vecchia.
Melissa raccolse i piatti prima ancora che Jordan e Katie potessero dire o fare qualcosa, la mora sorrise leggermente e si voltò a guardare la minore :-Mi piacciono i tuoi genitori.
:-Sicura che non sia troppo presto? Teoricamente siamo al terzo appuntamento.
:-Quarto, la partita ieri.
:-Oh... ok, credevo non contasse... ma sicura? Insomma, la storia della maglia è stato imbarazzante ma-
Katie zittì Jordan con un bacio :-No, va bene... la storia della maglietta è adorabile, davvero tuo nonno ti ha avvicinato al calcio?
:-Sì... mio cugino Edward guarda solo il rugby e mia cugina Elizabeth non potrebbe essere meno interessata, quando vivevo ancora a Liverpool guardavamo insieme tutte le partite e il pomeriggio a volte mi veniva a prendere a scuola e giocavamo a calcio per ore nel giardino della tenuta.

Katie sorrise poggiando una mano poco sopra la valle dei semi di Jordan e giocò con il pendente a forma di piuma che aveva al collo :-Giocate ancora?
:-Ora meno, lui è invecchiato e ha dolori all'anca, anche per questo ha smesso di andare a lavorare alla sede centrale a Liverpool che ora gestisce mio zio.
:-Sai, i tuoi me li immaginavo diversi.
:-Cioè?
Katie alzò leggermente le spalle :-Più severi, esibizionisti...
:-Sono esibizionisti, raccontano ogni singola cosa imbarazzante su di me.
:-Quello è essere orgogliosi dei propri figli, con esibizionisti intendo che... tipo mio padre, che mostrano il loro tenore di vita con cose tipo: villa enorme con piscina, macchine di lusso, orologi in oro, abiti firmati... ma se li incontrassi per strada direi che sono una normalissima coppia sposata che si ama.
Jordan sorrise accarezzando le ciocche rosse dei capelli di Katie :-Mia madre cambiò mio padre... lui prima si approfittava del suo tenore di vita per conquistare le donne e tutto il resto, mia madre ha una famiglia di classe media, niente di troppo eccessivo e niente di troppo poco, ma ha sudato per realizzare il suo sogno, ha fatto l'università con una borsa di studio, per tanti anni nello studio di avvocati dove lavorava era invisibile... quando si misero insieme, mio padre capì quante cose fossero inutili ed eccessive, paradossalmente mia madre lo insegnò anche al resto della mia famiglia... mio nonno però è un'eccezione alla regola perché adora la tenuta Lennox e non la venderebbe mai.
Katie sorrise divertita e baciò Jordan sulle labbra, la mora si premurò di prolungare e approfondire il bacio, non le importava che non si fossero lavate i denti, la voglia di baciare Katie vinceva ogni altra cosa, la faceva sentire viva, felice e quando si baciavano era in paradiso, rilassata e al posto giusto, sempre. :-Non voglio che sia solo una storia estiva Joey... sembrerà stupido, ma-
:-Non ti lascerei per nulla al mondo piccola.
Le due sorrisero tenendo le fronti l'una contro l'altra, Katie mosse il naso contro quello di Jordan, ridacchiò con un enorme sorriso in volto, intrappolò la lingua tra i denti come se fosse una bambina che aveva appena fatto una marachella :-Posso avere un ultimo bacio?
Katie annuì baciandola a stampo :-Kathleen! Ho trovato la famosa foto di Jordan con la maglietta del Liverpool!

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