Ventuno- Epilogo

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31 luglio 2020
New Orleans, Louisiana
Louis Armstrong New Orleans International Airport

Jordan abbracciò i suoi due migliori amici con poca forza, Shawn sospirò stringendola più a lungo tra le sue braccia :-Magari ha trovato traffico Jo.
La ragazza scosse la testa cercando di trattenere le lacrime, Ally la abbracciò ancora e la sua migliore amica guardò Shawn :-Si, o forse sta cercando parcheggio.
:-Già...
I tra stettero in silenzio, Jordan aveva la testa poggiata contro il petto di Shawn che le accarezzava la schiena mentre Ally le stringeva la mano, la mora piangeva in silenzio e anche se entrambi i suoi amici lo sapevano, nessuno dei due volle dirglielo per farla nascondere.

:-Jo, tesoro, dobbiamo imbarcarci, non possiamo aspettare oltre.

Jordan si limitò ad annuire guardando sua madre, si asciugò gli occhi con la manica della felpa e guardò i suoi due amici :-È solo un mese a casa con i miei nonni no? Posso farcela.
Shawn non disse nulla anche se sembrava che neanche Jordan credesse nelle sue stesse parole :-Vedi che le passerà, vi scriverete e farete pace, voi due non siete solo una delle tante coppie estive, voi siete anime gemelli.

Jordan non rispose anche se apprezzò il tentativo di Ally, aprì il suo zaino e da dentro prese una busta di carta spiegazzata :-Ally... sai cosa devi fare.
:-Sì, ora è meglio che vai, non puoi stare più qui.
:-Vi scrivo quando atterro.
I due annuirono e salutarono un'ultima volta la loro amica, la guardarono raggiungere i suoi genitori per fare il check-in :-Non capisco, Kathleen non può essere così arrabbiata con Jo solo perché lei non le ha parlato di sua madre biologica, quella donna l'ha abbandonata a quattro anni facendole credere che stessero giocando, non può pretendere che per Jo sia facile parlarne.
Ally scosse la testa rigirandosi la lettera tra le mani :-Non è solo quello Shawn, Jordan si tiene molte cose per lei.
:-Lo fa per difendersi, lo sappiamo tutti, ha subito un trauma.
:-Lo so, lo sa anche lei, ma non la scusa più per questo e credo che entrambe abbiano detto cose che non pensavano, sbagliate e nel modo sbagliato andiamo.
Shawn annuì guardandola mettere la lettera nella tasca dei jeans :-La darai ora a Kathleen?
:-Non lo so, da una parte vorrei, magari scriverebbe a Jordan e risolverebbero la cosa, ma dall'altra non vorrei dargliela e spero che le scriva comunque per cercare di fare pace.

:-Quindi che facciamo?
Ally guardò il suo migliore amico e sospirò :-Jordan mi ha dato l'indirizzo di Kathleen, abbiamo due opzioni: gliela spediamo e crederà che sia stata opera di Jordan ma la riceverà domani, o, andiamo noi ora da lei e rischiamo che non accetta di vederci.
:-Spediamola, è più romantico.
Ally annuì guardando il suo migliore amico.

1 agosto 2020
New Orleans, Louisiana
Casa Scott

Rosie prese le lettere con attenzione, lesse ogni destinatario fino ad arrivare all'unica che non fosse per Gerald Scott, entrò in cucina dove Kathleen giocava con i pancake nel suo piatto, erano giorni che non si cambiava, era costantemente chiusa in camera sua, non andava neanche a dipingere nella dependance , la badante lasciò la lettera accanto al piatto della ragazza che la guardò confusa :-Non ha un mittente, ma è per voi miss Scott.

La ragazza annuì, prese la busta ed andò al piano di sopra, Rosie guardò il piatto di Kathleen e sospirò: il suo piatto era rimasto intatto come succedeva da giorni.
Kathleen lasciò la lettera ancora chiusa sul comodino, si mise sotto le coperte e sospirò cercando di non tornare a piangere, il profumo di Jordan si stava levando dalle lenzuola e dal cuscino, lo prese e subito un singhiozzo la scosse, abbracciò il cuscino come se fosse la sua ancora di salvezza mentre altri singhiozzi la scuotevano: ancora una volta piangeva disperatamente a causa di Jordan.

4 agosto 2020
New Orleans, Louisiana
Casa Scott

Kathleen portò le coperte sopra alla sua testa quando la luce del sole invase la sua stanza con prepotenza :-Oh no signorina, tu ora esci da quel letto.
:-Va' via Steph! Non hai il tuo ragazzo da torturare? Lasciami qui a vivere con il mio dolore.
:-Non ci penso neanche, forza, via le coperte.
Kathleen gemette quando Stephanie le tolse le coperte di prepotenza :-Dannazione Kate, è agosto e tu hai trecento strati di coperte, mio Dio, puzzi anche di morto, forza, alzati.

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