Due- Kathleen Scott

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4 luglio 2020
New Orleans, Louisiana
Clarke & Winler Country Club

Jordan guardò il cielo persa tra le stelle, la luna e i suoi pensieri, pensieri che scacciò non appena capì dove l'avrebbero portata. :-Ti stai annoiando anche tu?
:-È così evidente?
:-Beh, sono tutti a festeggiare una festa nazionale e tu sei qui, fuori da un balcone a guardare... le stelle non sono molto visibili.
:-Già... ma è meglio così.
:-Non ti piacciono?
Jordan scosse la testa e la ragazza sorrise leggermente divertita :-Eppure le stavi guardando.
:-Sì, sono una persona strana.
La ragazza dai capelli rossi sorrise divertita e guardò Jordan appoggiarsi al parapetto del balcone :-Sono Kathleen.
:-Jordan... tu invece perché sei qui?
:-Non mi piace la mischia e trovo stupido che tutta quella gente paghi un mucchio di soldi per bere champagne e mangiare cibo che poi lasciano, sprecano cibo che alcuni faticano a guadagnare e sperperano soldi solo per il gusto di mostrare che ne hanno.

Jordan sorrise mettendo le mani nella tasche dei pantaloni blu eleganti :-Ma è comunque una festa importante per la tua nazione.
:-Discendiamo dagli inglesi, i veri americani sono rinchiuse in riserve e... "per la tua nazione"? Non sei americana?
:-No, sono inglese.
:-Ugh, non avevo fatto caso al tuo accento, è davvero carino.
:-A me piacciono le tue lentiggini.

Kathleen sorrise avvicinandosi a Jordan che ora guadava l'orizzonte :-Vivi a New Orleans da molto?
:-Uhm... cinque anni più o meno, tu ci sei nata?
:-Sì... quindi, i tuoi genitori chi sono?
:-I Lennox, i tuoi?
:-Scott, aspetta, Lennox quelli della Lennox Enterprise?
:-Già... perdonami ma Scott è un cognome comune e...
:-Scott & Winslow Company, la ditta farmaceutica.
:-Sembra entusiasmante.
:-Affatto, non voglio diventare un automa come i miei genitori.
:-E cosa ti piacerebbe fare?

Kathleen sorrise e Jordan le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio :-Dipingere.
:-Davvero?
Kathleen annuì guardandola :-C'è qualcosa di... primitivo e allo stesso tempo innovativo nell'arte, una pennellata è in grado di esprimere più sentimenti e puoi cambiare sempre il modo di vedere un quadro.
Jordan sorrise trovando piacevole il suono della voce di Kathleen e ascoltando con attenzione il suono delle sue parole :-E tu? Cosa vuoi diventare?
:-Non lo so... i miei genitori mi hanno sempre lasciato libera e... mi hanno mandato in crisi, un controsenso vero?
:-Abbastanza... ma va bene la prima cosa che ti viene in mente.
:-La prima?
:-Sì.
Jordan chiuse gli occhi per pochi secondi prima di riaprirli e tornare a guardare Kathleen :-È imbarazzante.
:-Non ti rovinerò la reputazione, parola di scout.
:-Il coniglio che scompare nel capello del mago.
Kathleen rise guardandola negli occhi e si perse in quel luminoso verde mare, le sembrava di osservare il riflesso dell'Oceano Atlantico da lontano, quel verde luminoso mischiato a delle screziature blu e azzurre le toglievano il fiato e aveva uno strano luccichio negli occhi :-Sembra bello, magari poi mi dirai dove va a finire sempre quel coniglio.
Jordan sorrise annuendo :-Ti va di andare da una parte?
:-Dove?

Jordan sorrise prendendola per mano, camminarono in silenzio fino alla cucina, dove la mora rubò della torta, due forchette e della panna, corsero fino ad arrivare alla piscina del contry club, la festa si svolgeva dal lato opposto dell'edificio e questo permetteva loro di stare in totale pace.
:-È stata un'ottima idea quella di rubare la torta, mio Dio è fantastica.
:-Sì... dovresti provare ad aggiungerci altra panna, diventa ancora più cremosa.
Kathleen rise coprendosi la bocca con una mano, Jordan alzò le spalle divertita e prese un altro pezzo di quella torta al cioccolato :-Inghilterra dove?
:-Come?
:-Hai detto di essere inglese, di dove?
:-Oh... uhm... sono nata a Dublino, ma preferisco dire che sono di Liverpool.
:-Perché? Il fatto che tu sia irlandese è solo più adorabile.
Jordan sorrise poco giocando con la panna in eccesso nella sua parte di piatto :-Ci ho vissuto solo per quattro anni, prima che la mia attuale famiglia mi adottasse.

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