Diciassette- Gerald, Jennifer e Kathleen

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26 aprile 2012
New Orleans, Louisiana
Vecchia Casa Scott

Kathleen guardò sua madre sorriderle dolcemente :-Mamma.
La donna si voltò e sorrise, Kate guardò sua madre farle cenno di mettersi seduta accanto a lei sul tavolo :-Che succede mamma?
:-Io e papà... verrai a sapere di una cosa questa sera, non so ancora quando ma presto.
:-Che cosa mi direte?
:-Non è il momento adatto ora... volevo solo dirti che, dopo quello che ti diremo, ci sarà un po' di confusione nelle nostre vite, ma che faremo il possibile per renderle ai livelli minimi di confusione perché sia io che tuo padre ti amiamo, perché tu sei la luce dei nostri occhi e non vogliamo altro se non il tuo bene. Ok?
:-Ok.
Jennifer Scott sorrise accarezzando i lunghi capelli rossi della figlia :-Ti va di andare al museo con me piccola?
:-Si! Adoro il museo!
Jennifer sorrise divertita, si alzò dalla sedia con la sua solita delicatezza elegante, Kate scese dalla sedia e prese per mano la madre mentre andavano verso l'ingresso della casa. La bambina dai capelli rossi si sedette sulla panca in legno, sua madre sorrise divertita e si chinò a metterle le scarpe :-Mi piace quando torni piccola e ti fai mettere le scarpe. Non capisco perché ti ostini a volerle con i lacci però, tesoro, devi imparare a fare il nodo altrimenti potresti inciampare.
Kate annuì sorridendo e guardò sua madre mettersi i suoi tacchi neri che tanto amava, Jennifer diede il giacchetto primaverile a sua figlia e la guardò metterselo con calma. Uscirono insieme, Alfred come sempre era in garage a pulire la Rolls Royce nera :-Signora Scott, è incantevole, Signorina Scott, anche lei è magnifica come sempre.... dove volete che vi porti?
:-Puoi riposarti Alfred, io e Kat voremmo una giornata madre figlia, vero piccola?
Kate annuì sorridendo, Alfred sorrise cortese alle due, Jennifer camminò tenendo per mano sua figlia fino a raggiungere il suo SUV bianco, Kate salì nella vettura eccitata di trascorrere una giornata da sola con sua madre e l'arte.

27 aprile 2012
New Orleans, Louisiana
Vecchia Casa Scott

:-Davvero Gerald?!
:-Non ne avevo idea ok Jennifer?! Non l'ho di certo voluto!
:-Oh no certo! È successo per caso che tu sia andato a letto con quella donna! Oh ti prego Gerald! Sei un uomo adulto no?! Quindi prenditi le responsabilità di quello che fai, ma scordati che ti lascerò avere la custodia di Kathleen e non ti azzardare minimamente a farle avere a che fare con quella puttana con cui vai a letto! Mia figlia non avrà mai contatti con le tue puttane.
Kate guardò spaventata i suoi genitori litigare in salone, sapeva che nessuno dei due poteva vederla seduta sulle scale e credeva che fosse meglio così.

:-Non parlare così di Clare! Non te lo permetto Jennifer!
:-Non ti azzardare a puntarmi contro quel dito Gerald! Non sono uno dei tuoi impiegati succubi! Voglio il divorzio ora e scordati che vedrai ancora Kathleen!
:-Non ti azzardare a farlo! È mia figlia tanto quanto è la tua! Ho il pieno diritto di vederla e passare il tempo con lei.
Kate guardò sua madre fare un verso di scherno a suo padre :-Ti prego, tutto ciò che cattura la tua totale attenzione riguarda sempre e solo i soldi e la tua stupida azienda!
Kathleen non riuscì a bloccare lo starnuto e sia suo padre che sua madre la videro seduta sugli scalini in legno delle scale :-Tesoro... non riuscivi a dormire?
:-No.
:-Vieni, ti rimetto a letto e ti leggo un'altra storia, che dici?
:-Sono grande per le favole mamma.
:-Hai ragione.
Kate guardò sua madre venire da lei in fretta, la prese per mano ed insieme si stesero sul letto della bambina :-Tu e papà vi lascerete?
:-Si tesoro.
:-Perché?
Jennifer sospirò accarezzando i capelli rossi di sua figlia, Kate poggiò la testa contro il petto di sua madre :-Io e tuo padre... siamo cambiati, non vogliamo più le stesse cose e... sono successe molte altre cose che ci hanno fatto capire e litigare, cose che capiscono solo gli adulti.
:-Io non sarò più vostra figlia?
:-Lo sarai sempre Kat, quello che succede tra me e tuo padre non coinvolge del tutto il tuo rapporto con noi.
:-Voglio vivere con te mamma... papà non c'è mai e lui non mi capisce. Voglio stare con te, per sempre.
Jennifer sorrise accarezzando i capelli della figlia :-Va bene tesoro mio.

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